Essendo seguaci di Cristo, apparteniamo ad un regno spirituale. Oggi usare questa terminologia “Regno” può sembrare lontano da noi come concetto in sé.
Ma in che cosa consiste un vero regno? Come è governato? Ebbene, un vero regno è quello composto da sudditi che vengono governati da un solo uomo, in esso non ci sono elezioni, non c’è nessun parlamento, nessun voto, nessun partito politico, nessun dibattito; ma un solo uomo che fa tutte le leggi. Non devi votare per metterlo in quella posizione, e nemmeno puoi toglierlo da lì; Egli è sul trono perché lo ha ereditato da suo padre. Quello è un regno.
Oggi in Italia c’è la democrazia, c’e’ un parlamento, ci sono partiti, ma un tempo c’era solo un Re che aveva il dominio su tutto.
Prima sul popolo di Dio governava solo Dio, vi era un regno di tipo teocratico, ma un giorno il popolo di Dio desidero’ una svolta, un cambiamento.
1 Samuele 8:5 per dirgli: «Ecco tu sei ormai vecchio e i tuoi figli non seguono le tue orme; stabilisci dunque su di noi un re che ci amministri la giustizia, come lo hanno tutte le nazioni».
1 Samuele 8:7 Allora il SIGNORE disse a Samuele: «Da’ ascolto alla voce del popolo in tutto quello che ti dirà, poiché essi non hanno respinto te, ma me, affinché io non regni su di loro. 8 Agiscono con te come hanno sempre agito dal giorno che li feci salire dall’Egitto fino a oggi: mi hanno abbandonato per servire altri dèi.
Non era Samuele che non andava bene. Loro desideravano assomigliare alle altre nazioni, non volevano più distinguersi dagli altri popoli avendo un governo teocratico, ma desideravano che un uomo, e in questo caso un re, regnasse su di loro. Così facendo sarebbe stato uguali agli altri, e si sarebbero sentiti meno sotto pressione, cioè sarebbero stati un po’ liberi di fare quello che desideravano…Dio disse che avrebbero servito altri dèi.
Nei popoli vicini c’erano delle cose accattivanti che gli israeliti desideravano e il primo re che ebbero, Saul, fu presto respinto da Dio per mancanza di ubbidienza.
Saul finì per suicidarsi e tutto il popolo davanti al nemico dovette fuggire e abbandonare le città che abitavano…avevano respinto Dio e stavano pagando le loro conseguenze. L’uomo è libero di scegliere, ma le scelte hanno sempre un proseguo, non sono mai fini a se stesse.
Tutto questo avveniva tanti anni fa….ed oggi?
2Tm 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!
Tra le varie cose che avverranno negli ultimi tempi della pazienza di Dio, è che gli uomini saranno “amanti del piacere anziché di Dio.”
Preferiranno fare e andare dove piace a loro stessi, piuttosto che considerare cosa piace a Dio.
Non tengono conto del loro Re, desiderano essere governati da qualcun’altro o qualcos’altro.
La nostra epoca, infatti, priva di valori eterni ed ideali, ha un solo obiettivo:
“godersi la vita” il più possibile, perché questo sarebbe l’unico valore rimasto, l’unica “soddisfazione” di una vita per altro vuota e priva di significato.
La Diodati traduce con: “amatori della voluttà anzi che di Dio”. La versione
“Parola è vita” traduce con: “a Dio preferiranno i piaceri della vita”. La parola “piacere” dunque si riferisce ad una attrazione di tipo sensuale. Ricercare solo piaceri fisici mettendoli al di sopra di Dio (e quindi facendone un idolo) rende gli uomini dipendenti da essi.
È un po’ lo stesso discorso che riguardava gli israeliti,Dio disse che stavano respingendo lui per rivolgersi agli idoli, ai loro piaceri, volevano godersi la vita.
Questi uomini di chiamarla l’apostolo sono anche i credenti.
Se leggiamo attentamente osserviamo alcune cose:
“aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza”
“uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede”
Quindi parla anche di uomini che hanno rinnegato la Potenza e che non hanno superato la prova della fede.
Essere sudditi di Dio, servi di Dio, significa ubbidire e procacciare, promuovere, le regole, le leggi, e i modi di fare del Regno di Dio.
Il credente è esortato a non conformarsi con il mondo, come dice Paolo:
Rm 12:2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.
1P 1:14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza;
Paolo esorta allora Timoteo a:
– fuggire;
– procacciare, ricercare;
– combattere; il buon combattimento della fede
1 Timoteo 6:11 Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose, e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la costanza e la mansuetudine. 12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni.
Il termine qui tradotto con RICERCA in altre versioni della Bibbia viene tradotto con PROCACCIA.
PROCACCIA: fare in modo di ottenere, cercare, darsi da fare per raggiungere un fine . Quale è oggi il nostro Fine?
Siamo come la società, in generale, che cerca in tutti i modi di godersi la vita è raggiungere ogni forma di piacere che la faccia stare bene?
Paolo dice a Timoteo :
6 La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno. 7 Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla; 8 ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. 9 Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. 10 Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.
Quelli che vogliono arricchire: in senso letterale e contestuale sta parlando di denaro, in senso spirituale indica: la voglia di avere qualcosa che va oltre il giusto. Indica una volontà specifica nel voler andare al di là dei limiti, indica la volontà di andare più in là con il piacere.
Questo comporta lasciare il proprio obiettivo è dedicarsi ad altro. Per un credente comporta smettere di procacciare tutto quello che l’apostolo Paolo menziona e ricercare altro.
Cercare altro potrebbe portare rovina. Andare anche nelle cose “lecite” fuori dell’equilibrio porta la gente su di una soglia pericolosa.
TU UOMO DI DIO; tu sei differente dagli altri, l’apostolo ricorda a Timoteo la sua appartenenza, “di Dio”
Non appartieni più al mondo o a te “stesso” ma sei di Dio, devi ricercare e affaticarti per raggiungere altri fini, altri scopi,quelli del tuo Dio,del tuo Re.
Dove ti stai dirigendo? Dove stai impiegando i tuoi sforzi, le tue energie, i tuoi soldi, il tuo tempo?
Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook