Galileo Galilei fu il fisico, astronomo e matematico che nel corso del 1600 dovette subire l’inquisizione e la costrizione all’abiura per le sue idee legate alle sue scoperte scientifiche da parte della chiesa cattolica.
Galilei si schierò a favore della teoria Copernicana, ovvero della concezione eliocentrica – con il sole al centro – dell’universo, in seguito alle sue osservazioni e alle sue scoperte scientifiche. E, perciò, “si mise contro” la teoria Tolemaica (ovvero contro la concezione geocentrica – con la terra la centro dell’universo -).
Così Galilei stava sovvertendo gli insegnamenti (o le spiegazioni) della chiesa cattolica e gli studi filosofici del suo tempo. E perciò “i sapienti” decisero di punirlo; decisero di imporgli l’abiura (ovvero il rinnegamento) delle sue idee, pena la morte!
Vien “quasi” da dire: “Alla faccia della libertà di opinione (anzi di scienza) !”, “Alla faccia del rispetto della persona e delle sue convinzioni !”; “Alla faccia dell’umiltà da parte della chiesa”!
L’attacco a Galilei ha dato il via alla “lotta” tra fede e scienza, quando le due cose non si contraddicono, in quanto accomunabili entrambi dalla ricerca della verità (l’una per mezzo dell’ausilio della rivelazione di Dio e della disponibilità all’ascolto del suo Creatore da parte della creatura (l’uomo), l’altra per mezzo dell’attività investigatrice dell’uomo sui fenomeni e sulle leggi che governano l’universo creato da Dio).
Quando Galilei fu attaccato dalla chiesa cattolica fu accusato di andare contro le Sacre Scritture. Ma, pressato dal tribunale dell’Inquisizione, lo scienziato rispose dicendo che: “ Dio ci ha dato la Bibbia non per studiare le leggi fisiche dell’universo e del cielo, ma per sapere come andare (spiritualmente) in cielo (nel Regno di Dio). Quindi Galilei non intendeva andare contro le Scritture. Lui semplicemente cercava di capire le leggi fisiche dell’universo, rispettando la Bibbia dal punto di vista spirituale”.
Penso che dicendo ciò Galilei abbia dato una lezione alla chiesa cattolica (come a qualsiasi gruppo che pretendesse di avere ragione su tutto); una lezione non solo dal punto di vista fisico e culturale, ma anche spirituale, visto che nella sua presunzione la chiesa cattolica non gli lasciò la libertà di studio e di scoperta. E al contempo Galilei stava ribadendo l’autorità spirituale della Bibbia, autorità che lo scienziato non voleva affatto contestare.
Sul fatto, poi, che Galilei stava (con le sue scoperte) sovvertendo dei principi e delle idee ormai date per vere dalla tradizione (come, ad esempio, la concezione Tolemaica dell’universo) ciò portava ad un nuovo dato di realtà, quello per cui non sarebbe l’intero sistema solare a girare intorno alla terra, ma quest’ultima a girare intorno al sole, insieme con gli altri pianeti. Forse questo scombussolava l’idea che alcuni s’erano già fatta: quella per cui la terra (e quindi l’uomo) sarebbero al centro dell’universo (idea molto cara all’ideologia dell’umanesimo, che vorrebbe fare, appunto, dell’uomo il centro e la misura di tutte le cose)! Eh già, le idee di Galilei scombussolavano questa prospettiva e questo sistema. La terra e l’uomo non sono al centro dell’universo! Che lezione ci può venire da questo principio?
Beh, dire che l’uomo non è al centro dell’universo sconvolge l’idea (egoistica) dell’uomo di ritenersi al centro di tutto.
Che gran lezione pedagogica e scientifica può venire dal capire che noi, gli uomini, non siamo al centro di tutto,né collettivamente, né individualmente.
Quindi sarebbe importante riflettere sulla scoperta di Galilei, che non vede la terra al centro di tutto.
Galilei, in effetti, ha scombussolato e sconvolto le idee e i principi che fino ad ora volevano fare dell’uomo il centro di tutto.
Quale è stato dunque il “peccato” di Galilei: quello forse di aver dimostrato che l’uomo è solo un puntino nel mezzo dell’universo? Quello di aver ridimensionato la concezione dell’uomo rispetto al Creato?
Beh, ma questi – a ben pensarci – non sarebbero “peccati”, ma semmai principi sostenuti dalle Sacre Scritture, che invitano l’uomo ad essere umile e a non innalzarsi.
Penso, dunque, che le idee di Galilei non siano contro le Sacre Scritture, ma, addirittura, a conferma di ciò che esse dicono ed indicano all’uomo (ovvero di avere un concetto sobrio – ossia modesto – di se stesso).
Tutto ciò mi fa pensare una cosa:
che al centro dell’Universo c’è Dio e che Egli per l’amore che ha per l’uomo ha scelto di venire sulla terra per istruire e redimere l’umanità.
Dio dunque (che è il Centro) ha messo l’uomo al centro del Suo Amore, venendogli a portare il messaggio della Salvezza.
Non ignoriamo questa lezione di “scienza”, che Galileo ci ha offerto.
Siamo animati dall’amore per la Verità, per arrivare lì dove sia la Fede sia la scienza vorrebbero portarci: alla conoscenza del Cielo (non solo per conoscerne le leggi fisiche, ma soprattutto per conoscere la via dell’umiltà – insegnata da Cristo – per potervi accedere un giorno). Amen.
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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