Usa: e dopo l’eclissi, il terrore!

Ad appena una settimana dall’eccezionale eclissi di sole, l’eclissi del secolo ammirata proprio dagli americani il 21 agosto scorso, da quattro giorni è un altro evento ancora “eccezionale” a segnare la vita degli americani e cioè l’uragano Harvey.

Pur essendo stato previsto dai climatologi in tempo, il terribile hurricane ha seminato morte, distruzione e inondazioni dopo almeno 500 anni dall’ultima alluvione in America, come afferma il servizio meteo federale americano secondo cui le piogge generate dall’uragano sono state le più alte mai registrate negli States. Cancellati tutti i voli dagli aeroporti di Houston e ospedali evacuati. “Ci vorranno anni per riprenderci da questo disastro”, ha detto il responsabile dell’agenzia federale per le situazioni di emergenza, aggiungendo che l’uragano Harvey rientrerà fra gli eventi storici da ricordare! Tuttavia, benchè i danni ammontino a diversi miliardi di dollari, al momento si registrano 8 morti e una decina di dispersi a causa dei venti che han soffiato a 200 km orari, mentre i feriti si contano a decine; le autorità hanno invitato le persone intrappolate dagli allagamenti a salire sopra i tetti delle abitazioni e ad agitare lenzuola o asciugamani per segnalare agli elicotteri dei soccorritori la loro posizione. L’acqua caduta in poche ore ha trasformato le strade in fiumi, tant’è che molti cittadini son stati soccorsi con mezzi anfibi, canotti e idrovolanti per l’alto livello dell’acqua piovana, in alcuni punti alta sino a un metro e oltre.

Houston, che è la quarta città più popolata degli Stati Uniti, è completamente paralizzata e sono oltre 50mila gli evacuati anche perché si teme che il fiume Brazos, fiume a carattere torrentizio che attraversa il Messico, possa raggiungere il record di 18 metri di portata, ossia 4 metri al di sopra del livello previsto per le esondazioni; malgrado l’ultimo monitoraggio abbia declassato Harvey a tempesta tropicale, l’uragano si sta spostando verso la Louisiana dove è già stato proclamato lo stato di emergenza, così come nella zona del Golfo del Messico che è sede di metà delle raffinerie di petrolio degli Stati Uniti: il che significa che rischia di essere colpita la produzione di energia nel cuore dell’industria di gas e petrolio degli Usa. Cosa dire di questo ennesimo uragano al quale i meteorologi americani, vezzosamente, mettono il nome come si fa con un neonato? Beh, è fuor di dubbio che le stesse persone che si sono entusiasmate davanti all’eclissi solare non potevano di certo immaginare cosa sarebbe successo dopo, ma si vuol capire che le calamità stanno aumentando in maniera esponenziale con l’intensificarsi del peccato e della malvagità nel mondo? Fermo restando che le cose andranno a peggiorare, rilevo due grosse pecche nella cristianità professante odierna e cioè la “deificazione” dell’uomo, pastore o vescovo che sia, dalla cui figura sembra dipendere in ogni cosa la Chiesa, e  il considerare lecito qualsiasi forma di peccato o vizio sol perché ci troviamo nel tempo della “Grazia”.

Io credo, invece, che la disubbidienza resta comunque un atto grave a qualsiasi latitudine noi viviamo, tant’è che lo possiamo leggere fra le righe della stessa America, patria del risveglio pentecostale: negli Stati Uniti esiste ancora la pena di morte, le nozze gay vengono legittimate sempre in più Stati Federali, nel servizio militare possono essere arruolati anche i trans, la festa di Hallowen non conosce sosta, il Consiglio Mondiale delle Chiese si è alleato col cattolicesimo romano, l’occultismo è pressoché libero e il Satanismo, al pari della dottrina di Scientology, è stato riconosciuto come un culto religioso equiparato alle altre confessioni di fede! Orbene, caro lettore, sei sempre convinto che la “disubbidienza” non comporti delle pratiche conseguenze? Pertanto, ti esorto a non lasciarti turbare dalle notizie di disastri qui e là ma, piuttosto, ti invito a santificarti sempre di più (Apocalisse 22:11).

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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