Il miracoloso risveglio di un tredicenne, stavano per staccargli la spina

La storia di Trenton McKinley ha dell’incredibile: rimasto in stato di morte cerebrale per giorni si è svegliato poco prima che gli staccassero i supporti vitali. Dato lo stato in cui versale, il cervello non dava segni di risveglio, il suo cuore smetteva di battere ad intervalli regolari e non riusciva a respirare da solo, tutti, compresi i genitori di Trenton, si erano convinti che la cosa migliore da fare fosse staccare il supporto vitale e concedere che i suoi organi salvassero 5 bambini in gravi condizioni, lui però li ha sorpresi svegliandosi all’improvviso e cominciando a parlare.

Tutto ha avuto inizio un pomeriggio, quando Trenton insieme ad un amico ed al nipotino di 4 anni di questo stavano giocando in giardino con una Dunne Buggy ed una piattaforma mobile. L’amico di Trenton guidava la macchina, mentre il ragazzo ed il bambino erano dietro sul carrello mobile. Ad un tratto il ragazzo alla guida frena bruscamente, Trenton è quindi obbligato a gettare il bambino che tiene in braccio sul prato al fine di salvargli la vita. Nel farlo, però, perde l’attimo giusto per saltare via dalla piattaforma e ne rimane schiacciato sotto.

La corsa in ospedale ed il miracoloso risveglio: “Sono stato in Paradiso”

Il ragazzino è stato soccorso e portato immediatamente in ospedale, ma le sue condizioni erano critiche. I medici hanno dovuto operare il suo cranio saldando 7 diverse parti che si erano fratturate, nel corso dell’operazione una porzione del suo cervello è stata staccata per essere reinserita in seguito. Conclusa la complicata operazione non c’era altro da fare se non aspettare un risveglio del ragazzo. I medici davano scarse probabilità a questa ipotesi e hanno detto ai genitori che se si fosse svegliato, Trenton sarebbe rimasto in stato vegetativo.

Per giorni il ragazzo è stato monitorato nella speranza che si riavesse dal coma, ma rimaneva in stato di morte cerebrale ed il suo cuore ha persino smesso di battere diverse volte. Giunti a quel punto i medici hanno informato i genitori che la cosa migliore da fare sarebbe stata staccare la spina e donare gli organi del figlio a chi ne aveva bisogno, loro, a malincuore, accettarono la proposta. Poco prima che iniziassero la procedura, però, il tredicenne si è svegliato ed ha cominciato a parlare con i genitori: “Mi trovavo in un campo aperto e camminavo. Non c’è altra spiegazione se non Dio. Non c’è altra via”.

Tutti dai medici ai familiari sono convinti che Trenton sia stato effettivamente in Paradiso ed abbia fatto ritorno, poiché a livello medico non esiste una spiegazione razionale al suo risveglio. La vita del ragazzo non sarà facile, ancora non si può muovere autonomamente e non tutte le terminazioni nervose funzionano, ma la sua capacità di interagire è superiore a quella prospettata inizialmente.

Luca Scapatello

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