“Nessuno che non abbia percepito la verità sul diavolo e sui suoi angeli, o che non abbia capito chi era costui prima di diventare un demonio, e come lo è diventato, sarà mai capace di conoscere l’origine di ogni male”.
Queste parole sono state scritte in un libretto polemico di circa 18 secoli fa da un filosofo cristiano di sangue greco, nato in Egitto, di nome Origene, il libretto si intitolava “Contro Celso” e teorizzava un dogma di fede che in parole povere può essere espresso così: il diavolo esiste e chi non ci crede è un idiota.
Questa teoria ha ispirato questo saggio.
1. I NOMI DI LUCIFERO
Nel contesto cristiano Lucifero è la figura in netta contrapposizione con Dio, il suo nome significa “portatore di luce”, un nome che derivava dal fatto che fosse uno degli arcangeli di Dio, il più bello il più splendente e il più vicino a Dio, ma proprio questa sua posizione così vicina al divino che lo rese convinto d’essere non solo come Dio, ma più potente dell’onnipotente stesso, peccando così di blasfema superbia e ribellandosi al volere di Dio, così come è scritto “Similis ero Altissimo”, cioè “Sarò simile all’Altissimo”, citato in Isaia 14:12-14 che dice: “…Come mai sei caduto dal cielo, astro del mattino, figlio dell’aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: – Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio, mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione, salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo…” qui il profeta Isaia parla della caduta di Babilonia, teologicamente la Babilonia a cui fa riferimento il profeta è la società nella quale viviamo oggi e del giorno che verrà sconfitta, insieme a Lucifero, da Dio. Una società colma di ogni peccato e ripiena del male (come Babilonia) portato nell’umanità da Lucifero al quale fu concesso il governo sul mondo attuale che vedremo più avanti.
Lucifero non è l’unico nome dell’impersonificazione del male, ma nel corso dei secoli fu attribuito a Lucifero una serie di altri nomi come Satana che ha origini da diverse lingue come dall’ebraico tiberiense Satàn; dal greco Satàn o Satanàs così pure come dal latino Satànas, e addirittura dall’aramaico Sìtnà e dall’arabo Sàytàn, dove il nome Satana prende i seguenti significati: “avversario”, “colui che si oppone”, “accusatore in giudizio”, “contraddittore” l’incarnazione e la personificazione del male assoluto in contrapposizione a Dio, significato che viene anche dalle religioni monoteiste e derivate da quella giudaica.
Nell’ebraico tiberinese Satàn è stato tradotto nella septuaginta, la versione della Bibbia in lingua greca, in Diàbolos da cui derivò il termine cristiano Diavolo per eccellenza il principe delle tenebre, il principe di questo mondo come conferma la Bibbia in Efeso 2:1-3: “…Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini…” e in 2 Corinzi 4:4: “…per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinchè non rsplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio…”.
Tra gli altri nomi è chiamato anche Belzebù che ha origine dal nome della divinità fenicia Baal che significa “Signore delle Mosche” dove ancora, in alcune regioni della Siria, viene ancora oggi invocato come dio semitico delle tempeste e simbolo della fertilità e della fecondità. Gli altri svariati nomi attribuiti a Lucifero prendono origini dalle divinità delle antiche civiltà come Azazel considerato il capo dei demoni del deserto di origine semitica; Asmodeo demone tentatore persiano; Lilith di origine babilonese per gli ebrei era la prima moglie, ripudiata, di Adamo; Seth divinità egizia malvagia e ostile; Moloch la divinità maligna degli Ammonidi alla quale sacrificavano i primogeniti; Belial in ebraico significava “uomo senza valore” e considerato nel vecchio testamento come l’Anticristo; Belfagor demone moabita della fecondità maschile, ispiratore di culti licenziosi; Pazuzu per i mesopotamici è “colui che ammala le anime”. Nei manufatti dell’arte di tutto il mondo e dagli studi delle cività che nei millenni popolarono la terra si sono sempre trovati dei riferimenti a divinità che rappresentavano il male e addirittura rituali per invocarlo o scacciarlo, questo sta a testimoniare che anche i popoli non civilizzati come noi credevano nell’esistenza del male e nell’esistenza di un essere che lo inpersonificava.
2. L’ARCANGELO DIVENUTO IL MALE SUPREMO
Ma perchè divenne il principe del male? L’impersonificazione del male supremo? Come già sappiamo, secondo il cristianesimo, Lucifero era l’Arcangelo più vicino a Dio e sappiamo che la sua superbia lo portò a pensare che fosse superiore a Dio stesso, ecco che radunò una schiera di angeli per muove una guerra contro l’Onnipotente, suo Creatore, che lo vince e lo precipita dal cielo insieme ai suoi angeli devoti. L’Arcangelo Michele, il cui nome deriva dall’espressione “Mi-ka-El” che significa “Chi è come Dio?” è il capo degli Arcangeli, inizialmente accanto a Lucifero come coppia angelica, si separa da Lucifero e dagli angeli ribelli e si schiera in difesa di Dio e guida la vittoria sugli angeli caduti che vennero gettati nell’inferno. L’inferno non è un luogo definito e localizzabile, teologicamente è un luogo metafisico destinato alle anime che anno rifiutato Dio scegliendo il male ed il peccato. Infatti l’esistenza del male non nasce con la caduta di Lucifero come Arcangelo, ma già esisteva ancora prima come testimonia la Bibbia in Genesi 2.15-17 : “…Dio il Signore prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perchè lo lavorasse e lo custodisse. Dio il Signore ordinò all’uomo: – Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perchè il giorno che tu ne mangerai, certamente morirai-…” è chiaro che Dio, con questa metafora dell’albero, mette a conoscenza l’uomo, la sua creatura, destinata a vivere in pace cosi come le creature angeliche, dell’esistenza sia del bene che del male, cosi come ne erano a conoscenza gli stessi Arcangeli e gli Angeli, la cosa importante è che non fu Lucifero ha creare il male, Lucifero decise di “assaggiare per primo il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male” e tradendo Dio divenne, in qualità di creatura soprannaturale, l’impersonificazione stessa del male, il primo inquilino dell’inferno e di conseguenza ne divenne il principe. Cosi come vedremo in questo testo Lucifero continuò fino ai giorni d’oggi ad opporsi al bene beffeggiando Dio, il suo creato e il suo operato, Lucifero si fa beffa di Dio imitandolo e così come Dio ha un luogo dove risiede, il paradiso, luogo sempre metafisico, così Lucifero divenne il principe dell’inferno, ma non solo così come Dio ha la sua schiera di angeli anche Lucifero trasformò i suoi angeli seguaci a diventare demoni, dei quali si serve nel suo operare contro il male.
3. I MILLE VOLTI DI LUCIFERO
La Bibbia testimonia l’operato di Lucifero e gli vengono associati svariati aggettivi, ne vedremo alcuni partendo da questo: il Maligno, 1 Giovanni 5: 18-19 : “…Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccato e il maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo da Dio e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno…” l’apostolo Giovanni definisce maligno l’impersonificazione del peccato e quindi del male facendo un riferimento specifico a Lucifero quando cita, il mondo giace sotto il potere del maligno, difatti il mondo viene affidato a Lucifero che ne verrà considerato il principe.
Un altro aggettivo associato a Lucifero è l’Accusatore, Apocalisse 12:10 : “…Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: – Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perchè è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio…”, l’Apocalisse è il testo biblico interamente dedicato alla fine del mondo, scritto dall’apostolo Giovanni che ne ebbe visione in sogno, in questo passo l’accusatore è Lucifero che per tutto il tempo ha cercato di accusare l’uomo dei suoi peccati davanti agli occhi di Dio, come a voler dire che quegli uomini peccatori non meritavano la grazia di Dio ne il suo perdono.
Lucifero viene anche chiamato l’ingannatore Genesi 3:13-15 : “…Dio il Signore disse alla donna: – Perchè hai fatto questo?- La donna rispose: – Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato-…” riferendosi a Eva che, ingannata dal serpente, che nell’allegoria interpreta Lucifero, mangiò la mela dall’albero della conoscenza del bene e del male.
Quindi maligno, accusatore, ingannatore e anche tentatore, Matteo 4:1-11 : “…Allora Gesù fu condotto nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinandosi, gli disse: -Se tu sei figlio di Dio, ordina che queste pietre diventano pane-. Ma egli rispose: – Sta scritto: non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio-. Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio e le disse: – Se tu sei figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Egli darà ordine ai suoi angeli a tuo riguardo, poiché essi ti porteranno sulle loro mani, perchè tu non urti con il piede contro una pietra- Gesù gli rispose: – E’ altresì scritto: Non tentare il Signore Dio tuo-. Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: – Tutte queste cose ti darò, se ti prostri e mi adori-. Allora Gesù gli disse: – Vattene Satana poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto-. Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servirono…” l’apostolo Matteo racconta la tentazione di Gesù, il racconto ha un messaggio ben chiaro, Gesù era il figlio di Dio fattosi uomo e come uomo era soggetto alle tentazioni di Lucifero che aveva lo scopo di allontanare l’uomo da Dio. Gesù è la dimostrazione di come l’uomo deve reagire a queste tentazioni affidandosi alla fede in Dio, ed è altresì chiara l’astuzia di Lucifero nel tentare e sedurre l’uomo ad allontanarsi dalla grazia. Ce anche un altro dettaglio interessante in questo passo quando Lucifero fa vedere tutti i regni e la gloria di essi a Gesù e gli dice: “Tutte queste cose ti darò, se ti prostri e mi adori”, è questo “ti darò” che mi lascia riflettere, dimostra che Lucifero è il padrone di questo mondo e che all’uomo, come lo era Gesù in quel momento, lui può decidere di dare e togliere qualsiasi cosa perchè ne è in possesso, ovviamente in cambio della fedeltà a lui.
4. LUCIFERO IL PRINCIPE DEL MONDO
Molti nomi e molti aggettivi vengono dati a Lucifero uno di questi è anche il più degno di attenzione, Lucifero viene definito il principe di questo mondo (Efesini 2:1-3), un mondo che si è venuto a creare dopo la cacciata di Adamo ed Eva dal giardino di Eden, infatti è nel giardino di Eden che l’uomo avrebbe dovuto vivere avvertito del pericolo e consigliato a stare lontano dall’albero del bene e del male, difatti in Genesi 3: 22-24 c’è scritto: “…Poi Dio il Signore disse: – Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre-. Perciò il Signore mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perchè lavorasse la terra da cui è stato tratto. Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante per custodire la via dell’albero della vita…” Dio allontanò l’uomo da un altro terribile errore che avrebbe commesso e al di fuori del giardino di Eden l’uomo ha dato origine al mondo attuale il quale Lucifero aveva già contaminato dal male nel momento che Adamo ed Eva disubbidirono a Dio, in quel momento subentrò la vergogna, la bugia, la disubbidienza.
Lucifero è un arcangelo caduto ma conserva sul mondo una certa libertà di azione, di questo la Bibbia ce ne da testimonianza ad esempio in 1 Corinzi 5:5 : “…ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinchè lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù…”, l’apostolo Paolo sta rimproverando la chiesa di Corinto per lo scandalo di fornicazione e con questo versetto testimonia la presenza di Satana nel mondo e non solo anche il suo potere sul corpo e sull’anima dell’uomo, una tesi ancora confermata in 1 Corinzi 7:5 : “…non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo per un tempo dedicato alla preghiera, e poi tornate insieme, perchè Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza…” qui, sempre l’apostolo Paolo, si rivolge alla chiesa di Corinto, sta dando delle dritte sulla vita matrimoniale e, a seguito di eccessive fornicazioni, consiglia la coppia a non stare troppo lontana in modo che Satana non possa tentarli sui piaceri della carne, riferendosi all’atto sessuale, e non gli induca al peccato di fornicazione. Ancora una volta Satana viene citato come pericolo oggettivo e sempre presente nella vita quotidiana dell’uomo.
Altri due passi della Bibbia che testimoniano la presenza e la libertà nel mondo e sull’uomo di Lucifero sono presenti nel libro di Giobbe, gli ho tenuti per ultimi perchè su questi voglio fare un altra considerazione. Parliamo dei seguenti passaggi: Giobbe 1:12 “…Il Signore disse a Satana: – Ebbene, tutto quello che possiede (riferendosi a Giobbe) è in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona -. E Satana si ritirò dalla presenza del Signore…” e Giobbe 2:6-7 “…Il Signore disse a Satana: – Ebbene, egli è in tuo potere; soltanto rispetta la sua vita -. Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpì Giobbe di un ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo; Giobbe prese un coccio con cui grattarsi, e si sedette in mezzo alla cenere…” in entrambe questi passi è Dio stesso che, parlando con Satana, dimostra che egli è in potere sull’uomo dimostrando che è presente e libero di agire. Questi due passi che abbiamo appena letto hanno suscitato in qualcuno l’ipotesi che Satana fosse stato ingaggiato da Dio, ovvero il Satana non è l’antagonista di Dio, ma una sorte di suo 007, che indaga sugli uomini e li provoca al male solo per verificarne la loro fede, ma in realtà è un servitore di Dio l’esegutore di lavori sporchi. Un altro demonologo famoso, il nordamericano Jeffry Burton Russell addirittura sostiene che Satana sia la personificazione del lato oscuro di Dio, di quella componente di Dio che si contrappone al bene. Certo che questo è davvero una estremizzazione che va oltre al significato che sta dietro alle parole, molto spesso si fa l’ errore di estrarre due versetti e commentarli così come si leggono, bisogna sapere il contesto nei quali questi versetti sono stati scritti, di cosa si sta parlando e della storia che, in questo caso, il libro di Giobbe racconta. Difatti Giobbe rappresenta l’immagine dell’uomo giusto la cui fede è messa alla dura prova da parte di Dio, anche il nome stesso di Giobbe viene dalle prove che Satana gli ha fatto subire. Giobbe sopporta con rassegnazione la perdita dei suoi beni, dei suoi figli e delle sofferenze causate dalla sua malattia senza bestemmiare una sola volta il suo Dio. La storia di Giobbe non è altro che l’insegnamento per gli uomini che, nonostante la fede la viat riserva dolori e difficoltà da affrontare, ma non bisogna mai perdere la speranza nel proprio credo e affrontare queste difficoltà con tenacia. Non bisogna perdere mai ne la fede in Dio ne di giudicarne il suo operato il quale ha sempre un suo scopo finale per la salvezza dell’anima umana. Dio infatti, non solo permette a Satana di agire su di lui, ma se notiamo bene da dei paletti a Satana per non far morire Giobbe e non lasciargli prendere la sua anima, nonostante Satana è il padrone del mondo Dio gli dice cosa fare con Giobbe, Dio si serve di satana per affliggere l’uomo perchè vuole insegnare che, anche gli uomini più giusti, colpiti dalla sofferenza devono superata con prudenza, pazienza, virtù, saggezza e fede che porterà alla fine del dolore e alla ricompensa immediata, difatti Giobbe venne ristabilito in tutti i suoi averi raddoppiandoglieli. Perse sette figli e tre figlie all’inizio delle sue prove, dopo ebbe di nuovo sette figli e tre figlie.
Ancora oggi per tutto quello che di brutto succede nella nostra vita, si è sempre propensi a colpevolizzare Dio, magari sono proprio persone che non credo nemmeno nella sua esistenza, che non hanno un minimo di fede, eppure, alla prima dura prova ecco che Dio riappare per condannarlo e giudicarlo. Bisogna essere coerenti, se non si crede in Dio, se non si Crede a Lucifero, allora non possiamo nemmeno tirarli in mezzo per colpevolizzarli se ci muore qualcuno di caro, o se siamo afflitti da malattia ecc. Se non si crede in loro non si può nemmeno credere che siano loro responsabili della vita dell’uomo , ma se si crede che ne hanno colpa allora bisogna anche accettarne la loro esistenza.
5. LUCIFERO TRA ESORCISTI E SEGUACI
Con l’affermarsi del cattolicesimo la chiesa cattolica doveva trovare una sistemazione per le divinità pagane che sino ad allora erano state fonte di adorazione del popolo, quindi la chiesa sosteneva che chiunque si convertisse al cattolicesimo, e che avevano creduto in quegli dei, considerati demoni o entità negative, dovevano essere purificati e da qui nasce la prima pratica di esorcismo. Precisamente l’esorcismo era attribuito al battesimo, prendendo il nome di “esorcismo battesimale”, inizialmente praticato su gli adulti che decidevano di convertirsi alla dottrina cattolica, in seguito dal II secolo divenne consuetudine battezzare già dall’infanzia. Fino agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso tutti i cristiani furono sottoposti all’ ”esorcismo battesimale”, ad oggi nella liturgia del battesimo la formula contro Satana è stata eliminata, ma nell’antichità era ritenuta necessaria perchè si pensava che il demonio fosse in tutti gli uomini non ancora battezzati. Tra il IV e V secolo la tesi agostiniana, che si impose fino ad oggi nella chiesa cattolica, sosteneva che l’esorcismo battesimale servisse a cancellare la macchia del peccato originale, quello commesso da Adamo ed Eva.
Per esorcismo si intende una pratica volta a scacciare una presunta presenza demoniaca da una persona, un animale o un luogo. Queste pratiche sono molto antiche e fanno parte del credo di molte religioni, ad esempio nella religione ebraica, islamica, ma anche nell’induismo nelle culture sciamaniche, in diverse civiltà antiche e ancora nelle religioni moderne l’esorcismo è una pratica utilizzata e conosciuta a testimonianza del fatto che forze del male esistono e hanno un potere sull’uomo. Nella tradizione cattolica fino al III secolo, qualsiasi persona battezzata che si sentisse abbastanza forte da affrontare il demonio era libero di praticare l’esorcismo con conseguenze disastrose. La figura dell’esorcista nasce con Papa Cornelio, morto martire nel 253, il quale, in una lettera destinata al vescovo Fabio di Antiochia (l’attuale Turchia), faceva la conta del numero di presbiti, diaconi, suddiaconi e accolti (i vari gradi della gerarchia ecclesiastica) e si riferì anche ad una classe nuova e speciale, quella degli esorcisti. Nel medioevo gli esorcismi venivano affidati solo ai preti di ordini minori, ma la cosa fu abolita durante il Conciglio Vaticano II da Papa Giovanni XXIII tra il 1962/65. Oggi la chiesa cattolica ha da tempo riaperto dei corsi per esorcisti destinati ai sacerdoti che devono ricevere una licenza del vescovo per eseguirli, una decisione presa dopo le tante segnalazioni di possessioni nelle numerosissime diocesi di tutto il mondo.
Oggi quando si pensa all’esorcismo pensiamo tutti alle svariate immagini relative ai diversi film girati sull’argomento, anche se alcuni di questi si basano su storie vere, come “L’Esorcismo di Emily Rose”, ispirato dalla storia di due preti e dei genitori di Annalise Michel una ragazza tedesca morta durante un esorcismo nel 1976, i quali furono tutti condannati per omicidio colposo; o come il recente “L’altra faccia del Diavolo” anch’esso ispirato ad un fatto di cronaca americana. La possessione demoniaca è questione riconosciuta e documentata, anche da pareri scientifici e psicomedici, anche la Bibbia ci testimonia dell’esistenza della possessione e la possibilità di scacciare i demoni come faceva Gesù e gli apostoli, Marco 1:32-34 : “…venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da molte malattie e scacciò i demoni…”, l’apostolo Marco racconta dei miracoli fatti da Gesù, tengo a precisare che tutti i vangeli sono racconti scritti dagli stessi apostoli che hanno vissuto insieme a Gesù e ne scrissero una biografia reale di quello che accadeva giorno dopo giorno. Credenti o no è documentato e testimoniato che Gesù sia vissuto, credere che sia stato davvero il figlio di Dio o solo un importante profeta, questo non cambia il fatto che lui scacciò quei demoni dagli uomini rendendosi il primo esorcista della storia. Marco 1:25-25 : “…E Gesù lo sgridò: Taci! Esci da quell’uomo. E lo spirito immondo, straziato e gridando forte, usci da lui…”.
Dio ha potere su Lucifero e i suoi demoni, Gesù, l’incarnazione di Dio, aveva il potere di resistere alle tentazioni di Lucifero e di scacciare i demoni dai posseduti. Ma quando Gesù ascese al cielo e lasciò incarico ai suoi apostoli di evangelizzare il messaggio di Dio agli uomini, lasciò a loro anche il potere di fare miracoli, di scacciare i demoni e guarire gli infermi. Atti 2: 1-4 : “…Quando il giorno della pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furoni ripieni dello Spirito santo e cominciarono a parlare altre lingue, come lo Spirito dava da esprimersi…” Dio attraverso lo Spirito Santo dona agli apostoli poteri per portare avanti l’evangelizzazione e testimoniare il potere di Cristo, cosi come era stato profetizzato dal profeta Gioele: Atti 2: 17-21: “…avverrà negli ultimi giorni – dice Dio – che io spargerò il mio Spirito sopra ogni persona, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi interpreteranno i sogni. Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito e profetizzeranno. Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco e vapore di fumo. Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. E avverà che chiunque avrà invocato il mio nome sarà salvato…”. Dio ha reso possibile che alcune persone abbiano , per fede, la capacità di fare cose che non tutti possono fare, nei vangeli gli apostoli guarivano gli infermi e scacciavano i demoni in suo nome; oggi credo che questo accada di nuovo, non grazie ai corsi per esorcisti tenuti nei seminari vaticani, ma che ci siano persone che per fede, per predisposizione spirituale, abbiano questo dono di scacciare i demoni dalle anime dell’uomo.
Dio ha concesso, secondo il suo piano per l’umanità, il governo momentaneo di Lucifero in questo mondo, che altrettanto ha un piano per la perdizione dell’uomo, ma da anche all’uomo aiuto nel difendersi o proteggersi dai suoi attacchi. Attacchi sempre più pericolosi e sicuramente più possibili in un mondo dove non solo esiste il male, ma vi sono anche movimenti che lo seguono e lo sostengono, come le sette sataniche.
E’ nel medioevo che risalgono le prime sette sataniche, ma il boom del culto a Lucifero ci fu nel settecento illuminista. Nei documenti storici le testimonianze documentate di organizzazioni dedite al culto di Lucifero sono molto prosperose. Tra le più famose il processo del 1312 contro i Templari, accusati dal Re di Francia Filippo il Bello di adorare Bafometto, uno dei nomi del demonio, e condannati al rogo. L’altro documento, che per alcuni storici è il primo davvero riferibile a riti satanici e non a generici riferimenti al diavolo nei processi per eresia, risale al 1632. In quell’anno a Loudun, in Francia, il sacerdote Urbain Gradier fu accusato di avere una schiera di demoni al suo servizio e finì sul rogo. Questo caso dimostra che nel seicento, la diffusione di una mentalità più moderna legata alla nascita del pensiero scientifico, non frenò l’avanzata del satanismo. Difatti la diffusione di queste sette segrete raggiunse livelli così elevati che il re di Francia Luigi XVI dovette creare, nel 1679, un tribunale laico speciale contro i delitti di stregoneria. Il nome di quel tribunale era “Camera Ardente” per il fatto che i giudici si radunavano in queste stanze con i muri ricoperti di veli e illuminate da grossi ceri. I condannati erano processati dopo aver raccolto prove inattaccabili e furono giustiziati oltre 50 persone per stregoneria.
In quegli stessi anni risalgono le prime messe nere, ancora una volta in Francia alla corte del Re Sole, tra le inchieste fu coinvolta la marchesa Montespan, favorita dal sovrano, la donna avrebbe offerto il suo corpo a diabolici riti organizzati con una fattucchiera, Chaterine Deshayes. I rituali richiedevano l’uso di sangue ed ostie consacrate per le messe e la realizzazione di intrugli abortivi e filtri magici. La Deshaves, detta La Voisin, fu arsa come strega il 22 Febbraio 1680, mentre la marchesa Montespan se la cavò per l’intervento del sovrano che la riaccolse a sorte.
In seguito tra il 1740 e il 1814 nacque la massoneria che fu accusata, per la prima volta, di essere una setta vicina al diavolo dal giornalista francese Lèo Taxil che diffuse la stampa “ I misteri della massoneria” testo nel quale si faceva riferimento a rituali e messe nere dell’organizzazione. Taxil era considerato un campione nella lotta contro i satanisti, tanto da essere ricevuto in udienza da Papa Leone XIII nel 1887.
Il culto del diavolo divenne nell’800 un argomento popolare diffuso così, quando il misterioso Jack lo Squartatore terrorizzò Londra tra il 1887 e il 1888, i suoi efferati delitti vennero collegati alla pista satanica. E’ stato l’inizio del satanismo moderno che prende una forma di moda, un po’ per essere di controcultura un po’ per il desiderio di sensazioni estreme. Nel 1966 poi scoppiò il caso della Chiesa di Satana, fondata in California da Anton LaVery si basava su un satanismo medioevale da far rivivere in chiave moderna. Fino ad arrivare ai giorni d’oggi con numerose sette sataniche dedite al culto del diavolo.
Dal medioevo ad oggi testimonianze e documenti dimostrano dell’esistenza dei culti al demonio e di uomini che diventano seguaci del male, un male che sta prendendo sempre più piede nella società moderna per raggiungere il suo scopo meschino. Dio in tutto questo ci esorta ad affidarsi alla fede e allontanare da noi il maligno e le sue tentazioni. Ma non solo, Dio dona all’uomo la speranza della salvezza da ogni male attraverso il sacrificio di suo Figlio, Giovanni 3: 16-21: “…Poichè Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè chiunque creda in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio per giudicare il mondo, ma perchè il mondo sia salvato dal male per mezzo di lui. Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perchè le loro opere erano malvagie. Poiché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene dalla luce, affinchè le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinchè le sue opere siano manifeste, poiché sono fatte in Dio…”
Lucifero, arcangelo caduto, oltre che diventare signore del male nutre un odio smisurato verso Dio, che però teme e rispetta in quanto rimane il più potente su di lui, un odio che nasce non solo dalla sconfitta che ha avuto con i suoi angeli seguaci caduti insieme a lui, ma un odio nutrito dal fatto che sa che verrà di nuovo sconfitto da Dio, e questa volta per sempre! Apocalisse 20: 10 “…E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte; nei secoli dei secoli…” Lucifero ha escogitato il suo piano diabolico fino dalla prima tentazione al genere umano nel giardino di Eden, questo piano è allontanare più anime possibili dalla grazia di Dio, dalla vita eterna che Dio dona a loro, lui desidera che l’uomo rinneghi Dio e che Dio abbia da pentirsi dell’uomo. Questo è un tema che affronteremo nel prossimo capitolo, ora desidero concentrarmi sul fatto che l’odio di Lucifero è dettato dalla sua inferiorità di fronte all’Altissimo, ma lui si sente come Dio, vuole essere come Dio, nonostante la sua sconfitta, ed ecco che Lucifero scimmiotta il divino, rende il suo regno come una fotocopia malvagia di quello che è il regno di Dio. Cosi come Dio ha il suo regno i suoi angeli e arcangeli, anche Lucifero diventa padrone dell’inferno insieme ai suoi demoni. E la cosa particolare è che nel satanismo ogni simbolo, ogni significato è l’esatto opposto della simbologia divina.
Difatti nella bibbia e nel simbolismo satanico, il demonio è rappresentato con il numero 666. Nella bibbia il 3 è il numero perfetto in quanto rappresenta la Trinità nei suoi vari aspetti. Il 333, indicato una volta, cioè per 1, esprime il mistero dell’unità di Dio, il 333, indicato tre volte, cioè per 3 (quindi 999), indica il mistero delle Tre Persone divine. Il 999 è il numero teologicamente più sacro (3×3 scritto per tre volte), mentre il 666 è il rovesciamento del più sacro dei numeri e divenne simbolo del male: Apocalisse 13:18 “…Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perchè è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei…”
Altri simboli scimmiottati da Lucifero sono ad esempio la croce, simbolo per eccellenza nella cristianità, e anche nel satanismo la croce di Lucifero è tra i più diffusi ma la croce è rovesciata; così come le 3:00 di pomeriggio l’ora della morte di Cristo in croce, diventano per Lucifero le 3:00 di notte, l’ora in cui il male agisce.
Tutto il simbolismo che Lucifero usa nel rendere il suo regno opposto al regno di Dio viene racchiuso in un unica parola Anticristo, che in linea generale rappresenta appunto un avversario di Cristo, un antagonista che nega la sua divinità. Tutta la dottrina sull’anticristo avvolta da uno specifico e fitto simbolismo, dal punto di vista teologico non si dovrebbe considerare una mega leggenda o una finzione letteraria, ma un autentica rivelazione del fatto che non solo come anticristo si intendono una serie di simboli scimmiottati dal satanismo dal cristianesimo, ma l’anticristo è l’impersonificazione del figlio del male, così come Dio si fece uomo mandando suo figlio Gesù tra gli uomini, così Lucifero manderà suo figlio tra gli uomini per il suo ultimo tentativo di distorsione dell’anima umana. 2 Tessalonicesi 2: 3-4 “…nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno (il giudizio universale) non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio…” e ancora Tessalonicesi 2: 9-10 “…La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana; con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d’inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perchè hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati…”, nel primo e nel secondo passo sono gli apostoli Paolo, Silvano e Timoteo che scrivono alla chiesa dei Tessalonicesi in merito all’apparizione dell’anticristo prima della fine dei tempo e del giudizio universale. L’anticristo sarà un falso Cristo che viene descritto come l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’empio o ancora la bestia Apocalisse 13: 7-8, 11-15 “…le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. L’adoreranno tutti gli abitanti della terra e cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato…Poi vidi un altra bestia, che saliva dalla terra, e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone. Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva si che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita. E operano grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un’immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinchè potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia…” Nella visone dell’apostolo Giovanni si sta parlando delle due bestie, ovvero Lucifero e suo figlio, L’Anticristo, che sapranno ingannare l’uomo alleviandolo dalle sue pene con prodigiosi inganni allo scopo di allontanarli da Dio e farsi adorare. Una cosa interessante che abbiamo letto in questi passi, sono appunto i numerosi prodigi bugiardi, i segni potenti e i miracoli che l’Anticristo farà, ma questi passi ci stanno anche dimostrando il modo di agire che ha Lucifero anche nei giorni nostri, abbiamo visto prima che Lucifero è ingannatore ed è con un abile inganno, travestendosi da agnello tra gli uomini che li conduce lontano da Dio.
In merito a questo desidero fare un piccolo inciso prendendo come esempio gli innumerevoli miracoli, segni, apparizioni che sono accaduti nel corso degli anni nella nostra società, mi riferisco ad esempio alle stigmate di Padre Pio, o all’apparizione della Madonna a Lourdes e a Medjugorje, di Natuzza Evolo considerata tra le più grandi mistiche dei nostri tempi, e una considerevole lista di eventi più o meno conosciuti come questi. Tutti questi prodigi hanno solo indotto le persone a distogliere la loro attenzione sul vero messaggio di Cristo per la salvezza dell’anima, indirizzandoli all’adorazione di Madonne, Santi, preti o personaggi che portano “segni divini” addosso, come le stigmate ed altro. Possibile che la chiesa cattolica occulti i suoi fedeli così banalmente? E’ chiaro nella bibbia che tutte queste pratiche non sono accettabili agli occhi di Dio: Esodo 20: 3-5 “…Non avere altri dei oltre me. Non farti scultura alcuna, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perchè io, il Signore Dio tuo, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione…” questo è uno dei dieci comandamenti e molti altri versetti biblici sono a sostegno di quanto Dio comandò, ora invece siamo circondati non solo da cattedrali, statue, arazzi e sculture di ogni genere dove si va, ci si inginocchia e si prega, ma abbiamo anche luoghi di pellegrinaggio e adorazione, addirittura persone (come Padre Pio) che vengono adorati come santi o alle quali si rivolgono preghiere. Ecco io credo che questo conferma l’operato di Lucifero, che con prodigi e miracoli induce l’uomo ad allontanarsi dalla verità.
L’anticristo insieme a Lucifero saranno potenti e avranno una rivalsa sull’umanità prima della fine dei tempi, l’ultimo tentativo disperato di contendersi le anime dell’uomo, perchè entrambi sanno bene che verranno sconfitti da Dio quando verrà a liberare l’uomo dalla schiavitù del male: Apocalisse 19: 19-21 “…E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito. Ma la bestia fu presa e con lui fu preso il falso profeta* che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e zolfo…”
falso profeta: è un titolo che si da ad una persona che illegittimamente si proclama detentrice di particolari conoscenze o messaggi divini. La Bibbia parla spesso di Falsi profeti ovvero persone che, in modo improprio, attribuiscono a se stessi il titolo di profeta. Matteo 7:15 “…guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci…”. Nell’Apocalisse di Giovanni abbiamo visto prima che l’apostolo fa un chiaro riferimento all’Anticristo come ad una persona, unitamente con il suo “falso profeta”, anche lui un individuo concreto. Secondo alcuni pensieri se l’Anticristo è il falso Cristo di Lucifero, il suo falso profeta potrebbe essere un falso Papa, oppure, secondo la mia opignone, il Papa stesso, dal momento che la figura del pontefice si è proclamata illegittimamente del nome di Vicario di Cristo, quando è altrettanto chiaro che Cristo, nelle sue direttive agli apostoli per perseguire nell’evangelizzazione e nella creazione della sua chiesa, non comandò ne che ci fossero vicari, ne preti, ne vescovi ne cardinali ne tutto quello che la chiesa cattolica istituì nell’arco dei secoli.
7. LUCIFERO E IL MALE NELLA SOCIETA’ ODIERNA
La figura di Lucifero è stata ridicolizzata a partire dall’illuminismo, umanizzata nell’800 e ridimensionata in parte anche dalla chiesa cattolica, ad oggi il diavolo sembra essere passato di moda, nella società attuale il diavolo si spiega in maniera differente, sicuramente in un modo più razionale. Nonostante questo e, nonostante il fatto che ci si possa credere o no, la figura di Lucifero continua ad offrire, ancora oggi, degli spunti di riflessione.
Certamente viviamo in una società disincantata, sempre più lontana dalle superstizioni, sempre più lontana dal credo e dalla fede, ma se volessimo leggere i vangeli in chiave antropologica, ci renderemmo conto che i meccanismi adottati da Lucifero, attraverso i quali agisce il male, sono ancora oggi presenti tra gli uomini. La modernità e il subentro della scienza e della psicoanalisi, non hanno cancellato l’esistenza di Lucifero e del male, ne hanno solo cambiato la forma. Difatti nella mentalità comune non sempre la scienza riesce a spiegare episodi di violenza a cui si assiste ogni giorno, dalle stragi, agli omicidi, agli atti di terrorismo e tutto quello che vediamo e sentiamo tutti i giorni. E’ capitato nei più tragici e inspiegabili atti di cronaca nera, che siano state accusate “sette sataniche”, come il caso delle bestie di satana, dimostrando che ancora oggi Lucifero viene ancora tirato in causa. E’ il meccanismo che gli antropologi definiscono “espulsione del diabolico”: Lucifero che scaccia Lucifero. Il diavolo sopravvive nei secoli perchè svolge un azione importantissima per l’uomo, ogni volta che c’è un conflitto, di qualsiasi genere, dalla rivalità sul posto di lavoro all’antagonismo di due nazioni, la soluzione più facile è trovare un colpevole sul quale convogliare tutta la violenza. Questo è il meccanismo “satanico” per eccellenza, si innesca un vortice di rabbia e violenza che porta alla demonizzazione di una vittima prescelta. Ad esempio, ogni volta che facciamo pagare un problema collettivo all’anello più debole della catena, come ad esempio con gli extracomunitari, attiviamo un meccanismo di demonizzazione. Così come quando concentriamo la rabbia su un unico soggetto che possono essere banche, finanza, le classi politiche, la scienza, la chiesa, ecc a seconda delle proprie idee, stiamo demonizzando quel soggetto. Se facciamo riferimento alla nostra storia un esempio di demonizzazione sociale è certamente l’olocausto, quando il capro espiatorio di una grave situazione politica e sociale, della Germania, divenne un intero popolo, quello ebraico. Insomma ogni volta che si vuole risolvere un conflitto sacrificando qualcuno, è il diavolo che sta entrando in azione.
Anche per questo il sacrificio di Gesù su Satana fu una vittoria, difatti Cristo si propone come portatore di un messaggio d’amore non violento e divenne un capro espiatorio, lo stesso sommo sacerdote Caifa dirà: “meglio che perisca lui che la nazione intera”, e il romano Ponzio Pilato, che avrebbe potuto decidere di fermare la condanna a morte di Gesù, adotta la strategia politica del “lavarsene le mani” perchè, in fondo, quella soluzione faceva comodo anche a lui dato che quella morte avrebbe placato il popolo. Ma le cose dovevano andare cosi, Cristo sacrificandosi smaschera Satana mostrando all’uomo con chiarezza come agisce il male. L’atteggiamento del Cristo è un’assoluta rarità, di solito la storia la scrivono i vincitori, così come le leggende e le favole, dove c’è sempre l’eroe che vince sul male. Al contrario la vicenda della morte di Cristo in croce svela l’arbitrarietà di ogni persecuzione e la debolezza di istituzioni fondate sull’eliminazione del nemico. Uno dei casi è la pena di morte, che spera, uccidendo il colpevole, di cancellare il delitto che ha commesso.
La società nella quale ci troviamo si è basata sulla competizione, sulla soddisfazione dei desideri e sull’autoaffermazione, tutti si proclamano vittime di qualcosa e mettono in atto guerre verso i presunti persecutori. E la società in quanto tale prende la sua forza dall’umanità che la compone, non per niente Gesù sulla croce disse: “…Dio, perdona loro perchè non sanno quello che fanno…”, riferendosi alla folla che più numerosa è più convinta di essere nel giusto.
Chiediamoci, la società di oggi può uscire da questa spirale di male? Cristo ci ha fornito una risposta a questa domanda: “…Se il tuo nemico usa violenza contro di te porgi l’altra guancia…” e non si tratta di cedere, ma di interrompere con intelligenza il ciclo di violenza. In poche parole combattiamo il diavolo rinunciando incondizionatamente alla violenza, alla vendetta e al male che esso porta. Molti sono convinti che l’amore universale proposto da Cristo sia utopistico e irrealizzabile, fa più comodo pensare, anzi è più razionale pensare che per far si che non paghino tutti è meglio che paghi solo uno. Ma ricordiamo che la “razionalità”, per cui tutto accade con una ragione, si è già presentata, nel corso della storia, una giustificazione per i crimini più orrendi, a partire da quelli del nazismo, non commettiamo lo stesso terribile errore.
Un piccolo simpatico inciso, nella società odierna si usano spesso dei modi di dire che coinvolgono il diavolo, ad esempio “fare il diavolo a quattro”, “tirare il diavolo per la coda”, “l’avvocato del diavolo”, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, ma da dove nascono?
Fare il diavolo a quattro: sembra che il detto sia legato ai misteri medioevali. In alcune sacre interpretazioni gli attori richiesti per interpretare il diavolo erano quattro e l’effetto che ne derivava era di grande confusione. L’espressione significa infatti darsi da fare oltre misura per obbiettivi, generando spesso caos e pasticci. Tirare il diavolo per la coda: L’immagine evocata è quella di un uomo ridotto a tale miseria (materiale e spirituale) da non sapere più a quale santo rivolgersi, al punto di andare a sollecitare il diavolo, notoriamente disposto a tutto per di fare proseliti. L’espressione si usa quando qualcuno accetta denaro illecito per necessità economica. L’avvocato del diavolo: Così veniva detta, nei processi di beatificazione o canonizzazione della Chiesa cattolica, la figura (abolita da Giovanni Paolo II) incaricata di contestare i meriti e le virtù della persona di cui veniva proposta la venerazione. Oggi l’espressione indica chi controbatte a una argomentazione non per propria convinzione, ma per considerare il punto di vista della controparte, allo scopo di identificare eventuali punti deboli del ragionamento. Il diavolo fa le pentole e non i coperchi: gli inganni e le cattive azioni presto o tardi vengono scoperti. E’ meglio, quindi, evitare di architettare azioni disoneste perchè prima o poi finiscono per ripercuotersi contro chi le ha commesse. Povero diavolo: indica una persona che non sa o non può migliorare la propria situazione. Evoca Lucifero, condannato da Dio senza possibilità di remissione. Quindi il diavolo è visto come vittima.
8. CONCLUSIONE
In queste pagine ho cercato di mostrare la figura di Lucifero sia da un punto di vista teologico che da un punto di vista storico culturale.
La mia opinione è che credo fermamente che Lucifero esista, cosi come credo nell’esistenza di Dio, entrambe si contengono le anime di noi uomini, l’uno per allontanarle dalla luce e portandole alla perdizione, l’altro cercando di salvarle dal male e donargli la vita eterna. Tutto questo a molti può sembrare fantascienza, ci si crede o non si crede a queste cose, soprattutto se siamo persone propense a ragionare con “razionalità” e cercare i fatti concreti nelle questioni. Abbiamo visto che è un fatto che documenti storici abbiano portato alla luce processi e persecuzioni verso persone che adoravano Satana; è un fatto che già le civiltà più antiche identificavano il male in precisi individui che erano considerate divinità maligne; è un fatto che tutte le religioni identificano il male in un nome comune che riporta a Lucifero; è un fatto che la chiesa cattolica e altre religioni hanno ritenuto necessario avere esorcisti per allontanare il male, è un fatto che ancora ad oggi esistono organizzazioni dedite al culto di satana che agiscono nel suo nome. Ora vi chiedo, escludendo per un momento la fede, sarà possibile che il male nelle diverse forme che ha preso nell’arco delle culture e delle civiltà sia davvero stato identificato? È possibile che forze demoniache spingano persone all’adorazione e alla formazione di sette propense al culto del demonio? È possibile che miracoli, prodigi, apparizioni siano il frutto di qualcosa di sovrannaturale di inspiegabile provenienza per l’uomo? È possibile che se la scienza non riesca a spiegare certi fenomeni ce allora qualcosa che va oltre la razionalità umana? Se è possibile per qualche minima ragione, sappiate che i fatti non lasciano spazio alle possibilità!
Una cosa è certa, credenti e scettici, il male è sotto ai nostri occhi ogni giorno e non possiamo né negarne l’esistenza né esserne indifferenti. Da qualsiasi cosa crediate che sia generato, il male c’è ed è una minaccia continua per tutti noi. Allora davvero cerchiamo, come società, come essere umani a rimparare l’amore per il prossimo, rimparare il rispetto, rimparare quei valori che stanno alla base di una società civile che ha perso ogni senso di ragionevolezza.
Io ho fede e questa fede mi aiuta ogni giorno a trovare delle risposte, non so se la mia fede sia giusta oppure no, non posso garantire che credendo andremo tutti in paradiso, non posso garantire che credendo la nostra anima sarà salvate e vivrà in eterno, io non posso garantire nulla, l’unica cosa che posso garantire è che a qualsiasi cosa decidiamo di credere, riconoscere ed esorcizzare il male nelle nostre vite, se non altro, ci aiuterebbe ad essere delle persone migliori. Anche il bene e l’amore esistono basta solo volerlo cercare.
Tratto da: Pensierieparoledisamuele.blogspot.it
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