Ho cercato Dio… e mi ha risposto!

Mi chiamo Enza Di Caro, nata in una famiglia Cattolica, sono la prima di tre sorelle, a cui voglio tanto bene! Fino a 12 anni ho vissuto in casa di mia nonna materna.
Ero piccola, ma ricordo come fosse ieri che ogni giorno mi faceva sempre recitare le preghiere in Latino. La sera poi, se non ripetevo tutte le preghiere, non andavo a letto. Mia nonna, a modo suo era molto religiosa. Con i miei genitori non ho mai avuto un buon rapporto, specialmente con la mamma, il rapporto era più freddo. Questa loro freddezza mi spingeva sempre più a cercare Gesù. Cercavo amore, affetto, quindi andavo ovunque sentissi parlare di Gesù. Andavo ai pellegrinaggi e in chiese varie, ma spesso andavo a Casapesenna, un posto non tanto lontano da casa mia. Di domenica andavo due volte, di mattina e di sera. Quello che io non tolleravo era l’atto di confessarmi con il prete. Mi dicevo: “ma se devo confessare i miei peccati a Dio, perché devo dirlo a una persona estranea come il prete?” Quando mi feci grande, ero una donna energica, svelta e molto ambiziosa. Andai a lavorare in un negozio di biancheria, molto prestigioso, a Napoli, e li iniziarono a realizzarsi tutti i miei sogni. Guadagnavo molti soldi; mi potevo permettere di comprare gioielli, vestiti, scarpe firmate e comprai anche la mia auto prima, nuova direttamente dalla concessionaria; e quest’auto, la portai a Capodimonte a farla benedire al Volto Santo di Gesù. Spesso andavo in questo luogo che tanto mi piaceva. In quel periodo incontrai un uomo che poi diventò il mio fidanzato. Ero sempre più ambiziosa di guadagnare soldi. Con i soldi che avevo messo da parte, e con qualche prestito bancario, apri un’attività appena fuori Napoli. Era un’ edicola, in cui stavo con il mio fidanzato. Il tutto durò qualche anno, poiché io e il mio fidanzato ci lasciammo, e il negozio non andò più bene, finendo così il mio sogno di piccola imprenditrice. Alla fine dovetti arrendermi e chiusi l’attività. Iniziai a cadere in una grande delusione. Iniziai a fare i conti con i debiti da pagare, mentre i miei genitori mi davano la colpa di tutto, mai un conforto o un sollievo. Caddi in una vera e propria depressione, da voler mettere fine alla mia vita. Ma Dio non lo permise, Egli aveva un piano tutto Suo per me. Benché stanca e depressa, ottenni un lavoro in un negozio nel grande Supermercato ad Acerra: “Le porte di Napoli”. Lavoravo in un negozio e lì feci amicizia con due ragazze evangeliche che ora sono mie sorelle in Cristo. Il Signore già mi stava mandando dei figli Suoi sul mio cammino, perché sapeva che Lo stavo cercando con tutto il cuore.!!! Incontrai anche un uomo (oggi mio marito), che mi parlò di Gesù. In particolare usò queste parole: “dove due o tre sono riuniti nel Mio nome, Io sono in mezzo a loro”. Nonostante fossi molto religiosa, non avevo mai sentito dire nulla di simile. Furono proprio queste poche parole che mi fecero iniziare la ricerca di Gesù. Nonostante tutto questo ero ancora molto depressa, anche perché nel giro di due mesi persi mio padre; ero sempre più sconvolta, così decisi di andare a vivere con il mio ragazzo e volevamo un figlio, ma non riuscivo a restare incinta. Feci due cure ormonali, siringhe di Progesterone, ma la gravidanza ancora non arrivava. Questo mi portò ancora di più a sentirmi depressa, affannata e triste. A causa delle cure ormonali (due cicli, erano abbastanza pesanti) mi hanno trovato dei miomi all’utero (dei tumori benigni, che si formarono a causa della cura ormonale che feci) e io ne avevo anche tanti per cui ho dovuto avere anche un intervento. Dopo capii che, se avessi gettato tutto ai piedi del Signore, avrei evitato anche questo intervento. Mi volli far male da sola, perché, se avessi avuto fede, avrei affidato tutto nelle mani di Dio, invece, un’altra tegola cadde sulla mia testa! Nonostante tutto cercai con più interesse e caparbietà il Signore Gesù. Io sapevo che la convivenza con il mio ragazzo offendeva Dio, così io e il mio compagno decidemmo di sposarci. Dopo il matrimonio le mie ricerche del Cristo Redentore non cessarono mai. Il Signore dovette spezzare il mio orgoglio, la mia caparbietà, e fu solo allora che Gesù si fece trovare, anche se Lui da anni aspettava che io gli dessi il mio cuore. Era il 9 aprile del 2014 quando, nella cucina di casa, mentre passavo l’aspirapolvere, che con l’anima gridai a Gesù: “Signore, non ce la faccio più a portare questi pesi, Ti prego aiutami!!!”. In quel momento vidi il cielo scendere su di me, una pace incredibile inondò tutto il mio essere. Che bello sentirsi al sicuro nelle mani di Gesù. Sapevo e sentivo che in quel momento il Signore mi aveva salvato. Mi sentivo leggera, come se tutti i problemi della vita, in quel momento se li fosse caricati Gesù sulle Sue spalle, compresa me! Quei momenti sono inspiegabili, solo chi è passato dalla morte alla vita mi può capire. La sera dissi a mio marito che volevo andare in chiesa evangelica. Mio marito mi portò in una piccola chiesa del mio paese, che si trovava vicino casa di mia mamma, ma io non ne sapevo nulla. Il 15 maggio del 2016, scesi nelle acque battesimali; l’anno dopo, il 3 luglio 2017, il Signore mi battezzò con lo Spirito Santo.
Nonostante i problemi e le prove, rimango attaccata al mio Signore Gesù, guardò solo Lui che è degno di lode. Il Signore mi ha dato la gioia che anche le mie sorelle, Stefania e Orsola, hanno accettato Gesù nel loro cuore. Adesso tocca solo a mia madre, e poi siamo una famiglia salvata dal Signore nostro Iddio: Cristo Gesù. Il Signore sia lodato. Amen

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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