La recita dell’intimità

L’intimità è un’esigenza irrinunciabile dell’amore e della vita di relazione autentica. E’ una qualità fondamentale della maturità umana, della personalità sana che sa essere in relazione. Non è un caso che per lo psichiatra Eric Berne (1910-1970), molta della patologia relazionale serve ad evitare l’intimità. Ma quando questa viene messa in pubblico, sui social e sui vari media, la vita di relazione diventa spettacolarizzazione dei sentimenti. Sempre più Talk show sono orientati a presentare, evidenziare, dimostrare sentimenti al pubblico solo per la logica di audience.

Ciò che interessa è il profitto dei dati auditel. Affinché una reazione possa concretizzarsi nell’intimità, c’è bisogno di spazio privato, interno ed esterno, c’è bisogno di guardarsi negli occhi, senza interferenze di spettatori curiosi, c’è bisogno di dialogo aperto e autentico senza tener conto di fare bella impressione di se, c’è bisogno di incontrarsi nelle proprie nudità psichiche. La profondità del nostro essere si realizza quando impariamo ad avere intimità con l’altro. Il Signore vuole che siamo uno con Lui, come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono uno (Giovanni 17:21). Un assunto biblico che segnala la differenza tra intimità e relazione. Molto spesso siamo in relazione ad altri, abbiamo un rapporto con molti ma non siamo legati dal valore dell’intimità. Molte relazioni di coppia, in famiglia, tra genitori e figli sono caratterizzati da scambi di comunicazioni e non dall’intimità. Intimità, dal latino intimus, sostantivo usato dai latini per indicare qualcosa che sta dentro, in profondità e ci è familiare; ci è conosciuto. Paradossalmente l’altro, sebbene a noi vicino, diventa il non conosciuto, lo straniero. Come psicoterapeuta sono sempre più sorpreso quando il cliente denuncia, dopo anni di vita insieme, il proprio risentimento a riguardo del partner nella frase: “mi ha deluso, non me lo aspettavo fosse così….”. Cosa si denuncia? Una mancanza di conoscenza, una mancanza di reciprocità fiduciosa l’uno verso l’altro. La mancanza di intimità nella vita di relazione porta ad una aridità relazionale. Erroneamente si pensa che cura dell’aridità sia la spettacolarizzazione dei propri sentimenti, del mettersi in piazza, del giocare con i sentimenti. Non è difficile leggere dai social e vedere in tv spettacoli dove vi è una drammatizzazione del proprio mondo emotivo. Non è questa l’intimità. Intimità è la sensazione del sentirsi accolti, protetti, liberi di esprimersi e il sapere stare in intimità è la sensazione di scavalcare il proprio io egoista ed egocentrico per darci, aprirci e metterci a nudo. L’intimità è quella antica e esperienza di legame primaria madre-bambino che segna a livello cognitivo, emotivo e comportamentale, la vita di ognuno. La teoria dell’attaccamento dello psicologo e psicoanalista John Bowlby (1969; 1980) sostiene che “l’attaccamento è parte integrante del comportamento umano dalla culla alla tomba”. Sviluppa, il legame di attaccamento sano, una fiducia di base nella vita. Come quando il fedele ha fiducia nel signore e ad esso affida le sue angosce. “Affidate a Dio tutte le vostre preoccupazioni, perché egli ha cura di voi” (1Pt 5:7). Un attaccamento sano dipende dalla presenza e dalla capacità di risposta accogliente dei genitori o di altri significativi, ai manifesti bisogni del bambino. Un attaccamento sano richiede uno spazio di intimità per potere esprimere senza occhi indiscreti la propria autenticità. Il cristiano sa qualcosa quando nella preghiera struttura lo spazio dell’intimità con Dio: «Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa» (Matteo 6:6).

Questo non significa che per intimità dobbiamo chiuderci agli altri, tutt’altro, è solo un momento per ristrutturarsi e percepirsi autentici. Una capacità di intimità è preludio di apertura sincera con il prossimo. La capacità di intimità non richiede ambiguità ma autenticità. Non serve recitare la relazione se non c’è una autentica intimità, ne compromette il proprio equilibrio mentale.

Pasquale Riccardi | Notiziecristiane.com


Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui