Americani divisi rispetto all’islam

Il partito repubblicano e quello democratico non vedono l’islam allo stesso modo. I primi tendono ad associare gli estremisti a questa religione, i secondi invitano alla prudenza.

(Cathy Lynn Grossman) I repubblicani e i democratici sono molto divisi rispetto all’islam, ai musulmani e al modo in cui un presidente americano dovrebbe “categorizzare” gli estremisti violenti. Tuttavia, secondo uno studio del Pew Research Center, gli americani convergono sul fatto che c’è una forte e crescente discriminazione nei confronti dei musulmani.
L’inchiesta, condotta su un campione di 2.009 adulti, è stata realizzata a gennaio, un mese dopo che 14 persone sono state uccise nell’attacco terroristico di San Bernardino e che il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump ha chiesto il divieto per i musulmani di entrare nel territorio americano.
“Mi stupisce scoprire che il 25% della popolazione pensi che la metà dei musulmani negli Stati Uniti siano antiamericani”, ha dichiarato il ricercatore Besheer Mohamed, coautore dello studio. Le risposte erano le stesse già nel 2002, un anno dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001.

Democratici e repubblicani
“C’è di nuovo che adesso gli americani si dividono in due gruppi, mentre nel 2002 non era questo il caso”, ha aggiunto Besheer Mohamed. Tra i democratici e i loro sostenitori, alla domanda se considerino i musulmani antiamericani il 54% ha risposto: “Soltanto qualcuno o nessuno”. Il 34% pensa che circa la metà dei musulmani siano antiamericani. E il 7% dei democratici ritiene che tutti i musulmani che vivono negli Stati Uniti siano contro gli americani.
Tra i repubblicani e le persone con tendenze repubblicane, il 29% pensa che soltanto una minoranza di musulmani sia antiamericana. Il 47% ritiene che lo sia la metà e il 16% è del parere che tutti i musulmani abbiano opinioni antiamericane. È difficile conoscere la ragione di questa variazione dal 2002. Ma secondo Besheer Mohamed si trova qualche indizio dietro le risposte alla domanda concernente la denominazione che il futuro presidente dovrebbe utilizzare per parlare degli “estremisti islamici”. “Constatiamo un profondo disaccordo rispetto a tale questione”, ha aggiunto.

Il presidente e i musulmani
Nell’insieme il 50% degli americani adulti auspica che il prossimo presidente “faccia attenzione a non criticare l’islam in generale quando farà riferimento agli estremisti islamici”. Mentre secondo il 40% il prossimo presidente dovrebbe “parlare francamente degli estremisti islamici anche se le sue dichiarazioni dovessero essere critiche verso l’islam in generale”.
Democratici e repubblicani hanno posizioni quasi opposte sulla questione. “Tra i repubblicani il 65% spera in un presidente dalle parole dirette, anche se ciò dovesse comportare critiche verso l’islam. Al contrario, il 70% dei democratici pensa che il prossimo presidente dovrebbe stare attento a non criticare l’islam”, ha osservato Besheer Mohamed. Tra gli elettori repubblicani la maggioranza dei sostenitori di un discorso diretto pensa che Donald Trump, o il suo principale rivale, il senatore del Texas Ted Cruz, sarebbe un presidente “buono” o persino “eccellente”.

Associazione tra violenza e islam
Secondo il recente rapporto “i repubblicani sono due volte più propensi a dire che il problema principale con gli atti violenti compiuti in nome della religione derivi dal fatto che certe religioni promuovono dottrine violente”. Questo risultato riecheggia un’inchiesta, realizzata nel mese di dicembre, secondo la quale il 46% degli americani pensava che l’islam fosse più incline di altre religioni a incoraggiare la violenza.
Attraverso il suo ultimo sondaggio il Pew Research Center ha scoperto che il 68% degli americani non ritiene che la religione sia la causa della violenza, ma reputa al contrario che persone violente usino la religione per giustificare le proprie azioni. Il 22% delle persone interpellate ritiene però che gli insegnamenti di certe religioni incoraggino la violenza e il 14% di queste punta il dito contro l’islam. Infine, il 74% dei democratici, ma soltanto il 42% dei repubblicani, pensa che “il sostegno ai musulmani aumenti nei quartieri in cui sono particolarmente discriminati”. I due partiti convergono tuttavia su un punto: il 76% degli americani, comprese le maggioranze dei due partiti, pensa che “la discriminazione verso i musulmani sia in aumento”. (RNS/Protestinter; trad. it. G. M. Schmitt)

da: Voceevangelica.ch/

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