Il terremoto ad Ischia non è stato di grande entità, ma ha ucciso due persone e tra le case crollate, miracolosa appare la sopravvivenza di una famiglia: il papà, la mamma incinta di cinque mesi, un bambino di sette mesi Pasquale, uno di 8 anni Mattias, e uno di 11 anni, Ciro.
Sono quasi le 20,57, arriva la scossa di terremoto, a La Rita, borgo di Casamicciola nell’isola di Ischia, la palazzina di tre piani crolla rovinosamente.
Mamma Alessia è incinta di cinque mesi e si trova in bagno. E’ l’unica parte del palazzo che non crolla. Salta dalla finestra e riesce a uscire. La portano in ospedale, qualche graffio ma nessun danno.
Il padre sta parcheggiando l’auto. Il crollo crea un cuneo tra le mura e l’auto. I Vigili del Fuoco lo tirano fuori alle 2,32 di notte. Contuso con la fronte tumefatta, ma vivo e senza danni.
Rimangono i bambini. Sono sotto le macerie, saranno vivi?
Teresa di Francesco, del team dei Vigili del Fuoco Urban Search And Rescue (Usar) racconta, che sono stati i bambini a indicare dove erano.
Il più piccolo piangeva, e non si sa come, era sopra il frigorifero, senza aver subito nessun colpo. E’ stato subito individuato, i Vigili hanno aperto un varco e l’hanno tirato fuori.
Più complicata la situazione di Mattias e Ciro. Vivi e loquaci. ma sotto circa quattro metri di macerie. I Vigili del Fuoco hanno stabilito il contatto e mantenuto il dialogo con Ciro. Hanno impiegato circa 16 ore nel rimuovere i detriti e puntellare un passaggio da dove recuperare i ragazzi.
Dopo essere stato recuperato e portato in ospedale per accertamenti Ciro ha detto “Il mio primo pensiero quando ho rivisto la luce è stato Dio. Allora davvero esiste, ho pensato”.
E la mamma Alessia ha aggiunto “ho capito che in quella notte maledetta è intervenuta la mano di Dio a salvarci. Ho imparato ad apprezzare la vita”.
Ciro, 11 anni è stato molto coraggioso. Quando ha capito cosa stava accadendo ha coperto il fratello e lo ha spinto sotto il letto.
Intrappolato tra le macerie ha temuto di morire, ed ha raccontato “quando ho saputo che il più piccolo dei miei fratelli stava bene mi sono fatto coraggio e ho detto: ce la devo fare”.
Ciro ha voluto ringraziare il Vigile del Fuoco Marco de Felici, che ha dialogato con lui per 16 ore: “grazie che mi hai dato coraggio – ha detto Ciro -, grazie per avermi regalato la targhetta. Andremo sicuramente a mangiarci la pizza insieme. Se non fosse stato per te, per voi io sarei morto sicuramente”.
Mamma, papà ed i fratellini stanno tutti bene, Ciro verrà trasferito all’ospedale Santobono di Napoli, sono infatti necessarie indagini specialistiche a seguito dello schiacciamento del piede”.
A questo proposito Ciro ha reagito dicendo: “Toglietemi subito il gesso, al più presto voglio tornare a giocare a pallone con gli amici”.
In merito a quanto accaduto, Pietro Gentile, tenente della Guardia di Finanza di Ischia ha affermato: “Quel ragazzo è un eroe e deve essere riconosciuto come tale per quello che ha fatto per salvare i fratelli e sè stesso, guidando i soccorsi per tutta la notte e rimanendo lucido”.
A guardare come è ridotta l’abitazione, si fa veramente fatica a immaginare che qualcuno sia uscito vivo da li sotto.
Come hanno detto Ciro e Alessia, il loro salvataggio dimostra che Dio esiste.
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