Le tre “AAA” della fede

Per l’apostolo Giovanni il “credere” è qualcosa di fondamentale e lo si vede dal numero di volte che lo scrittore utilizza questo termine, ben 98 volte, cosa nettamente superiore ai tre Vangeli messi insieme.

Ci sono tre stadi della fede:

1. Dare credito; credere

che qualcosa è vero. È il credere che determinati fatti storici siano realmente accaduti. Dare credito ai fatti concernenti la vita del Cristo. Dare credito significa accettare la verità, ma questo è solo il primo piccolo passo verso la salvezza. Nell’epistola di Giacomo ci viene detto: “Tu credi che c’è un solo Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano.” (2:19), non per questo però i demoni vengono salvati o si sono sottomessi alla signoria di Cristo.

2. Fiducia; è il passo successivo. Accetti la verità e riponi la tua fiducia in Cristo. È il credere che diventa azione. Riponi la fiducia in ciò che hai udito e visto e ti muovi per agire in base alla verità accettata. Nel Vangelo di Giovanni al capitolo 1 troviamo Gesù che chiama Filippo: “Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsaida, della città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere».” Giovanni 1:43-46

Filippo riceve l’invito di Gesù a seguirlo. Filippo non solo accetta l’idea che Gesù poteva veramente essere il Messia, ma pone la sua fiducia in lui al punto che lascia ogni cosa e lo segue, e coinvolge anche Natanaele in questa azione di fiducia. Quindi la fiducia ti spinge a muoverti e ad agire in base a ciò che hai accettato come verità.

3. Costanza; la fede non è solo un singolo atto. La fede che richiede il Cristo e che l’apostolo Giovanni sottolinea, è il tipo di fede che “continua a credere”. Sia in greco che in ebraico, fede e fedeltà sono la stessa parola, è possibile farne la differenza in base al contesto. Di fatto se hai fiducia in qualcuno continuerai a seguirlo, se hai fede in qualcuno e in qualcosa continuerai ad essere fedele. Questa continuità Giovanni la sottolinea con lo scenario della vite e dei tralci descritto al capitolo 15. Gesù dirà: “Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.” (V.4)

“Dimorare” sta ad Abitare, Risiedere, Vivere… non sta parlando di un’azione singola ma di una scelta, di uno status, in merito alla Salvezza potremmo dire: “Io accetto (1) che Gesù è il Figlio di Dio, mi muovo (2) verso di lui accettandolo nella mia vita come Signore e Salvatore, e decido in modo costante (3) di vivere con lui ed in lui”.

La fiducia, è nel tempo, nella continuità, nella costanza che porta frutto. Gesù disse: “…il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite”. È la scelta dell’essere costante che ti porterà a vedere dei frutti.

Non si costruisce con un singolo gesto ma con la continuità.

ACCETTA la verità, AGISCI in base alla verità, AGGRAPPATI alla verità!

Ciò che ti permetterà di vedere quello che hai costruito durare nel tempo, sarà il tuo “continuare” a credere in Gesù.

Nel vangelo di Marco 5:21-43 troviamo una storia bellissima. Un uomo, uno dei capi della sinagoga, Iairo, veduto Gesù si getta ai suoi piedi e lo prega per la guarigione di sua figlia.
In questo frangente vediamo i primi due stadi della fede: Iairo seppe di Gesù ed “Accettò” la verità che lui compiva miracoli, non rimase fermo con questa consapevolezza ma si “Mosse” verso Gesù per chiedere un miracolo, quindi non solo credette ma ripose la sua fiducia in Gesù.  Mentre con Gesù stava andando a casa dalla figlia ammalata, si ritrovano davanti il caso di una donna con una emorragia. Questo episodio stava togliendo del tempo prezioso per la vita della figlia di Iairo, infatti dopo un po’ arriva gente dalla casa di Iairo che gli dice: “Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?” (v.35)

Credo che a questo punto sia crollato il “mondo” per Iairo. Finalmente aveva trovato una risposta al problema in casa sua, era così vicino dall’afferrare la guarigione e quindi la soluzione al problema, quando… Ahimè giunge una notizia tremenda…ogni speranza è persa… la bambina è morta! Non oso immaginare quello che Iairo stava pensando, o ideare quello che stava vivendo in quel momento. Nei suoi occhi e nel suo cuore c’è smarrimento…
Gesù udito tutto quello che accadeva e che si diceva si rivolse a Iairo dicendo: “Non temere; soltanto continua ad aver fede!” (v.36) Gesù stava chiedendo a Iairo il terzo passo della fede… CONTINUA AD AVERE FEDE! Continua a credere, continua a sperare, dimora in me.

Fratello, sorella, amico, amica, dimora in Cristo, vivi in lui nella consapevolezza che tutto è possibile. Vivi nell’amore di Dio che è capace di sopperire ad ogni situazione, il quale può aiutarti ad attraversare qualsiasi difficoltà.

A questo punto della storia è molto interessante notare quello che Gesù compie.
“E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. 39 Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40 Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina.” (Marco 5:37-40)

E’ incredibile la delicatezza e la cura di Gesù verso quest’uomo. Gesù desiderò aiutare Iairo che davanti alla terza fase del “credere” stava vacillando.

Gesù cerca di preservare la fede di Iairo:

1. Lo allontanò da tutti i portatori di cattive notizie che avrebbero potuto scoraggiarlo (v.37)

2. Lo allontanò da tutti color che non credevano e ridevano di Gesù (v.40)

Se ti trovi in una situazione dove il problema non è: Accettare la verità, né tanto meno muoversi verso di essa, ma la tua difficoltà è STARE AGGRAPPATO FINO ALLA FINE ALLA VERITÀ… allora come Gesù per Iairo, dovrai fare almeno due cose:

⦁ Davanti alle difficoltà, non hai bisogno di persone che ti descrivono le cose come stanno, le sai già. Per aggrapparti a quello in cui credi devi circondarti di persone che ti incoraggiano a vedere le cose come le vede Dio.

Allontana da te le persone che ti dicono qual è la difficoltà e circondati di persone che dichiarano cosa può fare la Parola di Dio sulla difficoltà.

Leggi nella Parola le promesse e la cura che Dio ha per te. Canta dei cantici di lode che ti portano a dichiarare quello che Dio è, mentre canti ricorderai a te stesso la natura di Dio.

⦁ Non condividere le tue difficoltà con chi non crede in Dio.
Non dire a chi non crede quello che Gesù può fare… andrai a raccontarglielo dopo: “Va’ a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatte, e come ha avuto pietà di te”. (Marco 5:19)

A volte dire ai non credenti, cose che riguardano il mondo spirituale, equivale un po’ a quello che Gesù dovette dire nel Sermone sul Monte: “Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino.” Matteo 7:6 

Non raccontate a persone che potrebbero mancare di delicatezza e rispetto, potrebbero “calpestare” quello che state credendo, vi creerebbero delle ferite.

Iairo continuò ad avere fede, Gesù entrò in casa dov’era la bambina:
“E, presala per mano, le disse: «Talità cum!» che tradotto vuol dire: «Ragazza, ti dico: àlzati!» Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore” (Marco 5:41-42)

Il dimorare in quello che Cristo è, ha permesso a Iairo di vedere il frutto della sua fede e fiducia.
Se non avesse continuato ad avere fede, non avrebbe visto il miracolo della resurrezione.

Con questo articolo, ti voglio incoraggiare a credere davanti all’impossibile, a credere quando davanti a te c’è una situazione di morte.

Ricorda che Gesù ha potere su ogni cosa, lui può tutto!

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com


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