Mi chiamo Gregory e voglio raccontarvi la mia storia.
Sono sempre stato un ragazzo tranquillo, senza grilli per la testa, molto preso dal lavoro e dallo studio. Non ho mai amato la vita mondana né adottato abitudini nocive. Quando mi avvicinai a Gesù e alla Sua Parola, rimasi colpito dal Suo grande amore, dal Suo sacrificio di riscatto e dalle Sue promesse. Tuttavia, pur frequentando regolarmente delle riunioni cristiane, gradualmente mi lasciai assorbire dai continui impegni e da ciò che mi veniva proposto all’università. Il mio rapporto con il lavoro e lo studio aveva qualcosa di ossessivo, lavoravo spesso anche 12/14 ore al giorno, unito a un intenso programma di studio. A 23 anni avevo già conseguito tre diplomi di maturità (per 2 mi ero presentato da esterno).
In seguito mi iscrissi all’università di Bologna, dove ottenni a pieni meriti la laurea in Infermieristica. Esercitando la professione di infermiere, decisi ugualmente di iscrivermi all’università di Benevento, presso la quale conseguii altri titoli specialistici con il massimo dei voti. La formazione universitaria era diventata per me una priorità.
Spinto dalla mia ex ragazza (un’insegnante di matematica e scienze) e dai continui elogi dei miei professori, mi iscrissi nuovamente all’università di Roma per conseguire anche la laurea in scienze matematiche e pedagogiche – dividendomi sempre tra lavoro e studio.
Ricordo che una sera ero talmente stanco e stremato che non riuscivo a stare in piedi. Ricevetti la telefonata di un carissimo fratello in Cristo, il quale mi portò a riflettere che i miei impegni avevano preso talmente tanto tempo ed energie da farmi perdere di vista il piano di Dio per la mia vita. Mi resi conto che il mondo ci inganna e può portarci lontano da Dio, anche attraverso cause apparentemente nobili e giuste.
Una sera pregai intensamente e Dio, attraverso il Suo Spirito e la Sua Parola, mi guidò a leggere 1 Corinzi 6:12, “ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile…io non mi lascerò dominare da nulla”, e poi Romani 12:2, “non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente”. Capii che, per cambiare il mio modo di vivere, dovevo cambiare il mio modo di pensare.
La mattina seguente pregai ancora. Al termine della preghiera, aprii di scatto la Bibbia che avevo in mano e i miei occhi caddero su Ecclesiaste 12:14-15: “Figlio mio sta’ in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; molto studiare è una fatica per il corpo… temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l’uomo”. Dio aveva risposto anche stavolta! Dovevo lasciare quella casa fatta di soli libri e lavoro e tornare alla casa del Padre!
L’ultimo passo biblico che lessi quella mattina fu Matteo 6:24, che esorta a non servire due padroni (lo studio e il lavoro erano i miei padroni).
Oggi sono al termine del mio percorso di studi a Roma e ho avuto l’opportunità di aiutare altri a non cadere in ciò che per me era diventata una trappola, parlando delle meravigliose promesse di Dio a coloro che ne hanno bisogno. Adesso ho una vita decisamente più equilibrata e rendo l’onore e la gloria a Colui che mi ha dato la vita, il respiro e ogni cosa: Dio Padre.
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