I valori, bussola di benessere

Il concetto di benessere riveste un significato importante nella vita dell’uomo. Dal dizionario italiano il termine valore si configura come uno stato armonico di salute di forze fisiche e morali (Treccani).

Come si nota si evidenzia, nel concetto di stato armonico, l’ambiente interno, tutto il proprio essere, e l’ambiente esterno quale realtà sociale. Ad assumere ruolo centrale è il concetto di stato armonico, che è nient’altro che la coerenza insita nella capacità di vivere la propria vita in conformità con i propri Valori e ideali. A mio modo di vedere, e con gli occhi dello psicologo–psicoterapeuta, nonché da cristiano, i valori sono paragonabili a convinzioni che valgono e orientano verso determinate mete. I Valori rappresentano la bussala della nostra vita, che orientano i nostri comportamenti, le nostre azioni, le relazioni che abbiamo con noi stessi e con gli altri. Si potrebbe obiettare che ognuno ha i propri valori, certo c’è chi mette al primo posto la famiglia e chi il lavoro, chi pensa al successo e chi all’amicizia, chi crede nell’umiltà e chi nell’arroganza, ma ci sono anche valori universali come l’amore, la fede, la speranza, la grazia al confronto di quelli personali. Purtroppo, l’uomo di oggi preso da molte mode non riconosce il potere dei valori della sua cultura, insiti in molte tradizioni, e di quelli universali. Molti non sanno cosa sono i Valori, non sanno che molte decisioni prese nella vita sono ponderate, seppure inconsapevolmente, dai valori. Essi servono anche a prevenire errori. Dato che la vita è un susseguirsi di scelte e decisioni da prendere, i valori possono essere l’ago della bilancia. Vivere significa essere partecipe della propria vita, ed essere partecipe implica decidersi, di volta in volta, quello che è significativo, quello che ha senso ed i valori ne rappresentano una guida. Ma ciascuno è libero di scegliere cosa ha più valore per se stesso. E lo sa bene l’autore biblico quando, nel deuteronomio, si legge «Fate attenzione, oggi vi propongo la scelta tra vita e felicità da una parte, morte e sventura dall’altra. Per questo oggi vi ordino di amare il Signore,» (Dt 30, 15-16). Il valore dell’amore condiziona la scelta al bene. Per molti, però, il Valore è solo un termine dai contenuti astratti e vaghi ma senza essi si brancola nel vuoto, nella frustrazione esistenziale determinando quella sindrome nevrotica definita dallo psichiatra V. E. Frankl, nevrosi noogena, cioè da mancanza di senso, di significato (V. Frankl Teoria e terapia delle nevrosi Ed Morcelliana 2001). E non è raro che nel tentativo di dare compimento di senso alla propria vita si scelgono rituali, passati, giochi psicopatologici, e attivismi più vare, dall’abuso ai comportamenti disfunzionali intrapsichici e interpersonali più vari (Eric Berne., A che gioco giochiamo ed Bompiani, 1999). Considerare la propria vita e agire in coerenza con i valori significa accrescere il proprio benessere. Tesi centrale del benessere è una vita significativa, che ha senso sempre e in qualunque situazione anche la più tragica, (Frankl Logoterapia e analisi esistenziale ed Morcelliana 2000). 68-69). Secondo le tesi dello psichiatra Frankl, tre sono le direzioni per la quale l’uomo può trovare un significato della vita, e queste sono dettate dai tre fondamentali: ‘valori di creazione‘ consistono in ciò che ognuno fa, nell’opera che crea, e quindi nel lavoro, passione nelle cose; ‘valori di esperienza‘ consistono in ciò che ognuno sperimenta e vive, quando ama e si relaziona con qualcosa o qualcuno, l’amore, il bello, il bene provato del rispetto. Ma ci si situazioni che non possiamo cambiare ma non per questo non si può fare appello ai valori e si tratta, per Frankl dei ‘valori di atteggiamento‘, dell’avere fede e fiducia.

Nessuna situazione della vita è realmente priva di significato. Un atteggiamento di fede, ad esempio, può avere un potere risolutivo in modi disagi esistenziali sfuggente ad ogni spiegazione razionale (P. Riccardi., Psicoterapia del cuore e Beatitudine ed Cittadella 2018). «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell’istante la donna guarì (Mt 9, 22).

Pasquale Riccardi | Notiziecristiane.com

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