Bud Spencer… Ateo o credente?

Pari_e_dispari_003Proprio in questi giorni la notizia della scomparsa del noto attore di film comici in coppia solitamente con Terence Hill, ancora alle prese con Don Matteo. L’attore, che ha sempre fatto divertire milioni di italiani e non, ha avuta una vita travagliata e costellata di successi insperati inseguendo sempre qualcosa di diverso da ciò che invece riusciva bene a fare.

Nella sua giovinezza, infatti, si dedicava moltissimo allo sport, con discreti risultati, ma non aveva ritorni di nessun genere e le bollette di casa si sommavano terribilmente fino a che fortuitamente, fu reclutato per una parte minore in un film. Accettò a malincuore la parte soltanto per potere pagare le spese di casa, e pian piano si è trovato costretto, per così dire, a recitare la parte di un gigante buono, perennemente insoddisfatto, era la parte che gli si addiceva di più.

Sembra incredibile, ma se ci fate ben caso questo ricalca molto spesso la nostra stessa vita. Abbiamo tante cose, e le reputiamo male soltanto perché sono “nostre”… considerando tutto ciò che nostro malgrado non possiamo fare come il nostro obiettivo. Capitano di una nave malconcia, viene licenziato perché qualcuno ha deciso così per lui, e senza buonuscita. Raccoglitore di conchiglie, sbuffa continuamente non riuscendo a trovare il pezzo del motore che gli permetterà di tornare alla sua vita felice. E alla fine non riparte mai. Al contrario, ripartono sempre i guai. Stereotipo del nostro modo di fare, Bud spencer, nella vecchiaia, ha rilasciato questa dichiarazione che ci pare importante da farsi leggere:

«Io credo perché ho bisogno di credere in Dio e nel “dopo” che c’è oltre la vita. La fede, per me, è un dogma. Un valore assoluto. Che fa parte della vita di chiunque, anche di quelli che dicono di non credere Nella mia vecchiaia avanzata ho bisogno della religione più che mai. Ho bisogno della fede. Credo in Dio, è ciò che mi salva. E prego. Perché? Perché riconoscono in modo sempre più forte come sia nulla ciò a cui prima attribuivo un grande valore. Lo sport, dove volevo affermarmi, la popolarità. Chi si inorgoglisce per queste cose, chi insegue solo il successo, la fama, è un idiota».

Parola sagge, diremmo noi, ma parole che se giungono alla fine di una vita a poco possono servire se non agli altri. Non bisogna credere soltanto per la necessità di credere ma perché siamo spinti a farlo dalla nostra coscienza. Ma, dobbiamo dire, concordiamo in pieno con l’amico Bud quando conclude che chi insegue fama e successo è un idiota. Si, non per fare inutili sproloqui, ma perché costoro si perdono ciò che veramente conta nella vita.

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook