L’identità del quarto impero

Possiamo concludere che il quarto impero è quello di Roma e non quello della Grecia leggendo con attenzione il libro di Daniele che lo evidenzia in quattro punti diversi.

  1. Il primo punto è riportato nei capitoli 7 e 8, fa un confronto tra il “corno” e chiarisce che le due corna rappresentano cose diverse. Il corno di cui parla nel capitolo 8 è evidente che rappresenta un re umano (8:23″Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura, sorgerà un re dall’aspetto feroce ed esperto in stratagemmi”), attraverso questa descrizione tutti gli espositori concordano che fa riferimento ad Antioco Epifane. La descrizione della sua crescita è indicata dagli attacchi che avrebbe fatto contro molte nazioni inclusa la Palestina. Questo corno è impegnato in una guerra fisica diretta contro il popolo giudaico storico, abolì il sacrificio quotidiano dal tempio di Gerusalemme. La sua simbologia rappresenta conquiste in concomitanza con la crescita di misura del corno che in questo capitolo è identificato con la bestia che è un capro preceduto da un montone, indice che la bestia non ha la caratteristica di unicità e che cresce di misura e alla fine viene infranto senza intervento di mano.

Nel capitolo 7 la descrizione del piccolo corno è molto diversa. Spunta dalla testa dell’ultima bestia e non da un altro corno ecco perché non lo si può considerare come un singolo individuo o un re, ma bensì come una potenza che fa guerra ai santi dell’Altissimo che appartengono a un regno spirituale di origini divina che ha uno scopo universale e di durata eterna. Intraprende una battaglia di natura spirituale e attacca sotto l’aspetto fisico e con la persecuzione. È portato avanti dalla natura blasfema e arrogante del piccolo corno il quale assume un atteggiamento empio, ostile e provocatorio contro Dio impegnandosi a distruggere tutti coloro che appartengono al regno spirituale. Qui emerge il carattere unico della bestia e anche del piccolo corno che traspare dal fatto che possiede degli occhi come quelli di un uomo e una bocca che pronuncia parole arroganti. Queste sue caratteristiche indicano un’intelligenza che si propone l’abbattimento del regno di Dio. Il suo giudizio ha luogo nel cielo dove la quarta bestia e le corna sulla sua testa sono distrutti mediante un duplice processo :

1) Il Dio del cielo stabilisce un regno che sarà universale ed eterno;

2) L’esecuzione del giudizio dove l’intero sistema di governo simboleggiato dalla bestia e dalle sue corna è gettato nel fuoco per essere arso.

L’aspetto principale e più importante è che il quarto impero ha subito un grande colpo con la venuta del Figlio di Dio sulla terra. Dalla sua morte e resurrezione il suo regno è cresciuto e avanzato. Cristo ritornerà sulla terra per giudicare i potenti oppressori del suo popolo che saranno condannati al giudizio eterno. Il capro è identificato con la Grecia per questo deduciamo che il piccolo corno del capitolo 7 che rappresenta la quarta bestia non è la Grecia, ma bensì il regno che segui a quello greco : l’impero romano.

  1. Il secondo punto dimostra che il quarto impero è quello romano e non quello greco su un accurato studio del secondo impero che non è solo dei Medi (come alcuni sostengono) ma è quello Medo-Persiano. Questo lo possiamo concludere da tre argomentazioni a suo sostegno riassumendo il libro di Daniele che ci presenta la seguente immagine : la prima argomentazione sostiene che c’è il regno dei Caldei che è ostile al popolo di Dio fino a quando il suo re Baldassar venne ucciso, questo regno passò nelle mani di Dario di origini mede. È detto che Daniele prosperò durante il regno di Dario il medo e di Ciro il persiano (6:28″Così questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano”). La seconda argomentazione sostiene che all’impero babilonese segui quello Medo-Persiano. Infatti nel libro di Daniele è più volte evidenziata la distinzione tra Dario e Ciro (1:21 “Ciro il re”; “6:28 “Ciro il persiano”; 10:1 “Ciro re di Persia”); (5:31 “Dario il medo”; 6:1 “Dario”; 6:6 e 6:9 “re Dario”; 6:28 “regno di Dario”; 9:1 “Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei medi”; 11:1 “Dario il medo”). Questi fatti storici rivelano che Ciro è di origini diverse da Dario e quindi i due uomini erano di origini etniche differenti, ma questo non significa che avevano due regni indipendenti e che i loro regni si siano susseguiti. La terza argomentazione è riportata in Daniele 5:28 “PERES: il tuo regno è stato diviso ed è stato dato ai Medi e ai Persiani”, si legge che il regno di Baldassar sarebbe stato dato in parte ai medi e in parte ai persiani, questo non significa che il regno fu diviso in due ma che fu unificato. Queste sono le tre principali argomentazioni a sostegno del regno Medo-Persiano.

Inoltre in Daniele 8:20 leggiamo “Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia”, da queste parole emerge che i due regni sono rappresentati da una sola bestia e evidenzia la sua unità. Quindi il montone rappresenta l’unità del regno Medo-Persiano, mentre le sue corna rappresentano gli aspetti diversificati del regno. Uno di questi corna era più alto dell’altro, questo sta ad indicare che uno dei due regni avrebbe assunto una posizione di predominio infatti storicamente la Persia divenne predominante sulla Media. Leggiamo che i due imperi combinati, cioè unificati, conquistarono molto territorio (Daniele 7:5 ” Ed ecco un’altra bestia, la seconda, simile ad un orso; si alzava su di un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: “Levati, mangia molta carne”), in questo versetto è evidenziato che la bestia è eretta sopra un fianco indice di una duplice natura cioè quella Medo-Persiana.

  1. Il terzo punto che prova che il quarto regno è quello romano e non quello greco lo leggiamo in Daniele 7:7 “Dopo questo, io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte, essa aveva grandi denti di ferro; divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi, era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna”. Qui la quarta bestia è definita diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. Il modo in cui ci è presentata in questo versetto lascia intendere che è sconnessa con le altre bestie che l’hanno preceduta. Nel capitolo 8 leggiamo che mentre Daniele guardava il montone arrivò il capro, questo passaggio sta ad indicare la differenza di origini, di natura e destino. Infatti l’impero romano era diverso dagli altri che lo avevano preceduto, esso si rivelò l’unico vero impero mondiale dell’antichità, una potenza conquistatrice in grado di frantumare gli altri regni e di consolidare il suo dominio su territori conquistati. Non a caso il Figlio dell’uomo venne per la prima volta sulla terra durante questo regno, anche questo dettaglio è molto importante e spunto di riflessione.
  2. Il quarto e ultimo punto che prova che il quarto regno è quello romano e non quello greco lo leggiamo in Daniele 2:44 “Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto; questo regno non sarà lasciato a un altro popolo, ma frantumerà e annienterà tutti quei regni, e sussisterà in eterno”,  qui è espressamente dichiarato che il regno messianico sarebbe stato eretto al “tempo di questi re” ovvero del quattro regno. È un fatto storico che Cristo appare sulla terra durante l’impero romano. Dobbiamo considerare le parole di Daniele 2:44 “Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto; questo regno non sarà lasciato a un altro popolo, ma frantumerà e annienterà tutti quei regni, e sussisterà in eterno”, come profezia autentica e dunque questo va a confermare che il quarto regno è quello romano e non quello greco.

Concludo riassumendo :

1) Il confronto tra il corno del capitolo 8 e il piccolo corno del capitolo 7 chiarisce esplicitamente che le due corna rappresentano cose diverse. È evidente che nel capitolo 8 rappresenta il re Antioco Epifane, mentre il piccolo corno del capitolo 7 rappresenta una potenza che fa guerra spirituale ai santi dell’Altissimo;

2) Poiché il secondo impero è quello Medo-Persiano e non solo Medo, se ne deduce che l’ordine corretto dei quattro regni è : Babilonia, Media-Persia, Grecia, Roma;

3) La quarta bestia del capitolo 7 è il capro e rappresenta la Grecia, mentre nel capitolo 8 simboleggia imperi diversi. La quarta bestia è l’ultima visione è rappresenta un impero che sorge dopo quello greco e quindi l’impero romano;

4) Daniele profetizza esplicitamente che il regno messianico sarà stabilito al tempo del quarto regno. Le parole di questa profezia indicano chiaramente che l’ultimo impero è quello di Roma. Infatti la profezia dice che non si adempie nell’impero greco ecco perché va applicata a quello romano che riscosse sempre più successo per due fattori : il primo fattore è che il nostro Signore dichiarò di essere il Figlio dell’uomo durante questo impero e Daniele nel capitolo 7 collegò l’abominazione della desolazione con la distruzione futura del tempio (Matteo 24), qui il tempio è rappresentato dal corpo di Cristo; il secondo fattore è riportato nelle parole pronunciate dall’apostolo Paolo che ha descritto l’anticristo nel libro dell’Apocalisse usando la stessa terminologia che ha usato Daniele nel capitolo 7 in riferimento a delle potenze esistenti e future.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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