Naturale, Carnale o Spirituale?

1 Corinzi 2: 10-16 “10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. 12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; 13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 14 Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. 15 L’uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno. 16 Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo.”

L’apostolo Paolo ci parla qui di due categorie di persone:
UOMO NATURALE: non riceve le cose dello Spirito perché esse sono pazzia per lui, non può conoscerle, non può realizzarle perché non le accetta, le giudica secondo un metro di misura umano.
Si poggia sui propri sensi naturali. E’ colui che afferma: “Ho bisogno di vedere e di toccare con mano”.
È l’uomo senza Dio, che non lo conosce, e tutto ciò che riguarda la spiritualità a Dio connessa risulta essere un qualcosa di astratto, fantasioso, una speranza alla quale solo pochi persone deboli si aggrappano.
L’uomo naturale cerca di mostrare la sua superiorità su gli altri, basandosi su cose visibili, utilizzando la razionalità ed il ragionamento.
L’uomo naturale si fa beffe delle cose spirituali. Le giudica con una mente naturale, umana.
Può essere rappresentato da una figura biblica come Samballat.
I giudei con Neemia stavano ricostruendo le mura di Gerusalemme, e Samballat nel vederli si esprimerà così: “Che fanno questi Giudei indeboliti? Li lasceremo fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?” 3 Tobia l’Ammonita, che gli stava accanto, disse: “Costruiscano pure! Se una volpe ci salta sopra, farà crollare il loro muro di pietra!” Neemia 4:2-3
Ragiona secondo calcoli umani: sono pochi, deboli, sono degli illusi = i loro sforzi e la loro fede sono vani.
L’uomo naturale ha bisogno di conoscere Cristo, ha necessità di Salvezza, solo così entrerà nella dimensione spirituale, nel regno di Dio e solo allora comprenderà le realtà spirituali e le giudicherà con una mente spirituale.

Nel passo letto leggiamo anche dell’uomo spirituale.

UOMO SPIRITUALE: è colui il quale conosce Dio, e al quale lo Spirito rivela le profondità di Dio (v.10) sapendo che ci crede, che è capace di afferrarle, di ritenerle, di ubbidire ad esse.
Lo Spirito di Dio rivela all’uomo spirituale tutte le cose che Dio gli ha donate, preparate (v.12).
L’uomo spirituale è colui che ha la mente di Cristo, che ragiona come Cristo, che si muove come Cristo, che parla come Lui.
Parlando dei 12 esploratori inviati da Mosè in Canaan, 2 di loro fecero la differenza: Caleb e Giosuè. Erano animati da uno “spirito diverso”.
Di Caleb Dio dirà: “ma il mio servo Caleb è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito pienamente; perciò io lo farò entrare nel paese nel quale è andato; e la sua discendenza lo possederà.”Numeri 14:24
L’uomo spirituale non ragiona poggiandosi SOLO sui propri sensi naturali. Egli ACCETTA le parole che procedono da Dio, non DUBITA, CAMMINA secondo esse.
L’uomo spirituale ha la mente di Cristo e basta.
L’uomo spirituale non è contraddistinto da una mente che DUBITA (parlo di una costante), DUBBIO sta a pensieri DOPPI, a MENTE DOPPIA.
Avere la mente di Cristo è il risultato del meditare la Parola di Dio.
In essa, per rivelazione dello Spirito, riceviamo tutti i tesori che vi sono in essa nascosti della sapienza e della conoscenza divina.
L’uomo spirituale non crede nell’impossibile, crede che Dio può tutto!

Coloro che conoscono Cristo, che hanno già fatto un’esperienza personale con Lui, non sempre si comportano da SPIRITUALI.
L’apostolo Paolo nella stessa epistola al capitolo successivo parla ad una terza categoria di persone:
“1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d’Apollo»; non siete forse uomini carnali?” 1 Corinzi 3:1-4

UOMO CARNALE: può essere rappresentato dai 10 dei 12 esploratori inviati da Mosè nella terra promessa, i quali al loro ritorno fecero un resoconto puramente CARNALE: “Abbiamo visto i popoli che vi abitano, abbiamo visto i figli di Anac, noi non siamo capaci di salire contro questo popolo, perché è più forte di noi”.
La “matematica” dell’uomo carnale, PUR avendo conosciuto Cristo, PUR facendo parte del popolo Dio, PUR essendo a conoscenza delle Sue promesse come i 10 esploratori, è una “matematica naturale”: “sono più grandi, più numerosi, più preparati” = non possiamo farcela.
Essi non tengono conto delle promesse di Dio, non le afferrano, non le vivono, non agiscono in ubbidienza al comando di Dio.

Ma torniamo al testo: 1 Corinzi 3:1-4
L’apostolo Paolo comincia con: “FRATELLI”.
Sta parlando alla Chiesa che si riuniva a Corinto. “…non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali”.
L’uomo CARNALE è un po’ un’ “ANOMALIA”. L’uomo carnale non dovrebbe essere tale, avendo creduto in Cristo, ed essendo diventato figlio di Dio, dovrebbe vivere da persona SPIRITUALE.
Paolo si aspettava di parlare a persone spirituali e dice che: “NON HA POTUTO FARLO”.
L’uomo carnale è definito dall’apostolo un “BAMBINO IN CRISTO”, persona che è in Cristo, quindi nata di nuovo, ma è COME UN BAMBINO.
Un BAMBINO non è un essere umano ancora MATURO.

L’uomo carnale non è capace di “sopportare determinate realtà spirituali”.
Non è capace di vivere nello Spirito e per mezzo di esso.

L’uomo carnale è colui che non cresce nelle cose dello Spirito: “non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali”. NON ERAVATE E NON LO SIETE NEPPURE ADESSO. NON C’E’ CRESCITA, NON SONO ANCORA PRONTI!

L’uomo carnale è caratterizzato dal fatto che pur essendo nato di nuovo, si comporta ancora secondo la natura umana, cioè naturale, secondo la natura adamica, pur essendo nato di nuovo, in alcune cose, si comporta come se “non lo fosse”.
Paolo nomina alcuni atteggiamenti che contraddistinguono un credente carnale: gelosie, contese (contese sta a fare differenze, conflitti, discussioni, dibattiti, polemiche).

L’uomo carnale vive con un costante conflitto in sé stesso tra l’essere ubbidiente e l’essere disubbidiente a Dio.
L’uomo carnale quando guarda gli altri comincia a criticare ed evidenziare solo i difetti.
Gesù (la mente di Cristo, che ha l’uomo spirituale) quando guardava le folle ne aveva compassione.
La soluzione per l’uomo carnale è crocifiggere la propria carne (natura adamica) ed arrendersi a Dio.
E’ possibile possedere la mente di Cristo meditando la Parola di Dio e conoscendo Cristo. Studiare e meditare sul suo modo di pensare, parlare e agire.
Attraverso la meditazione, la nostra mente ASSIMILA e ci permette di CRESCERE, MATURARE.

Il peggior nemico del credente non è il diavolo ma è proprio la carne, la natura adamica.
E’ salutare per il nostro Spirito e per la nostra anima sottomettere tale natura esercitando le armi dello spirito, altrimenti sarà essa (la carne) a sottomettere noi e questo ci porterà a fare ciò che vogliamo senza più ubbidire a Dio.
Infatti spesso noi tendiamo a togliere solo le cose peggiori della carnalità come i vizi, l’immoralità o ciò che socialmente non è accettato, ma manteniamo quello che ci sembra “migliore”.

In quale categorie ti trovi?
1. UOMO NATURALE? Hai bisogno di Salvezza, di conoscere Cristo. Entrerai nel Regno di Dio, in una dimensione spirituale e soprannaturale nel quale tutto è possibile!

2. UOMO CARNALE? Attraverso le armi spirituali sei chiamato a combattere tale natura, ad arrenderti completamente a Dio, è necessario che la natura umana sia crocifissa.
Paolo da uomo spirituale dirà: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!”. Hai necessità di MATURARE.
Fino a quando sarai un credente carnale non potrai ricevere le cose grandi e profonde di Dio. Non sei nella posizione di comprenderle, di viverle e di ubbidire ad esse.

3. UOMO SPIRITUALE? Sei nella condizione migliore, nella quale lo Spirito di Dio ti rivela e ti rivelerà le cose profonde di Dio, ti rivelerà tutto ciò che Dio ti ha donato per mezzo di Cristo. Continua nel tuo cammino in ubbidienza a Dio, né sarai benedetto ed arricchirai altri.
Dio ti darà sempre di più sapendo che sei abbastanza maturo per comprendere, ritenere ed ubbidire.

Caldaralo Francesco | Notiziecristiane.com


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