Un evento di per sé non eccezionale, se non fosse che questa chiesa conta solo tre ministri di culto.
Fonte: Roger Lasmothey/Cevaa
Potrebbe sembrare strano dedicare un articolo alla consacrazione di un pastore in una chiesa, ma si tratta di un avvenimento assai rilevante per la Chiesa protestante del Senegal, dal momento che, nonostante i suoi 150 anni di storia, conta attualmente soltanto tre pastori. L’ultimo di essi si chiama Emmanuel Dzah ed è stato consacrato lo scorso 19 marzo.
La cerimonia ha avuto luogo nella chiesa di Dieppeul, uno dei comuni dell’arrondissement di Dakar, al termine del sinodo ordinario della Chiesa protestante del Senegal, che si è tenuto dal 17 al 19 marzo. Alla cerimonia, presieduta dal moderatore della Chiesa, pastore Philippe Jean-Baptiste Mendy, affiancato dal segretario sinodale, pastore André Ouattara, era presente il pastore Etienne Bonou della Chiesa protestante metodista del Benin, cappellano dell’Università protestante dell’Africa occidentale (Upao) dove il nuovo pastore ha compiuto gli studi.
Il momento più toccante della cerimonia è stato senza dubbio la dichiarazione del nuovo pastore sulla sua vocazione. La lettura ha sorpreso l’assemblea e non lascia dubbi sulle convinzioni profonde dell’uomo appena consacrato.
La sua vocazione è nata quando era ancora molto giovane e da allora l’ha sempre accompagnato. Il ragazzo che si preparava a una carriera come pilota d’aereo si era visto chiudere questa possibilità proprio alla fine della sua formazione. I suoi tentativi di entrare nelle scuole di specializzazione erano stati vani, e da quel momento il giovane aveva capito che Dio lo stava portando passo passo verso il ruolo di pastore.
Nato il 15 settembre 1968 a Pout (nella regione di Thiès) da padre togolese e madre senegalese, dopo gli studi primari e secondari ha studiato due anni all’Università Cheikh Anta Diop di Dakar. Quindi ha intrapreso la carriera di professore, insegnando matematica dal 1995 al 2006 al Collège Notre-Dame-du-Liban di Dakar e poi al Collège protestant di Lomé (Togo), dove è stato anche sovrintendente dal 2006 al 2009, prima di tornare definitivamente in Senegal. Il suo ritorno aveva l’obiettivo di concretizzare la sua candidatura al ministero pastorale, fatta presso la Chiesa protestante del Senegal nel 2003.
Dal 2010 al 2015 ha quindi seguito la sua formazione teologica all’Upao, conclusa con una dissertazione dal titolo «Una lettura di Neemia 7, 1-4; 69-72 nella prospettiva della rivitalizzazione e del Programma missionario della Chiesa protestante del Senegal».
Sposato, due figli, è stato assegnato alla chiesa di Khor nella regione di Saint Louis (circa 270 km da Dakar). Un importante progetto da «mettere in cantiere» per questo nuovo pastore, appena consacrato ma già esperto. Che il signore possa accompagnarlo in quest’opera.
Immagine: via www.cevaa.org
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