Noi stiamo con il Ministro Fontana, perchè la famiglia arcobaleno non esiste! Come dice la parola di Dio, la famiglia è composta da marito, moglie e figli! La migliore dichiarazione che potesse fare nella sua prima dichiarazione pubblica la fa’ il nuovo ministro per la Famiglia: per lui c’è una sola famiglia, «composta da uomo, donna e figli. Le famiglie arcobaleno? Non esistono». Così la pensa Lorenzo Fontana, che si è subito tirato addosso non poche polemiche da parte di tutte le lobby e associazioni LGBT. È comunque evidente che, con lui si cambia rotta, e speriamo possano essere presto cancellate le «conquiste rosse» dei governi Renzi e Gentiloni che, dopo tanto dibattere, hanno portato le unioni civili e il biotestamento anche in Italia.
I politici, dalla senatrice Monica Cirinnà al sindaco di Livorno Filippo Nogarin, non hanno fatto attendere le loro critiche e ora ci si mette anche lo «star system», a cominciare daTiziano Ferro che, in una storia su Instagram, ha messo una risposta chiara e tonda al ministro: «Non voglio supporto, mi basterebbe smettere di sentirmi invisibile».
Nessuno è invisibile al cospetto di Dio, e non possiamo che sperare che questa gente possa impiegare un po’ del loro tempo, oltre che per inviare messaggi su Instagram, perleggere il Sacro libro della Bibbia e magari cambiare presto rotta; per scoprire le meraviglie di Dio e per comprendere che la famiglia, una realtà presente in tutte le culture, fu istituita da Dio sin da principio. Egli dopo aver creato ogni cosa creò l’uomo e la donna, generando così la prima famiglia (Gen. 1:26-28). La famiglia, nel suo nucleo principale, è costituita da marito e moglie, e nasce quindi con il matrimoni:«Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne” (Gen.2:24).
Lasciare la famiglia d’origine significa costruire un nuovo nucleo familiare con abitudini e regole scelte dalla coppia e adatte alla nuova realtà. Per prevenire pericolose tensioni è bene che la coppia s’impegni, sin dall’inizio, a non cercare di conformare il matrimonio soltanto al proprio mondo di provenienza. Certo non si può, né si deve, evitare di attingere dal proprio mondo, ma è bene imparare a tener conto dell’altro, a confrontarsi con il coniuge e il suo mondo.
Il matrimonio tra un uomo e una donna, celebrato pubblicamente non è una mera tradizione ma ha una funzione sociale, quella di rendere nota alla società l’unione di un uomo e una donna che hanno deciso di formare una nuova famiglia. Gesù stesso non disdegnò di partecipare ad una cerimonia di nozze (Giov. 2:1-11). L’Unione ratificata con un atto pubblico ha una funzione fondamentale attraverso il quale Dio, la società e, nel caso dei credenti, la chiesa, saranno portati a conoscenza del fatto che quell’uomo e quella donna hanno scelto di vivere insieme il resto della loro vita. A tal proposito è interessante leggere Mal. 2:14. La finalità del matrimonio è espressa con la frase.. e saranno una stessa carne”. il vero fine del matrimonio, quello di un uomo e una donna è dunque la fusione indissolubile di due in uno. Dio intende questo legame in maniera talmente forte da usarlo come modello per esemplificare l’unione tra Cristo e la chiesa (Ef. 5:25-32).
Nel tempo l’inarrestabile dilagare della corruzione, ha determinato uno sviluppo dell’istituzione familiare in direzione diametralmente opposta rispetto all’originario disegno divino, ma “da principio non era così” (Matt. 19:8). L’ingresso del peccato nel mondo, però, sconvolse la vita dell’uomo e della donna e le cose cambiarono anche per la famiglia, lacerata dal disordine e dalla divisione (Gen. 4:8) Per costruire la propria famiglia i credenti devono trarre insegnamento soltanto dalla Parola di Dio, che sebbene non sia un trattato di sociologia della famiglia contiene ammaestramenti fondamentali per la formazione di una famiglia nella volontà di Dio. Oggi è quanto mai necessario esortare le famiglie genuinamente cristiane a non seguire i principi mutevoli della società, a non conformarsi a questo mondo, alle loro tendenze e ai loro modernismi, ma a conoscere “la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” (Rom. 12:2). Certo essa va contro le attuali tendenze, e per questo molti tralasciano l’insegnamento divino giustificandosi che la Bibbia è stata scritta per altri tempi, ma questi non sono figli e figlie di Dio!
Notiziecristiane.com
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