Grazie a Dio una storia che si è conclusa in lieto fine, ma in quei momenti di tensione nessuno poteva mai immaginare una risvolta tanto positiva.
Un ragazzo di 21 anni romano ha tentato il suicidio dal sesto piano in viale Marconi a Roma, due agenti della Polizia di Stato allertati dalla chiamata sono arrivati presto sul posto, inizialmente non potendo entrare nell’appartamento si sono recati in quello sottostante, riuscendo, un poliziotto in particolare, a far sfogare il ragazzo, nell’attesa che il suo appartamento fosse aperto.
Dopo momenti di tensione sono riusciti a contattare il padre ed avere le chiavi dell’appartamento, riuscendo quindi a trascinare il ragazzo di peso all’interno dell’appartamento.
Mi rivolgo col cuore a quanti hanno pensato di porre fine alla propria vita mediante il suicidio. Se si tratta proprio di te, adesso, questo potrebbe essere dovuto a molte emozioni come a sentimenti di disperazione e scoraggiamento. Forse ti senti nell’abisso più profondo e dubiti che vi sia un filo di speranza che le cose possano migliorare. Sembra che a nessuno importi o capisca da cosa derivi tutto questo. Sembra solo che la vita non valga la pena di essere vissuta… non è vero?
Prima o poi, molti sperimentano delle emozioni debilitanti. Quando ero in un abisso emotivo, le domande che mi venivano in mente erano: “Sarà mai questa la volontà di Dio, che mi ha creato?”; “Dio è così piccolo da non riuscire ad aiutarmi?”; “i miei problemi sono troppo grandi per Lui?”.
Sono lieto di dirti che se ti ritagli alcuni momenti per considerare di far sì che Dio sia davvero Dio nella tua vita, in questo stesso istante, Egli dimostrerà proprio quant’è grande! “Poiché nulla è impossibile con Dio” (Luca 1:37, ND). Forse le cicatrici delle ferite passate hanno provocato uno schiacciante senso di rifiuto o di abbandono. Potrebbero aver portato all’autocommiserazione, alla rabbia, al rancore, a pensieri o atteggiamenti vendicativi, a timori nocivi, ecc., che ti hanno causato problemi in alcune delle tue relazioni più importanti. Tuttavia, il suicidio servirebbe solo a portare devastazione a quei cari che non vorresti mai ferire e delle cicatrici emotive con cui essi dovranno avere a che fare per il resto della loro vita.
Perché non dovresti suicidarti? Amico/a mio/a, per quanto vadano male le cose nella tua vita, c’è un Dio d’amore che sta aspettando che tu Gli permetta di farti da guida nel tuo tunnel di disperazione verso la Sua meravigliosa luce. Egli è la tua sicura speranza. Il Suo nome è Gesù.
Questo Gesù, l’immacolato Figlio di Dio, si è identificato con te in questo periodo di rifiuto e umiliazione. Ha scritto di Lui il profeta Isaia: “Non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci. Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il Signore ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti” (Isaia 53:2-6).
Amico/a mio/a, Gesù Cristo ha sopportato tutto questo affinché tutti i tuoi peccati potessero essere perdonati! Qualunque sia il peso di colpa che ti porti dietro, sappi che Egli ti perdonerà se ti ravvedi umilmente (rinunciando ai tuoi peccati e volgendoti a Dio). “Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai” (Salmi 50:15). Non c’è nulla di troppo cattivo che tu abbia mai fatto e che Gesù non possa perdonare. Alcuni dei Suoi servi prediletti nella Bibbia commisero peccati gravi, come l’omicidio (Mosè), l’adulterio (il re Davide) e maltrattamenti fisici ed emotivi (l’apostolo Paolo). Eppure, essi trovarono perdono e una nuova vita abbondante nel Signore: “Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato” (Salmi 51:2); “se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17).
Perché non dovresti suicidarti? Amico/a mio/a, Dio è pronto a riparare ciò che è “rotto”… ovvero, la vita che hai adesso, a cui vuoi porre fine col suicidio. Ha scritto il profeta Isaia: “Lo spirito del Signore, di Dio, è su di me, perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l’apertura del carcere ai prigionieri, […] per consolare tutti quelli che sono afflitti; per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati terebinti di giustizia, la piantagione del Signore per mostrare la sua gloria” (Isaia 61:1-3).
Vai a Gesù, e lascia che Egli ti restituisca la gioia e ti renda proficuo/a nel confidare che Egli cominci una nuova opera nella tua vita: “Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga.[…] “Signore, apri tu le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la tua lode. Tu infatti non desideri sacrifici, altrimenti li offrirei, né gradisci olocausto. Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato” (Salmi 51:12, 15-17).
Accetterai il Signore come tuo Salvatore e Pastore? Egli guiderà i tuoi pensieri e i tuoi passi, un giorno alla volta, attraverso la Sua Parola, la Bibbia: “Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te” (Salmi 32:8); “i tuoi giorni saranno resi sicuri; la saggezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione; il timore del Signore è il tesoro di Sion” (Isaia 33:6). Pur essendo in Cristo, avrai ancora delle lotte, ma adesso avrai SPERANZA. Egli è “un Amico che è più affezionato di un fratello” (Proverbi 18:24). Che la grazia del Signore Gesù sia con te in questo momento di decisione.
Se desideri affidarti a Gesù Cristo come tuo Salvatore, di’ a Dio queste parole nel tuo cuore: “Signore, ho bisogno di Te nella mia vita. Ti prego di perdonarmi per tutto quello che ho fatto. Metto la mia fede in Gesù Cristo e credo che Egli è il mio Salvatore. Ti prego di purificarmi, guarirmi e di restituirmi la gioia nella mia vita. Grazie perché mi ami e per la morte di Gesù in mio favore”.
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