Il giovane, Brock Turner, è stato riconosciuto in marzo colpevole di aver abusato di una ragazza che aveva perso conoscenza per aver bevuto troppo alla festa di una confraternita universitaria a Stanford.
Il ragazzo, che è campione universitario di nuoto, rischiava fino a 14 anni di carcere, ma la pubblica accusa ne aveva chiesti solo sei. Alla fine il giudice ha stabilito la settimana scorsa una condanna ben più mite – sei mesi di carcere e tre anni di libertà condizionata – tenendo conto della giovane età dell’imputato.
La sentenza era parsa troppo leggera a molti critici, mentre sempre più si accendono i riflettori su casi di stupro nei campus universitari americani, ma l’indignazione è cresciuta quando è stata resa nota la lettera scritta dal padre al tribunale. La vita di mio figlio «non sarà quella che aveva sognato e per la quale aveva duramente lavorato. Questo è un prezzo assurdo per 20 minuti di azione», aveva scritto l’uomo, mostrando ben poca sensibilità verso la vittima.
Il problema di questo ragazzo è il padre che molto probabilmente non ha saputo impartire al proprio figlio l’educazione, oltretutto non si è minimamente scusato con la ragazza che ha subito la violenza e si è preoccupato esclusivamente del figlio ed è molto grave, perché non si è reso conto del danno e molto probabilmente è diventato un fatto normale.
La mentalità maschilista ed egoista, l’ amore per se stessi non porta a nulla di buono!
Se invece volgiamo la nostra attenzione alla parola di Dio possiamo trarre un ottimo consiglio: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”!
Mascia Pitti | Notiziecristiane.com
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