La Chiesa è il tuo specchio

Vivere l’appartenenza alla propria comunità cristiana vuol dire riconoscere in essa la sorgente della propria vita cristiana, l’alimento per viverla, il senso profondo di gratitudine e l’impegno a vivere la corresponsabilità della sua missione, lasciandoci coinvolgere pienamente, secondo i doni ricevuti dallo Spirito e le possibilità umane che abbiamo, impegnandoci a farla crescere insieme all’aiuto del Signore.

La vita del cristiano, “non può essere fatta di continue critiche distruttive della Chiesa.” La critica ci può essere, naturalmente, ma non deve andare in questa direzione: deve essere una critica che nasce dall’amore e ciascuno dì noi deve essere sincero con se stesso; deve verificare se la sua critica nasce davvero dall’amore o ha altre radici di risentimento, di vanità, di orgoglio”.

Se la Chiesa è missionaria, il cristiano che ne sente l’appartenenza non può che sentirsi partecipe della sua missione e la sua vita deve diventare missionaria: egli si sente responsabile a vivere la propria vita come “mandato da Cristo”: segno efficace e strumento della presenza salvante di Gesù, ed in ogni attimo della sua vita, un cristiano deve essere manifestazione di questa sua identità, perché questa è la vita del cristiano, che vuole assumere la forma di Cristo, il quale “svuotò se stesso assumendo la condizione di uomo e donando la propria vita per gli uomini”.

Ecco perché dobbiamo imparare sempre più la coerenza di vita: non è sufficiente celebrare, se poi non viviamo ciò che celebriamo; non è sufficiente ascoltare la parola di Dio, se poi non la mettiamo in pratica; non è sufficiente dichiarare l’amore cristiano, l’accoglienza dei peccatori e degli stranieri, il perdono, la solidarietà … se poi, quando tocca a noi esercitare queste opere, troviamo tutte le scuse, magari umanamente plausibili, per non mettere in atto ciò che diciamo di avere ascoltato con Fede.

Infatti, è diventata una moda tra i credenti quella di abbandonare semplicemente la loro chiesa non appena vedono anche la più piccola cosa che non gli piace. Appena ciò accade, si alzano e vanno via, sono diventati così critici, così difficili da accontentare, che nessuna chiesa soddisferà mai i loro standard! La più piccola imperfezione li fa andare via.

Ma io credo che non sia questa la strada giusta, bisogna amare la Chiesa, soffrire delle sue insufficienze, sognare e inventare le scelte che la fanno crescere.

Se la tua chiesa cresce e perché tu la frequenti regolarmente.
Se è una chiesa attiva lo è perché tu prendi parte alle sue attività.
Se è una chiesa fedele alla Bibbia lo è perché tu stesso lo sei.
Se è una chiesa dove c’è l’amore fraterno lo è perché tu ami ed esprimi amore fraterno.
Se è un chiesa che esercita liberalità è perché tu doni generosamente dei tuoi beni.
Se è una chiesa che evangelizza è perché tu stesso te ne occupi.

Perciò ricorda: la tua chiesa è esattamente lo specchio di ciò che sono i suoi membri e quindi di ciò che sei anche tu.

Luigi Mandile | Notiziecristiane.com

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