Massima attenzione e riflessione quando si decide di scrivere qualche messaggio forte, offensivo nella propria bacheca di Facebook perché si rischia d’incombere nel reato di diffamazione.
Un freno all’uso illecito dei social network. E’ questo lo scopo della sentenza n. 8328/16 della Cassazione pubblicata ieri, primo marzo, dalla quinta Sezione penale secondo cui postare un commento offensivo corredato dalla foto della vittima sulla bacheca di Facebook della persona offesa integra il reato di diffamazione aggravata.
E’ quanto è successo all’attuale presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca, bersagliato da alcune offese sul social network. La Suprema Corte di Cassazione ha evidenziato che la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso della bacheca Facebook integra un’ipotesi di diffamazione aggravata poiché ha potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone”.
La Cassazione fissa la linea dura nell’ipotesi d’offesa sui social network, nel caso di specie ha condannato il diffamatore ad una multa di 1.500 euro per aver appellato Rocca come un “verme e parassita”.
da: Tribuna24.it/
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