Il lupo dimorerà insieme con l’agnello, il leopardo si sdraierà accanto al capretto, il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà, il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso» (Is 11,9).
Quanta profondità mostrano queste parole.
Ciò che accomuna tutte queste situazioni è la pacificazione, tra due tendenze, apparentemente opposte.
Sembrano paradossali, per il fatto di essere distanti dalla realtà; sono allegorie, che vogliono farci vedere qualcos’altro e spingerci ad andare oltre le parole in sé. Ancora una volta, se noi guardiamo al mondo nel complesso, la tentazione più grande è la disperazione, perché noi non siamo capaci che di piccoli gesti e la sperequazione di sostanze tra chi ha e chi non ha rimane al di là delle nostre possibilità risolutive.
Ma proprio qui deve emergere la nostra riflessione.
Forse, il primo posto da pacificare è il nostro cuore, dove abita il lupo dell’invidia, il leopardo dell’ingordigia, il leoncello della superbia. Ma forse anche i non meno spaventosi spauracchi dell’insoddisfazione e della noia, perché in fondo, il più delle volte, i primi a cui dover tendere la mano siamo proprio noi e per riuscire in questo, dobbiamo sinceramente piegare le nostra ginocchia e aprire le braccia a colui, che ha appeso le sue braccia al cielo per la nostra salvezza.
Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui