Il Natale non era annoverato tra le festività dei primi cristiani, e non lo fu fino alla fine del IV secolo d.C., quando la Chiesa di Roma cominciò ad osservare il 25 dicembre come il compleanno di Gesù. A partire dal V secolo A.D., la Chiesa di Roma ordinò che la sua nascita fosse per sempre osservata il 25 dicembre. All’epoca di questo decreto, la Chiesa di Roma era ben consapevole che i culti religiosi pagani nel mondo romano e greco celebravano il pagano dio sole, ‘Mithra’, proprio in questo stesso giorno. Questa festività invernale era nota come la ‘nascita del sole’. Era anche noto nell’Impero Romano come Saturnalia (un altro nome per l’adorazione del sole). Alla nascita di Cristo fu assegnata la data del solstizio invernale perché in quel giorno, in cui il sole inizia il suo ritorno nei cieli boreali, i pagani che adoravano Mithra celebravano il “dies natalis Solis Invicti”. Quasi tutti gli aspetti dell’osservanze del Natale hanno le loro radici nella tradizione Romana e nella religione. È considerato probabile che le prime celebrazioni del Natale furono in reazione ai ‘Saturnali Romani’, una festa del raccolto che segnava il solstizio dell’inverno – il ritorno del sole – e onorava Saturno, il dio dell’agricoltura. Dal 529 d.C., dopo che il Cristianesimo diventò la religione ufficiale di stato dell’impero Romano, l’imperatore Giustiniano fece del Natale una festa civile. La celebrazione del Natale raggiunse il suo culmine in epoca medioevale quando divenne un tempo di consumo cospicuo e di ineguagliabile baldoria, come purtroppo accade anche ai giorni nostri.
Molti erroneamente credono che Cristo nacque intorno all’inizio dell’inverno, il 25 di Dicembre, ma non è così. La storia narra che era consuetudine tra gli Ebrei – vicino alla Pasqua [all’inizio della primavera] – di mandare fuori le loro pecore nei deserti, e riportarle a casa all’inizio delle prime piogge che iniziavano dall’inizio a metà autunno. Il vangelo di Luca al cap. 2:8 spiega che quando Cristo nacque, “i pastori dimoravano all’aperto nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge”. Notate che loro stavano «dimorando» nei campi. Questo non succede mai a Dicembre. Sia Esdra 10:9-13 che il Cantico dei Cantici 2:11 dimostrano che l’inverno era la stagione delle piogge e che i pastori non potevano rimanere al freddo e nei campi all’aperto di notte. Quindi, per dovere di cronaca, Gesù non nacque il 25 di Dicembre. Su questa base, la natività di Dicembre è errata.
La questione più grave all’interno del mondo cristiano che tende a dividerlo sono: le accuse tra i credenti, tra chi festeggia il Natale e chi no. La Bibbia è chiara a riguardo quando afferma che nessuno deve giudicare nessuno. Infatti Paolo dice: “Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati” (Col. 2:16), e altrove: “Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio” (Rom.14:5-6).
A prescindere da tutto ciò che narra la storia, e soprattutto anche la Bibbia, che è giusto e veritiero, la questione più importante da prendere molto in considerazione è non permettere a noi stessi, e a coloro che sono intorno a noi, di lasciare che la festa del Natale si trasformi sia in un dogma religioso, (poiché se Dio non ha voluto farci conoscere la data della nascita di Gesù, probabilmente è perché non ne facessimo un idolo), e sia in una festa del materialismo dove prevalgono il ‘dio denaro’, il cibo, i regali e la baldoria, più che il vero motivo di quel giorno, l’incarnazione di Dio in Cristo Gesù, il Salvatore del mondo, la Luce nelle tenebre. Visto che il diavolo ha creato il suo giorno di festa ‘Halloween’, non perdiamoci in chiacchiere e approfittiamo del giorno del Natale, quantunque non è la nostra festa, per parlare alle nostre famiglie, ai nostri amici, ai nostri conoscenti di Gesù, del motivo della sua incarnazione, della sua nascita, della sua morte e del messaggio di grazia e salvezza di Dio per ognuno di loro.
Portiamo le nostre testimonianze, le testimonianza di vite trasformate… chissà che qualcosa non accada nei loro cuori!
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com
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