E’ proprio vero che tutta la creazione “geme” (Romani 8:22), osservando quanto sta accadendo nella nostra nazione e altrove: infatti, dopo le devastanti piogge torrenziali (bombe d’acqua) in Calabria, Puglia e Sicilia della insolita “estate settembrina”, come l’hanno ribattezzata i meteorologi (temperature massime 25-27 gradi), i nubifragi hanno colpito la Sardegna e da ieri anche la Liguria, già in situazione drammatica per il crollo del ponte sul Polcevera.
In Sardegna, l’enorme quantità di pioggia caduta incessantemente ha provocato frane ed esondazioni di torrenti e fiumi che hanno invaso le campagne di Capoterra (Cagliari), obbligando alla chiusura di uffici, scuole, università e cimiteri. Purtroppo anche in questo caso si registra una vittima, una donna di 44 anni travolta con l’auto nel tentativo di sfuggire alla piena del fiume che minacciava la sua abitazione. Ma c’è segnale di allerta rosso anche per il Piemonte, nel settore sud-occidentale della Regione. I video amatoriali che giungono alle redazioni televisive mostrano scenari di vera e propria “apocalisse”, per nulla diverse da quelle ancora diffuse in rete riguardanti il recente tsunami in Indonesia. Nel contempo, anche la Spagna viene colpita da nubifragi e allagamenti, tant’è che fiumi di acqua e fango hanno invaso le rinomate mete turistiche di Maiorca, trascinando via e accatastandole le une sulle altre decine di autovetture; l’Agenzia meteo spagnola ha emesso allerta arancione per le vicine isole di Formentera e Ibiza. Dall’altra parte dell’emisfero, in Florida, l’uragano Michael si è abbattuto sulle coste sudorientali degli States, causando grandi danni e la morte di 6 persone per la furia del vento a oltre 250 km orari; ma gli americani si sono ormai assuefatti a questi fenomeni, tanto che nemmeno la destra evangelica che sostiene il governo Usa ha l’ardire di esporsi pubblicamente per ammonire la nazione, un tempo patria del risveglio carismatico nel mondo. Ed è ancora la pioggia ad abbattersi sul pianeta, tanto che frane e allagamenti si sono verificate addirittura in Uganda, nazione a cavallo dell’equatore, uccidendo molte persone per le inondazioni provocate dal fiume Suume straripato dallo scorso giovedi: persino le case costruite distanti dalle rive del fiume sono state spazzate via, insieme a ponti, edifici scolastici, alberi e bestiame. Nel mezzo di questo caos, la terra non smette di sussultare per via di due forti scosse in Papua Nuova Guinea (7.0 la prima e 6.5 la seconda), di nuovo in Indonesia (isola di Bali) e nelle lontane isole Curili, territorio russo posto fra Hokkaido e la penisola russa della Kamchatka.
Questo il quadro di una situazione generale che anziché spingere l’opinione pubblica a meditare bene e riflettere, relega le news sulle calamità a margine dei telegiornali internazionali, preferendo fare audience con le consuete notizie di politica, di gossip e di sport. Pertanto, poiché temo che il mondo – e buona parte della cristianità professante – continuerà a farsi sordo ai moniti divini, esorto il lettore a non abbassare la guardia e a considerare il tempo attuale come momento favorevole per annunziare ai quattro venti che il Signore ritorna!
Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com
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