In Germania molti rifugiati, per la maggior parte iraniani o afghani, vogliono convertirsi al cristianesimo.
(ve/rfi) È un movimento che continua a crescere: sono sempre più gli iraniani e gli afghani giunti in Germania per chiedere asilo politico che vogliono convertirsi al cristianesimo. A Berlino, la Chiesa della Trinità è presa d’assalto dai candidati al battesimo. Il pastore di questa parrocchia evangelicale ha convertito 850 iraniani e afghani nell’arco degli ultimi tre anni.
Altri 350 profughi circa seguono i corsi di preparazione al battesimo, frequentando due volte alla settimana le lezioni di catechismo impartite dal pastore Martens. Ogni mercoledì e ogni sabato prendono posto in chiesa, di fronte alla grande croce della navata.
Un movimento in crescita
Uno dei primi convertiti, arrivato in Germania tre anni fa, traduce le parole del pastore in farsi. Fioccano le domande. “Perché nella Bibbia Dio si fa chiamare re?”, domanda ad esempio un giovane afghano. Per questi rifugiati è una vera via crucis. Un po’ più della metà supera l’esame di conversione dopo tre mesi di catechismo intensivo.
Le motivazioni dei rifugiati sono diverse. Alcuni sperano di aumentare le possibilità di ottenere l’asilo politico. L’apostasia è vietata dall’islam e in Iran è passibile di pena di morte. Un convertito non sarà espulso dalla Germania. A differenza della Norvegia, paese che non riconosce la conversione come motivo sufficiente per concedere l’asilo.
Cristianesimo in clandestinità
Molti candidati al battesimo hanno lasciato la Norvegia per trovare rifugio in Germania. Altri sono fuggiti dall’Iran perché frequentavano le numerose chiese clandestine che si riuniscono in appartamenti privati nelle grandi città del paese.
Secondo le stime del pastore Martens, in Iran ci sarebbero da 500.000 a un milione di cristiani clandestini. Queste persone rifiuterebbero l’islam in quanto percepito come una religione triste e violenta, mentre le feste religiose cristiane, come Pasqua e Natale, sono percepite come gioiose e piene di speranza. Molti musulmani che vogliono abbandonare l’islam non immaginano una vita da atei e vogliono condividere la religione del paese che li ha accolti.
Chiese storiche reticenti
Ma non è facile trovare un prete o un pastore che accetti di convertire i musulmani. È anche il problema principale dei candidati al battesimo. Le Chiese cattolica e protestante in Germania sono reticenti, in nome del dialogo interreligioso, ad accogliere i nuovi convertiti. Le due Chiese storiche tedesche non vogliono essere accusate di proselitismo e pur perdendo annualmente decine di migliaia di fedeli, chiudono le loro porte ai musulmani desiderosi di diventare cristiani. A quei rifugiati non rimane altra scelta che rivolgersi alle chiese evangelicali che non esitano a fare proselitismo davanti alle porte dei centri di accoglienza. (http://www.rfi.fr/emission/20160929-allemagne-desirs-conversion-christianisme; trad. it. G. M. Schmitt/voceevangelica.ch)
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