L’errore del predicatore

predicazionedi Henry G. Bosch ”E Filippo prese a parlare, e cominciando da questo passo della Scrittura gli annunziò Gesù. (Atti 8:35)

Molte persone sono come l’Etiope di cui si parla nel passo sopra citato. Vorrebbero conoscere la volontà di Dio per la propria vita ma non comprendono appieno ciò che Egli vuole da loro. Per questo motivo il Signore ha delegato evangelisti e dottori, come allora Filippo, affinché mediante la Parola che istruisce possano guidare queste anime inquiete al Salvatore.

Anni fa il “Westminster Teacher’s Quarterly,, raccon­tò questo caso. Un giorno tre persone si recarono in una chiesa, ognuna per conto suo ma accomunate dal bisogno di aiuto spirituale. Erano: un commerciante fal­lito, con propositi di suicidio; un giovane di grandi am­bizioni, che stimava modesto il suo stipendio e che perciò voleva derubare il suo datore di lavoro; una giovane donna che aveva abbandonata la via della virtù. Il culto si svolse in modo superficiale ed affrettato, senza ispirazione. Il peggio fu che quando si alzò il pastore per dare il messaggio, non accennò affatto all’amore di Gesù o alle esigenze della Parola di Dio. Invece il suo tema fu: “Il pianeta Marte è abitato? Quelle anime affamate avevano bisogno di “pane, e al contrario – c’è da uscir pazzi – ricevettero solo “pietre”, E questo fu il risultato: Il com­merciante si suicidò, il giovane attuò il suo piano diso­nesto e finì in carcere, la giovane donna ritornò sul mar­ciapiede per continuare la sua vita vergognosa.

Come avrebbe potuto essere diverso se il predica­tore avesse eseguito l’esempio di Filippo annunziando loro Gesù.

Sei tu stanco, triste ed abbattuto?
Dillo a Gesù, dillo a Gesù!
Da lui solo ti verrà l’aiuto
Oh! di’ tutto a Gesù.

Rifletti: Un buon predicatore dovrebbe annunziare Cristo in maniera tale da consolare chi è rattristato e da rattristare chi se ne sta comodo.

da: Chiesadiroma.it

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