Per i cristiani la morte di Gesù non è la triste fine del loro fondatore ma è la fine di un nuovo inizio.
Isaia 53: 9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c’era stato inganno nella sua bocca.
Questa è sicuramente l’avvenimento che differenzia il cristianesimo da tutte le altre fedi: Gesù Cristo è risorto.
Qualsiasi altra religione ha visto la morte del suo fondatore e ancora oggi i seguaci possono andare a visitare la sua tomba. Per i cristiani è diverso la tomba di Gesù Cristo è vuota.
Giovanni 10:18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio».
Che affermazione straordinaria, Gesù ha donato volontariamente la Sua vita per la nostra salvezza, ma dopo tre giorni la riprende per trionfare sull’ultimo nemico la morte.
LA SUA MORTE NON ERA LA FINE, MA LA FINE DI UN NUOVO INIZIO
LUCA 24:1 Ma il primo giorno della settimana, la mattina prestissimo, esse si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparati. 2 E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. 3 Ma quando entrarono non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 Mentre se ne stavano perplesse di questo fatto, ecco che apparvero davanti a loro due uomini in vesti risplendenti; 5 tutte impaurite, chinarono il viso a terra; ma quelli dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand’era ancora in Galilea, 7 dicendo che il Figlio dell’uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare». 8 Esse si ricordarono delle sue parole.
Mentre i discepoli stavano contemplando la fine di Gesù, la domenica mattina il primo giorno della settimana per gli ebrei, le donne andarono con gli aromi alla tomba e trovarono il sepolcro aperto. Immaginate i pensieri che possono essere passati nella loro mente: cosa sarà mai successo? Chi ha preso il corpo di Gesù? Perché hanno fatto una cosa tanto terribile?
Mentre le loro menti erano perplesse e i loro cuori turbati ecco apparire due uomini in vesti risplendenti, il testo biblico ci dice che lo spavento prese queste donne fino a che una voce porto loro un messaggio potente: «Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand’era ancora in Galilea, dicendo che il Figlio dell’uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare».
Che meravigliosa verità possiamo ricordare oggi: Gesù non è da ricercare tra il numero di coloro che sono morti. Gesù Cristo è risorto, Egli vive!
Lui è nato, ha vissuto, è morto ma dopo tre giorni è risorto!
Oggi vogliamo ricordare questo evento perché nelle nostre battaglie della vita, nei momenti nei quali siamo perplessi, quando ci sentiamo abbattuti, quando tutto sembra finire nella nostra vita, davanti persino alla morte, i cristiani possono affermare con forza che il loro unico Signore è la risurrezione e la vita (Gv 11:6). Nella risurrezione persino la morte è stata vinta e chi crede in Gesù Cristo anche se morrà vivrà.
Il titolo di questa meditazione può sembrare un gioco di parole: la fine di un nuovo inizio. Ma che dire delle parole di Gesù: Chi crede in me anche se muore vivrà?
La nostra mente si ferma davanti alla tomba vuota, il corpo esamine non ci parla di vita, qui sta la potenza del vangelo che ci ricorda che la fine della vita terrena non è la fine di tutto, ma è il nuovo inizio di una vita che non avrà mai fine: la vita eterna.
Giovanni 3: 16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
DALLA TRISTEZZA ALLA GIOIA
Quelle donne erano andate al sepolcro con il cuore pieno di tristezza, ma ora se ne sarebbero tornate con la gioia che proveniva dalla scoperta che Gesù Cristo era vivo.
Dopo quel momento di verità tornarono dal sepolcro, annunciarono tutte le cose che avevano visto e ascoltato agli undici apostoli e a tutti gli altri. Quelle parole sembrarono loro un vaneggiare e non prestarono fede alle donne. Ma Pietro, alzatosi, corse al sepolcro; si chinò a guardare e vide solo le fasce; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé per quello che era avvenuto. (Luca 24: 9 – 12)
Solo quando i nostri occhi possono vedere la verità il nostro cuore riceva la gioia che proviene dal realizzare che le Parole di Gesù sono vere. I discepoli avevano ascoltato dire dal loro Signore: che il Figlio dell’uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare, ma solo ora i loro occhi vedevano la realtà manifestata.
Giobbe 42: 5 Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l’occhio mio ti ha visto.
Quando i nostri occhi vedono la realtà del vangelo manifestata il nostro cuore gioisce e sperimentiamo la forza che proviene dalla fede in Colui che ha vinto il diavolo, il peccato e la morte.
La meditazione di oggi ci permette di ricordare la vittoria del Cristo, la Sua morte non è stata la fine, ma la fine di un nuovo inizio.
La buona notizia è che tutti coloro che credono in Lui non saranno mai soli nelle battaglie della vita e quando affronteranno la morte potranno farlo con la certezza che proviene dalle Parole del Cristo: chi crede in me, anche se muore vivrà.
A Dio sia la gloria
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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