Vorremmo introdurre quest’argomento utilizzando un passo della Bibbia che aiuta a chiarire un certo significato della parola ‘bestemmia’. Il passo in questione è il seguente: “I Giudei si opponevano alle cose dette da Paolo, contraddicendo e bestemmiando” (Atti 13: 45).
Riflettendo su questo passo ho compreso che uno dei significati (e forse il principale) del termine ‘bestemmiare’ significa contraddire, in altre parole opporsi alla verità. Nel passo in questione, infatti, i Giudei volevano opporsi alle cose dette da Paolo quando questi, trovandosi all’interno della sinagoga di Antiochia in giorno di sabato, [1] fu invitato a dire qualcosa di esortativo al popolo (verso 15). A quel punto l’apostolo Paolo, partendo dalla storia del popolo di Israele, spiegò ai Giudei il piano della salvezza di Dio in Cristo, dimostrando con le Scritture i suoi ragionamenti, per cercare di aprire gli occhi ai Giudei, nel senso di aiutarli a riconoscere che Gesù è quel Cristo che tutti i profeti hanno da sempre preannunciato.
Dopo le esortazioni dell’apostolo Paolo (che invitava tutti – Giudei e Gentili – a considerare che Gesù era il Messia promesso da Dio attraverso i vari profeti che Lui aveva mandati (al popolo) e che si erano succeduti nel tempo) accadde che diversi, sia tra i Giudei sia tra i Gentili, chiesero a Paolo di trattenersi con loro. Infatti, costoro volevano ancora udire le cose dette da Paolo. Costoro, insomma, volevano ascoltare la Verità annunciata da Paolo. Certi Giudei, invece, cercarono di opporsi alle cose dette da Paolo, tentando di contraddirlo. Ma nel cercare di contraddirlo la Scrittura dice che ‘stavano bestemmiando’!
Dunque cosa significa ‘bestemmiare’? Significa cercare di contraddire la Verità. Per ‘bestemmiare’ non bisogna per forza insultare Dio, basta “semplicemente” opporsi alla Sua Verità.
A questo punto, potremmo dire che chiunque cerca di opporsi alla parola di Dio (magari inventando proprie dottrine non supportate dalla Bibbia) sta bestemmiando. Chi, dunque, nega o distorce il genuino messaggio della parola di Dio si copre del ‘reato’ di bestemmia. I contraddittori o gli schernitori della parola di Dio sono degli esempi di bestemmiatori, perché con i loro modi di fare cercano di opporsi e di contraddire quanto Dio afferma attraverso la Sua Parola.
Ma dopo quanto detto sin qui vorrei riflettere su un altro aspetto di questa questione, ovvero sull’aspetto complementare (opposto e reciproco a quello finora descritto) della faccenda della ‘bestemmia’. Mi spiego: Qualsiasi contraddizione, ovvero qualsiasi opposizione (a un certo principio o a una certa idea) è sempre e comunque una bestemmia?
Facciamo qualche esempio: Se dicessi che i vari profeti erano uomini e che essi hanno anche commesso degli errori forse contraddirei qualcuno che, invece, pensa e predica che “No, i profeti in quanto uomini di Dio non hanno mai potuto sbagliare”. Ma una tale “contraddizione” sarebbe una bestemmia? O sarebbe piuttosto la verità (mentre la reale bestemmia sarebbe quella di dire che i profeti non possono sbagliare)? Se ‘bestemmiare’ significa contraddire la parola di Dio, allora, per verificare quale delle due precedenti affermazioni (che si contraddicono a vicenda) sarebbe la vera bestemmia, bisognerebbe accertare quale di esse è davvero conforme alla Parola di Dio e quale, viceversa, è ad essa contraria. Una volta fatto ciò si potrebbe dire che l’affermazione che realmente contraddice la Parola di Dio sarebbe la vera bestemmia. E nel caso specifico, esaminando la Bibbia, vedremmo che anche i profeti (in quanto uomini) hanno commesso certi errori (umanamente parlando, appunto).
Dunque non ogni contraddizione equivale ad una bestemmia.
Perché mi sento di trattare tale questione? Per diversi motivi: Perché molti inconsapevolmente sono dei bestemmiatori (dato che contraddicono, con le loro affermazioni o con il loro stesso stile di vita, la Parola di Dio). Allora vorrei che costoro riflettessero seriamente, per individuare questo loro aspetto. Forse diverse persone, pur pensando di essere dei religiosi, non sono altro che dei bestemmiatori agli occhi di Dio, visto che con le loro credenze potrebbero in fin dei conti contraddire gli insegnamenti della Parola di Dio. E tale condizione con molta probabilità riguarda sicuramente coloro che pur dicendo di essere dei religiosi di fatto ignorano il messaggio di Dio contenuto nella Bibbia. Una tale ignoranza, infatti, è la premessa perché molti – seguendo le proprie convinzioni – possano in realtà trovarsi in difetto ed in contrasto con ciò che la Parola di Dio dice.
Perciò, a coloro che si trovano in una simile situazione vorrei rivolgere le seguenti parole (di esortazione): “Attenti al fatto che la vostra religiosità non possa – una volta esaminata alla luce della parola di Dio – rivelarsi la copertura di una bestemmia camuffata, in quanto contraddicente i veri principi e statuti della parola di Dio; Perché è da tempo che ci affligge la situazione di Asia Bibi, la donna cristiana incarcerata per aver espresso un’opinione del tutto vera e legittima. Già, Asia Bibi è accusata di blasfemia, ossia di essere una bestemmiatrice. E, allora, alla luce di quanto stiamo dicendo in quest’articolo credo che bisognerebbe riflettere a fondo prima di lanciare un simile (ingiusta) accusa nei confronti di questa donna. Da quello che ho compreso (leggendo alcuni articoli a suo riguardo) pare che l’accusa di “bestemmia” a lei addebitata derivi dal fatto che Asia Bibi, parlando con una donna musulmana, abbia detto «Il mio Cristo è morto per me. Maometto per voi che cosa ha fatto?»
Cosa significa una tale affermazione? Cosa intendeva dire Asia esprimendo tale pensiero? E’ la sua un’affermazione veramente blasfema che contraddice la verità? O è essa (la frase detta da Asia) l’espressione di una verità, e dunque niente per nulla una bestemmia? Cosa ha detto Asia? Ha detto che Gesù è morto per lei (sulla croce, in cui è volontariamente salito per espiare i peccati di tutta l’umanità ,secondo – appunto – il suo messaggio (il Vangelo, la Buona Notizia), mentre Maometto non ha fatto questo per i suoi.
Ora, riflettiamo un po’: è vero o è falso quello che ha detto Asia? La Bibbia (il Libro seguito dalla cosiddetta ‘gente del Libro’ (come definisce Maometto coloro – gli ebrei e i cristiani – che seguono la Bibbia) dice che Gesù ha dato la sua vita come prezzo di riscatto (dal peccato) per tutti. E Asia, una credente in Gesù, crede nel sacrificio fatto da Cristo per lei. D’altra parte tutti sappiamo che Maometto non ha dato la sua vita per nessuno.
A questo punto chiediamoci: La frase detta da Asia è vera o è falsa? E’ in accordo con la verità (di Dio) o la contraddice? La frase affermata da Asia è di certo in linea: Sia con la Bibbia (la quale afferma che Gesù è morto per tutti); Sia col Corano (il quale non mi sembra che dica che Maometto abbia dato la sua vita per qualcuno). Dunque, onestamente, ho forti difficoltà a comprendere come Asia Bibi possa essere accusata di blasfemia, quando la sua affermazione rende ragione alla Verità, sia dinanzi a Dio sia dinanzi agli uomini.
La sua affermazione (“Il mio Cristo è morto per me. Maometto per voi cosa ha fatto”?) è semplice e chiara: essa vuole semplicemente dire che: Gesù è morto per gli uomini e Maometto non è morto per nessuno.
Dato che qui stiamo trattando e ragionando sulla questione della blasfemia (ovvero del caso e della condizione di chi contraddice la Verità di Dio) allora, è doveroso chiederci: C’è della falsità nelle parole di Asia Bibi o queste semplicemente dichiarano la Verità? Asia ha detto che: Gesù è morto per lei (e questo secondo la Bibbia – la parola di Dio per ‘La gente del Libro’ – è vero); Maometto non è morto per i musulmani (e questo secondo sia la Bibbia sia il Corano è altrettanto vero).
Allora, Asia ha detto la Verità o la Bugia? Asia ha sostenuto (con la sua affermazione) la Verità o l’ha contraddetta? Credo che a questo punto ogni lettore abbia il quadro della situazione abbastanza chiaro dinanzi a sé, per poter dire se Asia sia una donna blasfema o, invece, una vera credente in Dio. E’ proprio vero (come dice Gesù) che : “La verità vi (ci) farà liberi” (Evangelo di Giovanni 8: 32).
Allora, per amore di Verità, chiunque vuole essere dalla parte della verità e non dalla parte dei suoi contraddittori (i bestemmiatori) si batta perché nel caso di Asia Bibi venga fatta giustizia…secondo Dio, ovvero secondo la Verità! “Se” la Verità rende liberi allora siano resi liberi (nel cuore e dinanzi a Dio, più che dinanzi agli uomini che vorrebbero contraddire la verità) i giudici che dovranno giudicare Asia e sia resa libera colei che non ha bestemmiato, ma ha onorato Dio dicendo la Verità.
[1] V. Atti cap. 13 dal verso 13 in poi
Enzo Maniaci – Notiziecristiane.com
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