Nella foto: cimitero islamico a sud ovest del Kirghizistan
Hasan*, cristiano dell’Asia Centrale, ha perso il padre Rasul*, ex musulmano, a causa di una malattia cardiaca. Coraggiosamente, considerando i molti parenti musulmani, ha deciso di celebrare una cerimonia funebre cristiana, procurando però diversi problemi a se stesso e a sua madre. Infatti durante il funerale, a cui hanno partecipato circa 400 persone, erano presenti alcuni familiari musulmani che si sono opposti alla sepoltura e hanno urlato che un cristiano non può essere inumato nel cimitero “musulmano”. Un altro parente, una persona che gode di una certa autorità nella zona, ha ordinato di seppellire il corpo del defunto altrove, aggiungendo che lui stesso avrebbe verificato che ciò venisse fatto.
La persecuzione di questa famiglia da parte dei parenti e della comunità musulmana è notevolmente aumentata dopo questo episodio, alcuni hanno completamente tagliato i ponti con Hasan e con sua madre. A breve lui dovrà andarsene dal villaggio per tornare al suo ministero missionario (che svolge in un’altra zona), ma è preoccupato all’idea di lasciare sua madre in questa situazione. Inoltre, alcuni membri dei servizi di sicurezza e agenti di polizia hanno iniziato a visitare ogni domenica gli incontri della sua chiesa; apparentemente solo per osservare, raccogliere informazioni e porre domande. Nessuno sa realmente quali potrebbero essere i risvolti di questi controlli.
La sepoltura dei cristiani o dei membri delle loro famiglie è un grande problema in Asia centrale. Nel corso degli ultimi due mesi diverse famiglie hanno dovuto fronteggiare gravi resistenze da parte delle comunità islamiche locali. Tra loro: Rasul* (Kirghizistan), Umed* (Kirghizistan), Kamila* (Tagikistan), Jahan* (Kirghizistan), Amira* (Kazakistan).
Pregate affinché le famiglie cristiane siano forti nella fede e scorgano la mano di Dio in tutto ciò che stanno sperimentando. Pregate per i cristiani ex musulmani che soffrono doppiamente quando perdono i loro cari, a causa delle forti resistenze familiari.
* I nomi sono stati cambiati per motivi di sicurezza
Porte Aperte Italia
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