Sono nato nel 1982 in una famiglia Testimone di Geova. Già da piccolo, mia madre mi portava con lei a predicare il Regno di Geova, a soli 4 anni facevo volantinaggio di porta in porta. A otto anni cominciai a fare i primi discorsi in sala, a 10 diventati un proclamatore non battezzato, idoneo per girare di porta in porta. Ogni mese dovevo compilare un rapporto di servizio di campo, le ore e riviste che facevo e consegnavo durante il mese. All’età di 15 anni mi battezzai. Mi era permesso solo uscire con figli di Testimoni. Non potevo fare più tardi di mezzanotte o fare feste con giovani per stare insieme.
Ogni volta che con alcuni giovani della mia congregazione facevamo una cosa del genere cioè qualche festicciola, venivamo immediatamente richiamati dagli anziani nello stanzino, venendo ricattati e dicendoci che se continuavamo cosi, “amorevolmente” ci disciplinavano e ci disassociavano dalla congregazione.
Avevo 25 anni quanto mi dissociarono per aver fatto una festa fra Testimoni di Geova, insieme a me disassociarono anche altri otto giovani Tdg. In congregazione fecero un discorso dicendo che tutti quelli che eravamo in quella festa eravamo cattive compagnie, così meritevoli di dissociazione. Con la dissociazione nessuno poteva più stare con noi o parlarci, nemmeno un saluto.
Rimasi solo, dopo aver speso tutta la mia vita in quel mondo a parte, senza amici e senza parenti. Pensavo al suicidio. Pregando me la presi con Geova, ma il vero Dio mi chiamava dentro di me e mi diceva: “Io non sono cosi e l’uomo che mi descrive cosi”. Nel frattempo mi venivano in mente delle scritture: che Dio è amore, e misericordioso pronto a perdonare, lento a l’ira. Per quasi due anni andavo in sala e nessuno mi salutava, ero emarginato da tutti i coloro che dicevano di essere i miei fratelli.
Presento l’ottava lettera per essere riassociato, ma dopo 4 ore che mi giudicavano tre anziani dentro a una stanza, mi fecero uscire fuori per prendere loro una decisione. Pregavo Geova che mi perdonasse, e che feste non ne facevo più. Cosi entrai nella stanza e mi dissero che lo Spirito Santo gli disse che non potevano perdonarmi e che dovevo attendere ancora. Io mi arrabbiai contro di loro e gli dissi che l’oro non avevano lo Spirito Santo e che non sarei più venuto più in sala.
Andai nel cosiddetto “mondo”, mi feci altre amicizie, conobbi brave persone che fino ad oggi ancora frequento. Dopo tre anni ritornai di nuovo nei Testimoni di Geova, per paura che venisse la fine e per non essere distrutto da Geova, fino a quando mi riassociarono.
Mi fecero uno studio facendomi pressione di dover lasciare i miei amici “del mondo” perché non erano Tdg. Io gli dissi che erano dei bravi ragazzi ed anche Cristiani, la loro risposta fu: “ma non amano Geova… ti incoraggiano a pregare Geova? Ti incoraggiano ad andare in servizio”? Io risposi: dov’erano loro, “fratelli Tdg” quando io pensavo al suicidio? Che mi avevano abbandonato mentre loro (i miei amici del mondo) mi stettero vicino. Così fu che smisi di studiare e andare in sala. Dopo 3 anni mio fratello si dissociò dai Testimoni di Geova, mi disse che Geova non era Dio e che la Speranza è solo Celeste. Facendo delle ricerche mi resi conto che era veramente cosi.
Andai a cercare una comunità evangelica per adorare Gesù Cristo, li sentii una pace… e una bella presenza da parte di Dio, una gioia dentro di me mai provata nei Testimoni di Geova.
Il Signore mi ha strabenedetto mi a dato una bella famiglia spirituale, tanti amici e una bella ragazza umile e semplice, che mi ama tanto. Ad agosto 2016 ci sposiamo.
La mia famiglia se ne uscita dai tdg, anche mio padre che è stato guarito da un tumore poi scomparso, attraverso le preghiere e un’unzione fatto in comunità. Il Signore si è rivelato con potenza nella mia famiglia e con tanto amore. A Cristo Gesù l’onore e la gloria nei secoli dei secoli.
Davide Longo
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