Cristo è venuto a liberarci dalle conseguenze del peccato e a riconciliarci al Padre

Giovanni 14:6Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.

La lettera ai Galati, di cui è autore l’apostolo Paolo, e che è chiamata la “magna carta” della chiesa perché libera la chiesa dalla “tirannia della legge” per introdurlanello stato di grazia, di liberazione del peccato e di salvezzache si ottiene solamente attraverso la fede nel Signore Gesù Cristo e nel Suo sacrificio compiuto a favore di chiunque crede che: a) Gesù è il Figlio di Dio ed è il Messia; b) si pente dei propri peccati, si ravvede e dunque abbandoni i propri peccati, e si converte ai Suoi insegnamenti divenendo suo discepolo e seguendo il Suo esempio in tutto e per tutto (2Corinzi 4:11,12Noi che viviamo, infatti siamo del continuo esposti alla morte per Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. Cosicché in noi opera la morte, ma in voi la vita”; Colossesi 3:3,4Perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria”).

Quindi la liberazione dalle conseguenze del peccato, la riconciliazione con Dio Padre e la salvezza eterna non si ottengono più seguendo la legge Giudaica ma si ottiene seguendo Gesù Cristo il Re di gloria che vive, regna e governa sovrano nei cieli e su tutta la terra (Galati 3:26,28Perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù. Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di CristoNon c’è né Giudeo né Greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù”).

Oggi, come ai tempi della Galazia, ci sono “falsi dottori” che insegnano ai credenti ad osservare il cerimoniale della legge per ottenere la salvezza ma l’apostolo Paolo scrive questa lettera ai Galati per esortarli a rifiutare questo “falso insegnamento” (Tito 1:9Che ritenga fermamente l’insegnamento secondo la fedele Parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono”). Anche oggi, come allora, chiunque si trova coinvolto in una situazione spirituale simile la deve rifiutare perché non è gradita a Dio anzi Egli la condanna (Galati 3:1O Galati insensati! Chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato ritratto crocifisso fra voi?”; Galati 3:10Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perché sta scritto: «Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle»”).

Bisogna rifiutare il falso insegnamento del cerimoniale della legge per entrare nello stato di “fede, grazia, libertà e croce” del sacrificio compiuto a nostro favore dal Redentore, solo così saremo graditi dal Signore (Galati 2:3,5Ma neppure Tito che era con me, benché fosse Greco, fu costretto a farsi circoncidere; e ciò a causa dei falsi fratelli introdottisi abusivamente, i quali si erano insinuati per spiare la nostra libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di metterci in servitù. A costoro non cedemmo in sottomissione neppure per un momento, affinché la verità dell’evangelo dimorasse salda fra di voi.”; Galati 3:11Poiché è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge davanti a Dio, perché: «Il giusto vivrà per la fede»”; Galati 3:13,14Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede”).

La legge è dunque contraria alle promesse di Dio che l’ha abolita attraverso il sacrificio della croce perché essa non è capace di dare la vita ma è servita a custodirci prima che venisse il Redentore, dunque è stata un “precettore” per portarci a Cristo affinché fossimo giustificati per fede (Romani 10:3Poiché ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia non si sono sottoposti alla giustizia di Dio”).

La Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il “peccato” che allontana l’uomo dalla presenza di Dio e ci ha dato ai credenti la promessa per la fede di Gesù Cristo e se siamo di Cristo siamo dunque la progenie di Abramo ed eredi secondo la promessa e quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato Suo Figlio, nato da donna e sottoposto alla legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge affinché noi ricevessimo l’adozione di figli. Dunque non siamo più servi ma siamo divenuti figli (Romani 9:26Saranno chiamati figli del Dio vivente”) e se siamo figli siamo anche eredi di Dio per mezzo di Cristo (Romani 8:17E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati”) e lo Spirito di Dio dimora nei nostri cuori.

Camminiamo con fede ed integrità fino alla fine di questo sistema di cose e riceveremo la ricompensa della promessa “un’eternità nei cieli al cospetto di Dio Padre dove lo loderemo, adoreremo, innalzeremo”.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com


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