California: il Big One è vicino?

Dopo circa venticinque anni dal forte terremoto che nel 1994 colpì la stessa zona (25 le vittime), giorno del Martin L. King Day, la California è tornata a tremare con violenza nell’arco di sole 48 ore: giovedì scorso il primo sisma, di magnitudo 6.4, avvertita da Las Vegas a Los Angeles, mentre la seconda è stata di 7.1 (durata 30 secondi), con edifici che hanno paurosamente oscillato creando grande panico. Al momento si segnalano molte crepe nelle fondamenta, muri crollati e fenditure ampie nel terreno, dato che alle due scosse sta facendo seguito un intenso sciame sismico.

Il governatore della California ha subito dichiarato lo stato di emergenza nella contea di San Bernardino, e benché non ci siano notizie di morti o feriti gravi sono parecchi gli incendi da domare, dato che son saltate molte condutture del gas; secondo il servizio di sismologia americano (Geological Survey), esiste un’alta probabilità che le scosse abbiano repliche di magnitudo significativa, malgrado Il terremoto abbia fatto riemergere la paura per il “Big One”, cioè il mega-terremoto potenzialmente devastante che molti aspettano da anni. La scossa di ieri, 7 luglio, ha peraltro causato l’immediata sospensione della gara valida per la Summer League Nba in corso a Las Vegas, perché lo stadio ha tremato mentre c’era il tutto esaurito, ma il pubblico ha lasciato subito la struttura. Tuttavia, fra sabato e domenica la terra ha sussultato anche in Indonesia, a Jambula (magnitudo 5.5), e in Costarica (5.2), mentre l’Etna, dopo l’eruzione della settimana scorsa cui ha fatto seguito quella dello Stromboli, ha ripreso da ieri la sua attività creando nuova apprensione fra i catanesi.

Non v’è dubbio che uno dei segni dei tempi più marcati su tutta la terra siano i “terremoti in ogni luogo”, proprio come predice Matteo 24:7, ma l’ipotesi del Big One in California ha forse spinto la nazione in tutti questi anni a un radicale cambiamento di cultura e al ravvedimento? Las Vegas, ricordo al lettore, è la capitale emblema mondiale del divertimento, dello shopping e del gioco d’azzardo, con uno scintillio di luci e insegne luminose che chissà quanta energia elettrica consumano, mentre Los Angeles è la capitale mondiale dell’industria cinematografica, laddove sorge Hollywood e risiedono molte star del cinema internazionale. Mi chiedo. La preoccupazione che il Big One possa davvero colpire la California in futuro vicino o lontano, devastandola completamente come prevedono gli esperti, ha sinora condotto o sollecitato il Governatore stesso e l’intera cittadinanza a riflettere seriamente e a pentirsi, come accadde al re di Ninive e all’intera popolazione quando Giona andò ad annunziarle la vicina distruzione (Giona 3:4-19)? Che la Chiesa si renda conto che non è più tempo di annacquare il vangelo e continuare a proclamare che Dio è sempre “buono”…, ma che è ora di essere arditi e schietti come Giona.

Infatti, costui trovò poi coraggio nel dare un messaggio impopolare e controcorrente che però provocò la salvezza di un’intera nazione e del suo re, ragion per cui seguiamo l’esempio di Cristo e degli Apostoli il cui tema in comune da duemila anni è sempre lo stesso: “ravvedetevi” (Atti 3:19)!

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com


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