Come Cristiani italiani, al giorno d’oggi, sembriamo non giungere ad un certo progredimento spirituale, diamo l’impressione di non fare passi da gigante verso il vero risveglio, perché siamo impantanati in inutili discussioni quali, “se il velo è da Dio oppure no”, “se il parlare in lingue viene da Dio oppure no”, “se festeggiare il Natale è peccato oppure no”, ecc. ecc…, quando piuttosto dovremmo attenerci fedelmente ad una sola cosa, il mandato che Gesù ci ha dato, di andare per tutto il mondo e di predicare il Vangelo ad ogni creatura.
Leggendo alcuni post e alcuni commenti in questi giorni su Facebook, giorni in cui la Chiesa avrebbe dovuto approfittare di parlare di Gesù e di portare le anime a Cristo, è stato palese notare un certo atteggiamento religioso e legalista da parte di alcuni che si definiscono credenti nei riguardi di coloro che non conoscono ancora la Verità di Cristo. Credo che molti credenti dimenticano quello che erano prima di conoscere Dio e da dove il Signore li ha tirati fuori. L’apostolo Paolo direbbe “e tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio” (1Corinzi 6:11).
Sono dell’opinione che l’arroganza e la convinzione di avere l’assoluta verità in mano, ci renda, a volte, meno rispettosi e più facili al giudizio altrui. Talvolta le persone non vengono attirate a Cristo non tanto perché nei loro riguardi “la verità è offensiva”, quanto piuttosto perché siamo noi credenti stessi ad esserlo, con il nostro atteggiamento di imposizione. Accertiamoci che quello che crediamo ci abbia reso persone migliori, soprattutto nella relazione con gli altri, perché se quello che crediamo crea distanze con il nostro prossimo, allora stiamo sbagliando.
Dio ci benedica e buona giornata
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui