Mentre la California brucia a causa di due enormi fronti di incendi che hanno fatto evacuare ottomila residenti in Colorado (secondo le statistiche, una temperatura del genere non si verificava da 113 anni), anche l’Italia si “arroventa” sotto il caldo torrido, con temperature elevate su tutto il paese che hanno provocato grandi roghi nel messinese, nella zona di Trapani e nell’ennese; in quest’ultima provincia, l’Anas ha chiuso l’A19 Catania-Palermo perché le fiamme si sono estese fino alle pendici di Enna e Calascibetta, causando il panico fra alcuni automobilisti rimasti bloccati dentro le loro auto.
Lo showman siciliano Fiorello ha persino fatto un appello su facebook per allertare la popolazione e richiamare gli organi responsabili a una maggiore tutela del territorio. Non escludendo l’azione dei soliti piromani, come si verifica ogni estate un po’ dovunque, stan bruciando pure le colline attorno ad Ercolano e Ottaviano (sul Vesuvio) per un fronte di incendi largo due km che ha dato l’impressione ci fosse un’eruzione vulcanica, dato che le fiamme e il fumo si sono alzate davanti al Vesuvio. Di contro, nel vercellese è la grandine ad aver provocato il caos per un improvviso calo della temperatura che ha generato una cella vorticosa frammista a tromba d’aria: la forte grandinata e le violente raffiche di vento hanno fatto cedere una parete della piscina comunale che ospitava, in quel momento, una trentina di ragazzi tutti tratti comunque in salvo. Scoperchiato anche il Bocciodromo. Al sud e nelle isole, località balneari stracolme per l’alta temperatura che sta favorendo la stagione turistica, sebbene i meteorologi dicono che questo caldo intenso porterà gravi conseguenze in futuro (siccità, crisi idrica). Spostandoci in Siria, non è il “caldo intenso” tipico della stagione a rendere torrido il clima bensì sono i colpi di mortaio e di armi convenzionali a rendere “infuocato” questa nazione, dopo gli anni di una guerra che ha devastato Damasco e dintorni: farà cessare l’assurdo conflitto la mediazione di Donald Trump e Putin, autori della tregua attuale in questa terra? Eppure, le strade sventrate, i detriti dappertutto, i palazzi e le strutture bucherellate come se fossero dei colabrodo suonano come stridente contrasto alle spiagge strapiene di turisti che i media mostrano ogni giorno (.). Tuttavia, in mezzo a questo contesto di disastri a non finire, sembra uno schiaffo morale il megaconcerto di Vasco Rossi a Modena con i suoi 250 mila fans con le mani alzate al cielo e osannanti la creatura (Romani 1:25), e i circa diecimila partenopei presenti in piazza del Plebiscito (Napoli) il 10 luglio scorso per il riconoscimento della “cittadinanza onoraria” a Diego Armando Maradona: infatti, entrambi gli avvenimenti sono il segno di una opinione pubblica che non si interroga affatto dopo tutto quello che accade, sia che si tratti di grandine in piena estate a Vercelli o bruci la terra in Sicilia o in Campania o, come sta succedendo da 24 ore, tremi la terra nel Gargano (FG); è bastata una lieve (.) scossa di 3.4 per far uscire tutti da casa, generando ansietà fra i numerosi bagnanti che affollano i lidi.
E meno male che non siamo ai livelli di magnitudo 7-9 dei terremoti abituali in sudamerica (Cile, Ecuador)! Tralasciando di commentare il Gay Pride di Bari del 1° luglio (5mila persone), i continui sbarchi di migranti, l’orrore dell’Isis e le tribune affollate dei Gran Premi di motociclismo e formula uno (magari tanta gente si radunasse per celebrare il Signore!), la Chiesa che si professa seguace di Gesù è consapevole che stiamo assistendo effettivamente al “travaglio di una creazione che geme” (Romani 8:22), oppure essa ragiona come il servo malvagio che crede, nel suo cuore, che il Padrone “tarderà” nonostante gli evidenti segni dei tempi (Matteo 24:48)?
Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com
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