I miei vuoti riempiti dagli abbracci di Gesù

Leggete questa stupenda Testimonianza!

Attraverso le vostre testimonianze di “Storie di Fede Vissute”, il Signore ha fortificato il mio cuore.

Vorrei dunque raccontare frammenti della mia testimonianza.

Sono una giovane donna proveniente da un piccolo paesino del sud Italia, dove emerge la bellezza della natura, dove i valori sono solidi basi di ormai radicate epoche, e le persone, apparenti muri da abbattere prima di arrivare all’essenza di loro stessi: come se scoprire se stessi fosse un divieto. 

Ebbene, ho vissuto in una famiglia numerosa dove i tuoi “io” dovevi sopprimerli per dar spazio ad altro, e la sregolatezza di ogni membro della famiglia è stato tenuto sotto controllo dall’amore sconfinato per il Signore, e l’amore del Signore sovrabbondava su noi.
Nati per l’amore del Signore prima, e poi per l’amore di questa coppia: i nostri genitori, noi figli abbiamo vissuto le virtù e i suoi comandamenti fin da bambini. La scuola domenicale era un rifugio di sorrisi, e i culti, la domenica mattina, erano protezioni per il cammino dinanzi.

Ma se l’opera del Signore resta integra e amorevole, il nemico è sempre dietro l’angolo per smantellare le certezze.

Si sono riversati su di noi vari problemi di salute, tali da sballottarci da un lato all’altro dell’Italia per poi tornare sempre più rotti, esausti. Gravi errori medici hanno creato disabilità alla mia famiglia, ma se la mano dell’uomo è fallace, il Signore rende ogni cosa possibile, e dopo anni la situazione di salute, per quanto abbia lasciato crepe, si è stabilizzata. Vi era una piccola bambina in quella famiglia, ella guardava questi dolori senza poter fare nulla. Subì traumi e abusi da chi doveva solo insegnarle a sorridere, e ogni torto che subiva, ogni violenza su se stessa che guardava coi suoi occhi, doveva celarle. Non c’era tempo per lei e per i suoi traumi. Divenne tanto silenziosa da annullarsi e diventare utile per la sua famiglia. Divenne brava in tutto quello che le chiedevano di fare. Divenne un robot di utilità. Il tempo trascorreva e la presenza di Dio in casa era sempre smisurata nonostante gli attacchi del diavolo. I genitori di questa bambina decisero di servire il Signore a tempo pieno. Hanno seguito il Signore più dei figli e delle loro richieste, e questa preferenza fu un forte trauma per quella ragazzina che continuava a crescere con tanti brutti segreti nascosti. I suoi genitori erano attivi nel campo del Signore, facevano chilometri su chilometri di strada, mentre quella ragazzina iniziò a far uso di alcool, si mutilava per dare pace ai suoi tormenti. Passò gli anni a entrare e uscire da disturbi alimentari. Si riempiva di sapori per poi vomitare tutto il suo dolore. Riempiva le zone della sua pelle di sangue per portare fuori da essa le sue colpe. Beveva per dimenticare le violenze. Si concedeva agli uomini per schiacciare quei ricordi che per anni ha pensato di meritare. Viveva la sua omosessualità come un’ossessione, cadeva nei silenzi per annullare le parole di quel tempo trascorso nel tormento. In apparenza restava, ormai, una giovane donna sempre disponibile, col sorriso sul volto e i pugnali nel cuore. Aveva tante persone intorno, ma pochi amici. Il nome del Signore sempre sulle labbra ma non nel suo cuore. Tante domande al Signore e tante risposte mai arrivate. Amava Gesù perché i suoi genitori lo amavano, ma lei non sapeva cosa volesse dire averlo nel cuore.

Un giorno partecipando a un convegno cristiano, si verificò qualcosa di nuovo, di straordinario, di incredibile. In una settimana il suo cuore venne trasformato. Tutti i suoi dolori e le sue colpe vennero levate via, venne lavato tutto il peccato, e in quel vuoto una pace venne a dimorare, a mettere radici, una pace che scende dall’alto, da cielo: una pace che solo il Signore sa dare. A volte si ritrova a guardare indietro, al tempo delle umiliazioni, dei silenzi, dei tormenti, ma il Signore che conosce ogni pensiero, le prende la mano e la stringe nella sua; lei diventa bambina, protetta e amata. Non vi è rifugio più caro che tra le braccia di Gesù, e seppure la fragilità persiste, egli ci ricorda che lui è la nostra forza. Tante cose sono ancora da cambiare, tanti legami da spezzare, lo sa bene lei, e lo sa anche Dio. Quella giovane donna vincerà su tutto, perché il Signore ha già vinto, basta affidarsi a questa certezza, e io, quella bambina, lo farò, lo farò sempre.

Laura Lime

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
https://www.facebook.com/storiedifedevissute.blogspot.it


Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui