Ma i figli d’Israele commisero un’infedeltà circa l’interdetto; poiché Acan, figlio di Carmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerac, della tribù di Giuda, prese dell’interdetto, e l’ira del Signore si accese contro i figli d’Israele. (Giosuè 7:1)
Riprendiamo il nostro viaggio nel libro di Giosuè.
Dopo aver conquistato Gerico, il popolo si trova davanti ad una città che per dimensioni e difese era facilmente conquistabile. Eppure, nonostante il popolo si aspetta di vincere la città di Ai facilmente, viene sconfitto! La scrittura ci dice che Giosuè non comprende e consulta il Signore per capire i motivi della sconfitta.
Quando ci troviamo in una sconfitta spesso tendiamo a colpevolizzare gli altri, ma Dio ci chiama ad essere onesti perché a volte la responsabilità è nostra.
Il Signore disse a Giosuè che il motivo della sconfitta d’Israele era un peccato nascosto.
Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia. (Proverbi 28:13)
IL PECCATO CI PORTA ALLA SCONFITTA E NELLA MISERIA
Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che avevo loro comandato di osservare; hanno perfino preso dell’interdetto, lo hanno rubato, hanno mentito, e lo hanno messo fra i loro oggetti.Perciò i figli d’Israele non potranno resistere ai loro nemici e volteranno le spalle davanti a loro, perché sono diventati essi stessi interdetto. Io non sarò più con voi, se non distruggete l’interdetto in mezzo a voi. Giosuè 7:11-12
I figli d’Israele non potevano vincere fino a che non avessero tolto l’interdetto dal popolo. Vi sono compromessi che tolleriamo nella nostra vita perché non li consideriamo peccati, mentre dovemmo ricordarci che il salario del peccato è la morte e la sconfitta.
ABBIAMO BISOGNO DI ARRENDERCI TOTALMENTE ALLA VOLONTÀ DI DIO
Possiamo correre il rischio di resistere a Dio e sottometterci alla volontà del diavolo!
Si hai letto bene!
Quando facciamo maldicenza, quando pensiamo male dei nostri fratelli, quando non perdoniamo o quando accettiamo il peccato nella nostra vita ci stiamo sottomettendo alla volontà del nemico di Dio al quale dovremmo invece RESISTERE.
Siamo, invece, chiamati a sottometterci a Dio accettando la sua Parola, questo significa accettare senza riserve la Sua Parola anche quando non comprendiamo.
Solo quando torneremo a vivere in sottomissione a Dio, torneremo a vedere quelle vittorie che stiamo aspettando e per cui stiamo pregando.
LA PREGHIERA NON SOSTITUISCE L’UBBIDIENZA
Vi sono credenti che vivono nell’inganno, pregano ma non ubbidiscono ai comandamenti di Dio. Predicano ad altri la verità senza vivere ciò che predicano.
Gesù li chiamerebbe: IPOCRITI
Questo è il tempo di essere onesti, di lasciare il peccato, di vivere in una vera sottomissione a Dio.
Dio tornerà a donarci la vittoria e per la Sua grazia recupereremo il tempo e le opportunità che abbiamo perso.
Dio vuole donarti la vittoria: CREDI, CAMBIA E VINCI.
A Dio sia la gloria
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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