Il salmista dirà:
“Ma tu, o SIGNORE, Dio, intervieni in mio favore, per amor del tuo nome; salvami, perché la tua misericordia è benevola.” Salmi 109:21
Secondo il salmista Dio doveva intervenire per almeno due motivi:
Per amore del tuo nome, (cioè in nome di quello che Dio è, della sua natura e del suo carattere)
Perché la tua misericordia è benevola
– Dio è misericordioso verso quanti lo invocano:
“Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t’invocano.” Salmi 86:5
– Dio interviene per dare onore al Suo Nome (cioè la sua natura)
“Soccorrici, o Dio della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome; liberaci, e perdona i nostri peccati, per amor del tuo nome. Perché direbbero i popoli: «Dov’è il loro Dio?» Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi, la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso.” Salmi 79:9-10
Il desiderio del salmista era che il nome di Dio non fosse infangato dalle parole dei popoli.
Lo stesso atteggiamento lo troviamo in Gesù:
“Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, l’ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te” Giovanni 17:1
“Glorifica… affinché il Figlio glorifichi te.” Lo scopo di Gesù era quello di glorificare il Padre, cioè esaltare la natura divina.
Leggete come Dio stesso difende il suo nome:
“Io, io, sono colui che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.” Isaia 43:25
“Per amore del mio nome io rinvierò la mia ira, e per amor della mia gloria io mi freno per non sterminarti.” Isaia 48:9
“Io agii tuttavia per amor del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali io li avevo condotti fuori dall’Egitto.” Ezechiele 20:14
Quindi in definitiva sembrerebbe che Dio intervenga nella vita di quanti lo temono per almeno questi due motivi: per misericordia e per amore del suo nome.
Il fatto che Dio agisca per amore del suo nome per noi è una garanzia!
L’apostolo Paolo dirà: “… se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.” 2Timoteo 2:13
Una delle cose che Dio non può fare, è quella di rinnegare se stesso! Non può andare contro il suo nome, contro la sua natura. Non può dimenticare quello che lui è.
DIO, NELLA SUA MISERICORDIA INTERVIENE, DI CONSEGUENZA SALE GLORIA AL SUO NOME
Analizziamo la situazione di Gerusalemme:
In Geremia 33:9; “Questa città sarà per me un motivo di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra che udranno tutto il bene che io sto per fare loro; esse temeranno e tremeranno a causa di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a Gerusalemme”.
Dio interverrà per il bene e la pace di Gerusalemme. Di conseguenza, davanti a tutto questo, tutte le nazioni temeranno e tremeranno.
Analizziamo il miracolo del paralitico:
In Marco 2:10-12; “Ma, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, io ti dico», disse al paralitico, «alzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l’abbiamo mai vista”.
Gesù interviene per la sua misericordia in favore del paralitico, di risultato il nome di Dio fu glorificato.
Analizziamo la resurrezione del figlio della vedova di Nain:
In Luca 7:13-16; “Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!» Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo”.
In questo passo si nota la misericordia di Gesù “vedutala, ebbe pietà di lei”. Resuscitò suo figlio, di risultato: tutti glorificavano Dio.
DIO NON INTERVIENE PER AMORE DEL SUO NOME:
Analizziamo la vita di Giuseppe:
Giuseppe fu gettato in una cisterna – e Dio non interviene
Giuseppe fu venduto dai suoi fratelli – e Dio non impedisce che ciò avvenga – ma la Parola ci dice che il Signore era con Giuseppe (Genesi 39:2)
Giuseppe finisce in prigione a causa della moglie di Potifar – e Dio non interviene – anche qui la Parola ci dice che il Signore fu con Giuseppe (Genesi 39:21)
In un primo momento Giuseppe non comprenderà il perché gli capita tutto ciò, solo alla fine Dio glielo farà realizzare, e comprenderà del perché, Dio non sia intervenuto, o per lo meno come noi e lui ce lo saremmo aspettato:
“Giuseppe disse loro: «Non temete. Sono io forse al posto di Dio? Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso.” Genesi 50:19-20
Dio avrebbe potuto intervenire per la sua Misericordia, ma non interviene per amore del suo nome!
Dio non avrebbe permesso che il suo popolo morisse di fame. Aveva promesso ad Abramo una discendenza numerosa come la sabbia del mare e le stelle del cielo.
Non intervenne perché lui è il fedele. Fu fedele verso Abramo e verso il suo popolo, e non poteva venire meno alla sua fedeltà e quindi alla sua natura.
Analizzando un frangente della vita di Gesù, notiamo “il Silenzio di Dio”:
In Matteo 26:39 Gesù disse: “Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi”. – nessuna risposta o intervento da parte del Padre
Al v. 42; “Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da me, senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà” – nessuna risposta o intervento da parte del Padre
Al v.44; “Allora, lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le medesime parole” – nessuna risposta se non un angelo che scende dal cielo per rafforzare Gesù (cfr. Luca 22:43)
Dio avrebbe potuto intervenire per la sua Misericordia e liberare Gesù, ma non interviene per amore del suo nome. Non intervenne per amore del patto fatto con il suo popolo in merito al Messia e a quello che esso avrebbe passato, non intervenne perché lui è Amore e ama la sua creatura.
Se Dio avesse impedito la morte di Gesù, non ci sarebbe stata speranza di Salvezza per l’intera umanità.
Analizziamo due frangenti della vita di Paolo:
In Atti 16:23; “E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente”. Dio non impedì che fossero messi in prigione, forse perché:
I carcerati forse non avrebbero mai sentito parlare di Dio, né avrebbero visto la sua potenza
Il carceriere forse non si sarebbe convertito lui e la sua famiglia
Non avremmo questo meraviglioso racconto
Forse non sapremmo oggi quanto la potenza della lode possa fare
Forse non sapremmo che quando la salvezza entra in casa nostra anche i nostri cari possono essere salvati
Ed altro….
In Atti 23:10-11; “Poiché il contrasto andava crescendo, il tribuno, temendo che Paolo fosse fatto a pezzi da quella gente, comandò ai soldati di scendere e di portarlo via di mezzo a loro, e di condurlo nella fortezza. La notte seguente, il Signore si presentò a Paolo e gli disse: «Fatti coraggio; perché come hai reso testimonianza di me a Gerusalemme, così bisogna che tu la renda anche a Roma”.
Dio non impedisce che venisse di nuovo rinchiuso ma gli rivela da subito il suo volere:
“Fatti coraggio; perché come hai reso testimonianza di me a Gerusalemme, così bisogna che tu la renda anche a Roma”. (v.11)
CONCLUSIONE
Dio non darà la sua gloria ad un altro…
Isaia 42:8 dice: “Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli.”
Isaia 48:11; “Per amor di me stesso, per amor di me stesso io voglio agire; perché infatti dovrei lasciare profanare il mio nome? Io non darò la mia gloria a un altro.”
… né tanto meno darà la sua gloria a me o a te
SALVATI PER GRAZIA
Efesini 2:8; “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti”
GIUSTIFICATI PER GRAZIA
Romani 3:24; “ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.”
Dio opera in noi e attraverso di noi per la sua Misericordia e a motivo del suo nome.
Non sappiamo sempre la MOTIVAZIONE del perché Dio interviene o non interviene. Alcuni lo scopriranno alla fine come Giuseppe, altri come Paolo a volte lo sapranno da subito e altre volte non lo sapranno mai.
IL NOME DI DIO E’:
FEDELE (Deuteronomio 7:9)
SANTO (Isaia 5:16)
GIUSTIZIA (Isaia 30:18)
IL PERDONO (Neemia 9:17)
LA SALVEZZA (Salmi 25:5)
IL VIVENTE (Geremia 10:10)
L’ALTISSIMO (Genesi 14:18)
CON NOI (Isaia 7:14)
LA MIA BANDIERA (Esodo 17:15)
COLUI CHE PROVVEDE (Genesi 22:14)
LA MIA PACE (Giudici 6:24)
IL MIO CREATORE (Salmo 95:6)
IL MIO SIGNORE (Genesi 2:4)
IL DIO DELLA MIA LODE (Salmo 109:1)
LA MIA ROCCA (Salmo 28:1)
LA MIA FORTEZZA (Salmo 31:3)
Una cosa sappiamo con certezza, che noi siamo tanto amati (Giovanni 3.16), e che Dio interverrà o non interverrà sempre per amore del suo nome.
Il nome di Dio è quindi quello che Lui è, è quello che Lui è, per noi è meraviglioso!
Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook