Ora che natale è passato con tutti i suoi propositi di essere più buoni, solidali, di PERDONARE e amare il prossimo, la prossima frase che andrà di moda sarà quella di augurare un felice anno nuovo fatto di pace, salute e prosperità, ma quanto e cosa ci ricordiamo del natale? E cos’è rimasto di questo giorno in ognuno di noi? In realtà Gesù è nato circa 2000 anni fa, dunque questo evento lo potremmo catalogare come anniversario della sua nascita, un evento così importante da essere festeggiato in tutto il mondo, ma ci siamo ricordati di invitare il FESTEGGIATO? E’ l’unico caso in cui è molto più importante il FESTEGGIATO che la festa, non basta festeggiare la sua nascita un giorno per poi, nel resto degli altri 364 giorni, dimenticarselo, offenderlo e rinnegare la sua volontà, è un po come se i nostri figli dopo averci offesi e denigrati per tutto l’anno, organizzassero una festa per il nostro compleanno senza invitarci!
Non è il natale che rende più buoni, ma la presenza di Gesù nel nostro cuore, non è il natale che porta pace e serenità nelle famiglie, ma la presenza di Gesù nelle stesse, non è il natale che sana le ferite provocate dalle delusioni, ma la presenza del FESTEGGIATO del natale, Gesù CRISTO.
Nella maggior parte dei casi, passato il giorno di natale tutto ritorna come prima, se invece portiamo con noi la presenza di Gesù e gli permettiamo di prendere il controllo della nostra vita, tutto cambia, migliora, rifiorisce e prende vita …
Proprio così, Gesù … non Gesù idea, simbolo, ideologia, religione, ma Gesù persona, Gesù vivente, Gesù attuale, Gesù presente, Gesù vicino …è Gesù che cambia le vite!
Ora augureremo un anno migliore, dove ci sarà pace e serenità, dove le guerre finiranno e ci sarà prosperità nelle nostre vite, augureremo un mondo migliore e lo augureremo a tutti quelli che incontreremo, ma se davvero vogliamo che questi propositi si avverino abbiamo una sola cosa da fare: ricordarci del giorno di natale e portare con noi in questo nuovo anno il FESTEGGIATO …COLUI che è nato circa 2000 anni fa per salvare la mia e la tua vita.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Giovanni 15:5)
DIO ci benedica, Luigi Mandile | Notiziecristiane.com
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