Quando la Torre Eiffel con i suoi 18.038 pezzi di ferro forgiato e 2 milioni e mezzo di bulloni inaugurò nel 1889 tra meraviglia e consensi, il suo costruttore l’ingegnere Gustave Eiffel rivelò che aveva ricavato per sé un piccolo appartamento sulla cima della torre, suscitando ben presto l’invidia dell’élite parigina dell’epoca
Al terzo piano della Torre esiste infatti un piccolo, ma accogliente appartamento, dall’ambientazione totalmente in netto contrasto con l’abbondanza di acciaio della struttura. Eiffel lo aveva fatto rivestire con carta da parati dai toni caldi, lo aveva arredato con sedute in velluto, mobilio in legno, un pianoforte a coda e da una porzione dell’appartamento aveva ricavato un piccolo laboratorio.
Un vero e proprio covo sui tetti di Parigi che Eiffel custodiva gelosamente e dove amava intrattenersi con i massimi esponenti della scienza, tra i quali Thomas Edison che gli regalò uno dei suoi preziosi fonografi.
Eiffel ricevette molte proposte per affittare l’appartamento nella torre, sempre rifiutate con fermezza per mantenere propria l’esclusività di godere di un luogo lontano da rumori e folla e dotato di una vista strepitosa su Parigi. Ma l’aspetto più affascinante è che per Gustave Eiffel, noto esponente della MASSONERIA, la Torre Eiffel costituiva il SIMBOLO MASSONICO DELLA PIRAMIDE con in cima l’OCCHIO CHE TUTTO VEDE: il suo appartamento.
A distanza di tempo l’appartamento è stato aperto e inserito nel tour turistico, mantenendo gli stessi arredi e gli stessi oggetti appartenuti a Eiffel, con tanto di manichini raffiguranti lo stesso ingegnere in compagnia di Thomas Edison.
Ogni anno circa cinque milioni e mezzo di turisti visitano la Torre Eiffel, uno dei simboli più famosi della capitale francese e classificata dal 1964 come monumento storico di Parigi. Sotto la balconata del primo piano della torre, per volere di Gustave Eiffel, vennero incisi i 72 nomi di cittadini francesi, tutti scienziati e ingegneri, come segno di riconoscimento e stima per i loro studi e le loro ricerche; a sorpresa venne escluso il nome della sola donna che, con i suoi studi sull’elasticità, contribuì alla costruzione della Torre, Sophie Germain.
da ilquieora
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