La mia testimonianza di come ho conosciuto il Signore

Il Signore sarà sempre con te, non temere, non ti lascerà e non ti abbandonerà!

La mia testimonianza di come ho conosciuto il Signore si può dividere in due fasi: vivevo e vivo tutt’ora vicino una famiglia cristiana evangelica, io invece venivo da una famiglia cattolica non praticante. Tutte e due famiglie numerose: noi nove, loro dieci. Non voglio usare la parola “poveri” perché credo che i poveri appunto siano altri, insomma per capirci io non so cosa vuol dire un regalo di compleanno oppure una torta di compleanno, babbo natale, befana ecc… ecc… non ricordo neanche di essere stata in braccio a mio padre, oppure una carezza, un bacio, e con questo senza dare colpa a nessuno, senza voler fare la vittima riconosco che ci hanno cresciuti con tanti sacrifici e in piena coscienza posso dire: grazie mamma e papà, anche se papà non c’è più dal 2006. Però ricordo che ero affamata d’amore e quando andavo a casa di questa mia amica percepivo qualcosa di diverso nell’aria, come la presenza di qualcuno (che dopo mi sono resa conto che era Gesù) anche nei gesti tra di loro, era diverso rispetto alla mia famiglia. Pure essendo una bambina di otto o nove anni capivo la differenza e infatti piangevo ogni volta che dovevo andare via gridando: adottatemi! Nonostante economicamente stavano peggio di noi. Poi cominciai ad andare in chiesa, si andava con il pulmino, il pastore veniva a prenderci e andavamo in un altro paesino… era una festa nel pulmino, tutti a cantare. Essendo una bambina i miei cominciarono a proibirmi di andare in chiesa (da premettere che la sera si tornava tardissimo dal culto, le preghiere non finivano mai e quindi dovevo dormire causa di forza maggiore a casa della mia amica). La mattina presto dovevo tornare a casa un po’ impaurita perché puntualmente venivo o sgridata o picchiata ma io resistevo tanta era la gioia di andare in chiesa. Ma una mattina, mi ricordo, che stavo per tornare a casa e c’era mio fratello maggiore che mi aspettava fuori e tante che me ne ha suonate che non sono più andata. A quel punto è venuto il pastore a parlare con i miei e la loro risposta fu: “ora è piccola e decidiamo noi per lei, poi da grande farà la sua scelta”. Infondo avevano le loro ragioni, ero comunque una bambina sotto la loro tutela. Ma quello che mi rimase in presso è la sensazione di abbandono che provai quando il pastore mi accarezzò il volto e mi disse: “Il Signore sarà sempre con te, non temere, non ti lascerà e non ti abbandonerà”. Ma io ricordo ancora oggi il nodo alla gola e quella sensazione di aver perso qualcosa di prezioso, posso dire che l’emozioni che vivi da piccola non le dimentichi mai. Le parole che mi aveva detto il pastore da piccola si sono avverate, perché anche non frequentando la chiesa sono cresciuta senza brutte esperienze, insomma, come si dice… una brava ragazza. Infatti sentivo sempre che c’era una presenza costante che mi seguiva passo passo. A volte ricordo che stavo ore e ore sul terrazzo a parlare con Gesù, come si parla con una persona. Poi a vent’anni un giorno si fa risentire la mia amica d’infanzia e mi invitò ad un incontro cristiano ed io dissi subito di si, ma la sera prima mi richiamò dicendomi che le dispiaceva tanto perché non c’erano posti in macchina e che quindi non potevo andare. Ma la mattina dopo successe che mentre ero ancora al letto una voce mi disse:”Alzati, preparati, andrai all’incontro”. Io mi guardavo intorno e pensavo:” Ma sto sognando?” e continuavo a non alzarmi ma la voce insisteva:” Alzati!” ma io niente. All’improvviso sentii suonare al citofono, mia madre entra nella stanza e mi dice:” C’è Eleonora, la tua amica che ti sta aspettando e dice che si è liberato un posto”. Non ricordo nemmeno se mi sono lavata il viso, sono saltata giù dal letto di corsa. Siamo stati una giornata insieme con fratelli e sorelle ma la parte più bella fu quando siamo andati in chiesa per il culto: non ricordo le pareti della chiesa, non ricordo il volto del pastore ma solo le parole che diceva:” C’è qualcuno stasera che deve ritornare al Signore e Lui è qui che ti sta aspettando” e all’improvviso sentii una mano sulla spalla, mi sono voltata e non c’era nessuno. Mi sono rigirata in avanti e per la seconda volta di nuovo la stessa mano sulla spalla, mi rigiro indietro e non vedo nessuno, provo a mettermi a pregare e per la terza volta sentii la mano di nuovo ma questa volta accompagnata da una voce che diceva:” Sono io, non temere, ti stavo aspettando”. Non so come spiegarvelo, come una bambina che riconosce la voce della mamma, io ho riconosciuto subito la voce del mio Gesù, eccolo, era ritornato nella mia vita. Sono scoppiata a piangere mentre una pace e una gioia entrava nel mio cuore, insomma un’esplosione d’amore. La chiesa credo era piena ma per me c’eravamo solo io e Dio. Tornata a casa ho ricominciato a frequentare la comunità, sentivo crescere in me l’amore per Lui. Non perdevo un incontro, e infatti come ho saputo che c’era il campeggio cristiano in Abruzzo, mi sono iscritta. Mai avrei immaginato che il 6 Agosto al campeggio il Signore mi avrebbe battezzato in Spirito Santo, indescrivibile la sensazione di questo fuoco che senti dentro. Non ricordo per quanti giorni non sono riuscita a parlare in italiano, aprivo la bocca e parlavo in lingue. Gloria a Dio! Se fosse dipeso da me non sarei mai ritornata dal campeggio.

Devo dire che da quel 12 aprile, dello stesso anno, il Signore mi benediceva tantissimo; sembrava di ripagarmi di tutti gli anni persi. Di fatti tornando dal campeggio in chiesa cominciarono ad organizzare per il battesimo nelle acque e di fatti il 3 ottobre sono scesa nelle acque battesimali. Non posso dimenticare la sensazione di quando sono uscita dall’acqua, appartenevo completamente a Dio, un miracolo. La nuova nascita, la sua grazia in me, il battesimo di fuoco, e adesso quest’altra sensazione unica: il battesimo in acqua. Sembrava tutto troppo calmo fino a quando la goccia, che fece traboccare il vaso, come si dice di solito, fu che una delle mie sorelle maggiori cominciò a frequentare la chiesa, e non so perché si scatenò una guerra in famiglia e ricominciarono a dirmi, come quando ero piccola, di non andare più in chiesa. Di fatti una sera, mentre ci preparevamo per andare al culto mia madre ci disse:” Se andate in chiesa vi caccio di casa”. Io la guardai e le sorrisi e lei per tutta risposta mi spinse dalle scale sputandomi addosso imprecando contro. Io stranamente ero felicissima, mi dispiaceva per lei naturalmente, ma io anche se nel mio piccolo pensai a quando avevano sputato Gesù. Non ricordo per quanti giorni siamo stati ospiti di una sorella, ma credo minimo una settimana ma poi il mio Gesù calmò le acque e tornammo a casa con la possibilità di frequentare la chiesa. Ho raccontato questa parte della mia testimonianza per dirvi i miracoli che fa il Signore. Quella stessa mamma che mi cacciò di casa adesso ha 85 anni e più o meno otto o nove mesi fa un giorno mi disse:” Mi insegni a pregare il tuo Dio?” Ora ogni giorno dice che deve pregare tre volte al giorno, come Daniele.

Non è meraviglioso il nostro Dio? Vi lascio con un verso della Bibbia che si trova in Ezechiele capitolo 16, verso 8 che dice:” Io ti passai vicino e ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era il tempo dell’amore. Così stesi il lembo della mia veste su di te e copersi la tua nudità; ti feci un giuramento, stabilii un patto con te e tu divenisti mia, dice il Signore, l’Eterno”. Ringrazio il cielo che Dio mi ha fatto grazia di riconoscere il tempo in cui il Signore mi ha visitata perdonando tutti i miei peccati e ora sono una sua figliuola salvata per grazia. Vi lascio con la benedizione di Dio che tutti possiate riconoscere il tempo in cui Dio visita e parla ai cuori perché Gesù ama ogni persona. A Lui e solo a Lui sia onore e gloria.

Grazie Gesù, Grazie Padre:

Tua figlia Maddalena.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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