Sai che la sincera disponibilità personale verso chiunque si trovi in difficoltà, non accompagnata da vanagloria, è carità?
Il cristiano realmente caritatevole non può praticare l’elemosina senza riflettere, senza interrogarsi sulle ragioni o sul modo del suo atto e poi anche sul destinatario della sua elemosina. E’ sufficiente citare la parola di Dio per comprendere la nostra predisposizione a praticarla:
“Ma quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” Vangelo secondo Matteo 6:3-4.
Gesù sta parlando di elemosine, un concetto molto importante. Elemosina è ciò che si dona ai poveri, e fin dal deuteronomio, vediamo quanta considerazione Dio abbia per la povertà.
Decime e offerte sono una cosa, ma l’elemosina è proprio specifica al povero. Cornelio pregava e faceva molte elemosine, e l’angelo disse le tue preghiere ed elemosine sono salite come ricordanza a Dio.
Fai quanto più bene che puoi al povero ma fallo col meno chiasso possibile. Dio ama le cose fatte nel segreto, per dare gloria al suo nome, affinché lui glorifichi te alla luce del sole.
Giusy Leonardi | Notiziecristiane.com
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