Il cuore di alcuni è così radicata nella loro stessa teologia che la dissonanza cognitiva che ne deriva li convince che quel forte tanfo di fogna che sentono, sono invece sempre petali di rose e gelsomino profumato…
Ci sono vari tipi di teologia.
La prima che s’incontra nel labirinto delle ideologie nel cristianesimo è la teologia “Cornflakes”, (teologia delle massime e Tweet che si leggono sulle scatole dei cereali, o in 140 caratteri allineate nei “social media”…
“La tua vita migliore adesso”, “Dio ha un piano meraviglioso per la tua vita” “Una preghiera per esplodere le tue finanze”, sono degli esempi che tutti conoscono, e dove qualcuno che lascia una fortuna ai piedi di qualche tele-evangelista ancora sente profumo di “Chanel”…
La seconda sembrerebbe esclusivo al Cattolicesimo Romano, ma in realtà molte denominazioni e comunità indipendenti “Evangeliche” ci si trovano mano nella mano. La teologia articolo 1730, (avendo per base il libero arbitrio dell’uomo per potere scegliere nel suo buonismo e capacità di ragione), è costruito sulle opere e sui dogma delle organizzazioni ed associazioni religiose umane, sbocciando totalmente in uno sforzo dell’uomo nel poter piacere a Dio.
Altri sono così disillusi dal cristianesimo “old school” (fondamentalista), che hanno una teologia “pick n mix”, (scegliere e mescolare, come si fa in un negozio di caramelle, dove la busta che ne deriva è un miscuglio di bottigliette di coca cola gommose e frizzanti unite a mentine per l’alito e cioccolati che fanno sciogliere anche il cuore più duro).
Scegliere e scartare passi biblici a seconda della nostra interpretazione dicendo che questo è da Dio, mentre quest’altro è dal uomo, lascia l’uomo solamente con un dio di propria creazione e fantasia…
La quarta che troviamo è la teologia riformata, (fondata da alcuni che si sono staccati dalla teologia articolo 1730), ma che nel tempo si è suddivisa ancora tra calvinisti puri, riformati cessazionisti e riformatori, (ancora in trasformazione), continualisti, (riguardo ai dono dello Spirito). La base di questa linea in origine, era lo spostamento nella giustificazione dell’uomo da un opera dell’uomo, (ed il suo libero arbitrio), alla esclusiva opera di Dio basato sulle Sue promesse e dichiarazioni nelle Scritture, (Giustificazione imputato all’uomo attraverso le 5 “Solas”).
Una quinta teologia che troviamo oggi esiste storicamente da circa cento anni solamente. La teologia pentecostale che nasce nel 1900, e che oggi è mutato nel Carismaticismo e nei vari “Word of Faith movements”, (movimenti nella Parola della Fede), fino ad arrivare alla NAR, (Nuova Riforma Apostolica). Questa linea, (e ramificazione), è basato sul potenziamento e l’unzione del credente, (sperimentando il battesimo dello Spirito di Dio), come nel giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo fu dato per la prima volta alla chiesa 2000 anni fa, potenziando il Corpo di Cristo ad adempiere il loro mandato, con lingue sconosciute, segni e miracoli.
L’ultima la potremmo definire la teologia “via col vento”, (ogni vento di dottrina del momento li porta a spasso), oppure la teologia del “mixed Veg”, (un minestrone di legumi marcato dalla totale assenza di carne). Questi prendono una dose del quinto, secondo le regole del secondo, e li applicano al primo creando un pensiero simile al terzo. Altre volte si può trovare nel piatto una dose del quarto, mescolato al quinto, più un pizzico del secondo, producendo una parte opera di Dio, mentre l’altra è dell’uomo.
E’ difficile descrivere in una paginetta di un articoletto insignificante la varietà di teologia che esiste nel “cristianesimo”, ma mi son proposto di cercare di farlo dedicando un paragrafo a quelle che secondo me sono le principali. Molti si potrebbero offendere nella mia descrizione generalizzata del loro fondamento solido ed inespugnabile, ma il mio scopo è proprio questo…
Quando il nostro “credo” viene attaccato o criticato da altri, com’è la nostra reazione ed azione di difesa?
Quando invece è Dio stesso che ci smonta qualcosa nella nostra vita demolendo tutta o una parte della nostra teologia, (quello che pensiamo di conoscere di Lui), di nuovo vi chiedo: com’è la nostra reazione ed azione? Ci intestardiamo in una dissonanza cognitiva o ci sottomettiamo a Lui?
Se la giustificazione del peccatore è imputatoci da un atto di Dio, dalla Sua volontà, misericordia e grazia nei nostri confronti e dalla quale dovrebbe derivare dopo la nostra teologia, perché agiamo così testardamente in difesa della nostra teologia come se fosse quella per la quale noi esistiamo e siamo giustificati?
La vera teologia in se stesso è solamente possibile per via della vera giustificazione, e questo non viene dall’uomo, ma da Dio.
Il Signore stesso ci invita di andare da Lui:Invocami e io ti risponderò, e ti annunzierò cose grandi e IMPENETRABILI che tu non conosci. (Geremia 33:3).
Anche Mosè gridò all’Eterno: Allora Mosè disse: «Deh, fammi vedere la tua gloria!». L’Eterno gli rispose: «Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell’Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà». Disse ancora: «Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere».
Quindi l’Eterno disse: «Ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia; e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato; poi ritirerò la mano e mi vedrai di spalle; ma la mia faccia non si può vedere».
Così l’Eterno parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico… (Esodo 33:18-23,11).
Faccia a faccia si, o faccia-qualcos’altro perché non si può vedere?
La nostra teologia sarà sempre mancante, limitata, imperfetta, proprio perché nessuno può vedere il Signore in faccia e capire tutto. Ci è permesso però di vederlo in faccia nel senso di vedere Gesù, (la Sua Parola), nelle cose che ci rivela Lui di se stesso (Dt.29:28); Egli, che è lo splendore della sua gloria e l’impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la Parola della sua potenza… “Chi ha visto me, (dice Gesù), ha visto il Padre… Io son nel Padre, ed il Padre è in me” (Ebrei 1:3/Giovanni 14:9,10)… fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. (Ebrei 12:2).
E’ per questo che Gesù è Dio, e la nostra “teologia” non lo è, e mai potrà esserlo.
PS. Per chi pensa che ho usato dei paragoni “poco cristiani” ed un po crudi per esprimere dei concetti, ascoltate cosa dice l’Eterno attraverso Malachia:
«E ora questo comandamento è per voi, o sacerdoti. Se non date ascolto, SE NON VI METTETE IN CUORE DI DAR GLORIA AL MIO NOME», (e non la vostra teologia), dice l’Eterno degli eserciti, «manderò su di voi la maledizione e maledirò le vostre benedizioni; sì, le ho già maledette, perché non vi mettete questo in cuore.
Ecco, io sgriderò il vostro seme, e SPARGERO’ ESCREMENTI SULLE VOSTRE FACCIE, ESCREMENTI DELLE VOSTRE FESTE SOLENNI, e voi sarete portati via con questi.
Allora riconoscerete che io vi ho mandato questo comandamento, affinché il mio patto con Levi possa continuare», dice l’Eterno degli eserciti. «Il mio patto con lui era un patto di vita e di pace, che io gli concessi perché mi temesse; ed egli mi temette e fu terrorizzato davanti al mio nome.
La legge di verità era nella sua bocca, e non si trovava alcuna perversità sulle sue labbra; camminava con me nella pace e nella rettitudine e ne ritrasse molti dall’iniquità.
Poiché le labbra del sacerdote dovrebbero custodire la conoscenza e dalla sua bocca uno dovrebbe cercare la legge, perché egli è il messaggero dell’Eterno degli eserciti.
Voi invece vi siete allontanati dalla Via, (Giovanni 14:6, appoggiandovi alla vostra teologia), avete fatto inciampare molti nella legge, avete violato il patto di Levi», dice l’Eterno degli eserciti.
«Perciò anch’io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete osservato le mie vie, e avete usato parzialità, (secondo la vostra interpretazione), nell’applicazione della legge». (Malachia 2:1-9)
Il giorno del ritorno del Signore Gesù, Lui trascinerà attraverso il fuoco ogni mia e vostra teologia ed opera che non da la gloria totalmente a Lui:
Guai a voi dottori della legge! Perché avete sottratto la chiave della scienza; voi stessi non siete entrati e ne avete impedito l’accesso a coloro che entravano… ( Luca 11:52).
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, (scrive l’apostolo Paolo), come savio architetto io ho posto il fondamento, ed altri vi costruisce sopra; ora ciascuno stia attento come vi costruisce sopra, perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo.
Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, l’opera di ciascuno sarà manifestata, perché il giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno.
Se l’opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne riceverà una ricompensa, ma se la sua opera è arsa, egli ne subirà la perdita…
Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente VERSO DI NOI, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti (noi menzionato prima, cioè coloro che lo aspettano), vengano a ravvedimento. Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. (1 Corinzi 3:10-15/2 Pietro 3:9,10).
La “nostra” teologia è DOC? (denominazione di origine controllata), o è COD? (controllata dall’origine di una denominazione)? …
Sander Steall | Notiziecristiane.com
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