Quella che segue è una riflessione che trae spunto da un lato dalla parola di Dio (cioè la bibbia) e, dall’altro, dal dibattito sociale che sta avvenendo in questi giorni in Italia.
Cosa dice la bibbia sulla questione degli omosessuali? E’ la parola di Dio (ovvero Dio stesso) a favore dell’omosessualità? Ecco di seguito diversi passi biblici che, nel loro insieme, rispondono chiaramente a tale do-manda:
– “Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non vi ingannate: né i fornicatori,né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio” [1]
– “Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole” [2]
– nei capitoli 18° e 19° del libro della Genesi si parla dello stile di vita per-verso davanti a Dio che avevano gli abitanti di Sodoma e Gomorra (che praticavano l’omosessualità);
– “Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini e ricevendo in sé stessi la ricompensa del loro traviamento. E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti, essendo ripieni d’ogni ingiustizia, fornicazione”; [3]
– “[…] sapendo questo, che la legge non è stata istituita per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per i malvagi e i peccatori, per gli scellerati e i profani, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per gli omosessuali, per i rapitori, per i falsi, per gli spergiuri, e per qualsiasi altra cosa contraria alla sana dottrina, secondo l’evangelo della gloria del beato Dio”. [4]
I passi appena elencati riportano in maniera chiara ed esplicita ciò che la bibbia, cioè la parola di Dio, dice sulla realtà dell’omosessualità.
Chi voleva o vorrebbe, dunque, sapere cosa dice e dichiara la parola di Dio in merito alla questione dell’omosessualità, ha in questi passi una precisa risposta.
Se poi si riflette sul fatto che la chiesa (qualunque chiesa cristiana degna di tale nome davanti a Dio [5] ) ha il dovere di proclamare al mondo la parola di Dio, allora si riconoscerà che il compito della chiesa è quello di annunciare fedelmente alle genti ciò che dice la parola di Dio, affinchè ogni uomo sappia qual è la volontà di Dio per la propria vita e, dunque, per la sua particolare situazione esistenziale. [6] E l’omosessualità è una delle particolari e possibili situazioni e condizioni esistenziali che gli uomini possono vivere.
Infatti l’annuncio della parola di Dio agli uomini è necessario affinchè questi possano conoscere la propria condizione dinanzi a Lui, ed eventualmente ravvedersi [7]. La chiesa non si può arrogare il diritto di annunciare ciò che le pare e piace. La chiesa ha l’obbligo e il dovere di annunciare chiaramente e in modo trasparente ciò che dice la parola di Dio agli uomini, e non ciò che agli uomini piacerebbe sentire, ovvero ciò che gli uomini vorrebbero che la chiesa dicesse. Se accadesse questo, quella “chiesa” non sarebbe più la chiesa di Cristo; se accadesse questo, quella “chiesa” non avrebbe più niente a che fare con Cristo. [8] Pertanto non è primariamente fondamentale sapere ciò che dice la chiesa sull’omosessualità, ma è assolutamente primario sapere cosa dice la bibbia su tale questione. In altre parole, ammettendo che una certa ‘chiesa’ cominciasse a dire che Dio gradisce l’omosessualità, la gente che volesse davvero sapere se tale ‘chiesa’ sta dicendo la verità dovrebbe ricorrere direttamente alla bibbia, per vedere se quanto sta predicando quella tale ‘chiesa’ è conforme o meno alla parola di Dio. Infatti, così (giustamente) si esprime l’apostolo Paolo:
“Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto”; [9]
“Se ancora cercassi di piacere agli uomini, non sarei più servo di Cristo” [10]
Sulla base di queste premesse e di queste promesse della parola di Dio, proviamo a passare ora dalla parte del discorso che riguarda ciò che la gente in generale potrebbe dire e dice sull’omosessualità, ovvero su ciò che la società potrebbe pensare sempre su tale questione.
La società, generalmente divisa, ha diverse opinioni sulla questione dell’omosessualità:
- c’è chi dice che è a favore delle unioni omosessuali;
- c’è chi dice che le coppie omosessuali devono essere equiparate alle coppie uomo-donna e che le unioni civili dovrebbero essere omologate ai matrimoni;
- c’è chi dice che le coppie omosessuali dovrebbero avere il diritto di adottare figli, così come vale e accade per le coppie eterosessuali;
- c’è chi dice che queste cose riguardano la politica e non la religione;
- c’è chi dice che l’uomo è libero di fare quello che vuole;
- c’è chi pensa che la chiesa deve conformarsi ai tempi attuali e assecondare o benedire quello che, oggi, la gente vuole e desidera;
- c’è chi dice che Dio infondo accetta tutti così come sono;
- c’è chi dice che l’essere omosessuali è una questione di natura, ovvero che si nasce così e non si può cambiare;
- c’è chi dice che la famiglia voluta da Dio è quella formata da un uomo e una donna, così come Egli l’ha costituita e voluta sin dagli inizi e, dunque, le “famiglie” omosessuali sono fuori dal Suo piano e dalla Sua volontà per la famiglia.
Le opinioni della gente sono, quindi, tante e diverse tra loro.
La riflessione che qui vogliamo condurre non si limita semplicemente a riflettere su quello che pensa la gente; l’obiettivo di questa riflessione è confrontare ciò che la gente dice sull’omosessualità rispetto a ciò che su di essa dice la parola di Dio. Avendo già visto sia cosa dice la bibbia sull’omosessualità sia cosa dice in generale la gente su tale questione, si può notare che quello che la gente pensa spesso è contro la volontà di Dio.
Di fronte a tale “scontro”, tra le idee degli uomini e la volontà di Dio per gli uomini, si constata una realtà vecchia quanto il mondo. Quanti uomini, da che esiste l’umanità, si sono disposti a seguire le vie di Dio, la Sua volontà e la Sua giustizia?
Non è forse a ragione che la bibbia dice che “Larga e spaziosa è la via che porta alla perdizione e molti sono quelli che la seguono, mentre stretta e angusta è la via che porta alla vita e pochi sono quelli che la trovano”! [11]
Dove porta il non seguire le vie di Dio ed il seguire la via larga (ossia il fare quello che pare e piace – e alle persone non rigenerate da Dio non piacciono la giustizia, la morale, la purezza, la santità -)? La parola di Dio dice che il seguire la via larga porta alla perdizione, ossia alla perdita e alla rovina della propria vita e della propria anima. Infatti nel passo di Romani 1: 27 – 29 abbiamo visto come chi pratica l’omosessualità riceve in sé stesso la ricompensa del proprio traviamento. Di quale “ricompensa” si tratta? Il versetto suggerisce che tale ricompensa non è qualcosa di buono. Infatti la ricompensa che gli omosessuali ricevono in sé, ossia su loro stessi, per il loro traviamento, è l’AIDS.
Questo dovrebbe far riflettere chi vorrebbe parlare bene dell’omoses-sualità. Gesù dice: “L’albero si riconosce dai frutti: così come l’albero buono produce frutti buoni, altrettanto l’albero cattivo produce frutti cattivi”! [12]
Abbiamo prima visto che le opinioni della gente in merito alla questione dell’omosessualità sono diverse. E ognuno che sostiene la propria tesi o ragione pretende di essere nel vero. Così alcuni – come abbiamo visto – sostengono che a) Dio accetta tutti così come sono o b) che omosessuali si nasce e, dunque, sarebbe impossibile cambiare. Ma tali affermazioni, confrontate con la parola di Dio (che è la base della verità [13] ), reggono, appunto, all’esame della verità?
Che Dio accetti tutti gli uomini così come sono non è affatto vero, come dicono e dimostrano le seguenti verità bibliche:
- Lettera ai Romani dell’apostolo Paolo cap. 1 dal verso 18 al 32, in cui l’apostolo parla della depravazione dei gentili (o dei pagani), che soffocano la verità di Dio con le loro ingiustizie. Ingiustizie che commettono per via del loro cuore ottenebrato, per via del loro disinteresse nel conoscere la verità di Dio e del loro stimarsi saggi da se stessi. Ma la loro noncuranza della giustizia di Dio li porta a commettere impurità sotto la spinta delle loro concupiscenze e delle loro menti perverse. La sentenza di Dio per coloro che si ostinano a non seguire le sue vie, ma a camminare per sentieri tortuosi è quella che così facendo costoro restano sotto l’ira di Dio (verso 18) e, in seguito, se non si ravvederanno, saranno giudicati e condannati da Dio (verso 32). Dunque non è affatto vero che Dio accetta gli uomini così come sono. Dio ama gli uomini, in quanto creature sue (Giovanni 3: 16), ma proprio perché li ama li ammonisce ad abbandonare le proprie vie per seguire le sue, [14] per sottrarsi all’inganno che il non seguire le vie di Dio sarebbe fonte di felicità. Gesù, invece, dice: “Imparate da me…e voi troverete riposo (ossia pace, gioia, beatitudine – che viene dal vivere in comunione con Dio e, dunque, dal’avere una coscienza retta e pulita dinanzi a Lui -).
- Riguardo poi al fatto che c’è chi sostiene che omosessuali si nascerebbe e che, dunque, tale condizione sarebbe una condizione naturale immodificabile, vediamo se tale affermazione corrisponde a quanto dichiarato dalla parola di Dio:
“Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non vi ingannate: né i fornicatori,né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. Or tali eravate già alcuni di voi, ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati, nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio” [15]
Si può dunque cambiare? Si. Coloro che camminano fuori dai sentieri di Dio battono vie che sono fuori dalla Sua volontà (la santificazione ad immagine stessa di Dio) per loro: fornicazione, idolatria, adulterio, effeminatezza, omosessualità, furto, avarizia, ubriachezza, oltraggi, rapine. Questi sono i frutti che un uomo senza Dio e guidato dai propri pensieri (carnali e non spirituali [16]) può compiere, proprio perché vive fuori dalla luce e dalla grazia di Dio. Ma questa infondo è la naturale condizione del genere umano, dato che “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. [17]
Ora, però, una cosa è l’ammettere la propria condizione dinanzi a Dio e un’altra è il cercare di giustificare tale condizione (e questo fanno coloro che dicono che “sono fatti così e dunque non possono farci nulla”!).
L’opera di Dio è proprio quella di poter rigenerare le persone dando loro un cuore nuovo e una nuova natura, [18] affinchè dai propri desideri carnali e peccaminosi [19] possano acquisire un cuore nuovo e una mente rinnovata, che si va rinnovando ad immagine (secondo la santità e la giustizia [20]) di Colui che le ha create.
La bibbia ha lo scopo di istruire e avvertire l’uomo sulla strada che con-duce alla vita e sulla strada che conduce alla morte. Infatti la bibbia dice che “Dio mette dinanzi agli uomini la via della vita e la via della morte”, [21] per esortare l’uomo a scegliere la vita, anziché la morte!
Anche se gli uomini dicono di essere sapienti e si credono autosufficienti, camminando senza Dio, spesso, con le proprie scelte, finiscono proprio per imboccare la via della morte (nonostante dicano a se stessi e agli altri che le proprie scelte sono buone)! Per questo la parola di Dio esorta l’uomo a diffidare in modo assoluto del proprio discernimento:
- “Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non poggiarti suo tuo intendimento”; [22]
- “V’è tal via che all’uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte”; [23]
- “Guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro”; [24]
- “I miei pensieri non sono i vostri pensieri né le mie vie sono le vostre vie” [25]
Questi passi della bibbia dicono che tra l’intendimento dell’uomo e quello di Dio vi è differenza e che l’uomo è capace di chiamare bene il male e male il bene. Non è, infatti, proprio questo il caso di coloro che dicono che praticare l’omosessualità è qualcosa di buono? Non è proprio questo il caso di coloro che chiamano bene il male e male il bene, dicendo che l’omosessualità sarebbe un bene, quando, invece, può produrre l’AIDS che è un frutto cattivo che nasce da un albero cattivo? E la genesi di tale frutto è in linea col principio spirituale della parola di Dio che dice che “Il salario (o ricompensa) del peccato è la morte, contrariamente al dono di Dio che è la vita” [26] .
Di certo quello di cui si sta discutendo in questi giorni in Italia è una modifica o un’alternativa di quella che, da che Dio ha creato il mondo e i suoi abitanti, è una legge di natura e spirituale originaria e originante (nel senso che se l’uomo non si fosse voluto attenere ad essa sin dall’origine (ossia alla legge data all’uomo e alla donna del “crescete e moltiplicatevi”, secondo le potenzialità e le risorse create da Dio – con l’atto e le direttive insite nella Sua creazione -) a quest’ora non avremmo il genere umano). La modifica o l’alternativa di ciò che Dio ha dato come legge, affinchè gli uomini, seguendola, crescano e si moltiplichino (non solo in senso meramente biologico, ma nel senso di una prosperità in tutti i sensi – fisica, morale e spirituale -), porterebbe a un ordine diverso da quello pensato e voluto da Dio per l’uomo. E un tale ordine diverso, al di là dei giri di parole, non potrà che essere un disordine. Ed ecco il perenne scontro tra gli uomini che – come nel caso della torre di Babele – si vogliono unire e fare i loro progetti senza Dio, e Dio, che non approva ciò che gli uomini vogliono fare senza di Lui, perché sa che gli uomini senza Dio non perseguono il bene e non arriveranno al bene.
Ora qualcuno dirà [27] : “Ma non permettendo all’uomo di fare quello che vuole, Dio non sta forse limitando la libertà dell’uomo e dunque il suo bene”? Penso che moltissimi si pongono tale domanda, pensando di trovare una falla nei pensieri di Dio. [28] E dove sarebbe la falla in tal caso? Nel fatto che se Dio pone una limitazione all’uomo, indicandogli una strada piuttosto che un’altra, questo sarebbe da vedersi come una sua limitazione? Ma, allora, limitati e limitanti sarebbero anche tutti quei padri che cercano di educare i propri figli incitandoli a prendere certe strade piuttosto che altre? E, allora, a detta di questi progressisti, i padri e le madri dovrebbero rinnegare la loro maggiore esperienza di genitori e la loro intenzione positiva di far crescere i figli coi propri consigli, in nome della nuova dogmatica dottrina degli irreligiosi che dicono che oggi l’educazione dovrebbe seguire la nuova moda dell’assenza di regole, dell’assenza di disciplina e del lasciar fare ai figli quel che sentono e che vogliono? Basta riflettere su questo per capire quanto “sapiente “sia la mentalità di questi “nuovi” pagani, che vorrebbero far salire in cattedra la loro immoralità e depravazione, ammantandola di concetti come progresso, civiltà, ammodernamento !
E questa sarebbe cultura? La cultura è buona quando ha per scopo il miglioramento di ciò che si trova in natura. Ma quando la natura ha già delle cose in sé che sono buone e perfette, perché si dovrebbe dire che quella cultura che volesse trasformarle e modificarle in peggio sarebbe buona?! Quando Dio creò il mondo (e in esso l’uomo e la donna) vedendo tutto ciò che aveva fatto disse che “Era molto buono” [29] . Perché voler cambiare ciò che è buono, ciò che – come dice il dott. Richard Cohen [30] – “funziona” [31] ?!
Vorrei cercare di avviarmi a delle conclusioni:
- La questione qui è quella di confrontare ciò che dice Dio sull’omosessualità (e questo lo abbiamo visto attraverso i passi della bibbia che abbiamo riportato) e ciò che dicono certi uomini cosiddetti ‘progressisti’; mentre Dio dice che l’omosessualità è frutto di una libidine carnale, diversa (e deviata) rispetto alla relazione naturale creata da Dio tra l’uomo e la donna, gli omosessuali vogliono sostenere che le loro unioni sarebbero pari a quella creata e voluta da Dio. Si tratta della medesima opposizione che il diavolo suggerì ad Eva, quando la sedusse col ragionamento secondo cui Dio, ammonendo la donna a non prendere da sé il frutto del bene e del male, l’avrebbe voluta limitare per una questione di gelosia! [32] Ma quando la donna, ascoltando il diavolo e disubbidendo a Dio, prese del frutto sconsigliatole da Dio (ossia una conoscenza – o esperienza, o vissuto – senza Dio), poi, effettivamente, si trovò bene e ne ebbe realmente dei vantaggi? Affatto!
- Quello che in questi giorni viene spacciato per progresso non è in realtà che uno stravolgimento: della natura e di ciò che Dio dice nella sua parola. Trasgredire il consiglio di Dio porterà progresso? Le grandi civiltà sono cadute o hanno cominciato a decadere quando al loro interno la libertà sfrenata e la perdita di ogni legge e criterio le ha fatte illudere di durare anche infrangendo ogni regola e principio? Questa è la strada che sembra l’Italia stia correndo il rischio di correre in questi tempi;
- Qualcuno dice che la questione della famiglia non avrebbe a che fare con la religione e, quindi, con Dio? Ma chi ha legiferato prima che gli uomini cominciassero a darsi delle regole per cercare di gestirsi per conto loro sul primo uomo, sulla prima donna e – dunque – sulla prima famiglia, se non Dio (che ha creato la famiglia, perché questa vivesse a Sua immagine e somiglianza)?! Se penso alle parole di Gesù che dice “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, [33] non ho il minimo dubbio riguardo al Chi dare il diritto e l’autorità di legiferare sulla famiglia: non a Cesare (rappresentato dalla politica degli uomini – compromessa e viziata dallo sporco gioco dell’acchiappare voti e consensi e, dunque, del vendersi a qualsiasi corrente -) ma a Dio. E come i primi apostoli credo di far bene a pensare come direbbero loro: “Giudicate voi a chi conviene ubbidire, se a Dio o agli uomini. Quanto è a noi, noi ubbidiremo a Dio”! [34]
[1] 1 Corinzi 6: 9, 10
[2] Levitico 20: 13
[3] Romani 1: 27 – 29
[4] 1 Timoteo 1: 9 – 11
[5] Ovvero qualunque assemblea formata da veri credenti cristiani, [5] che seguono fedelmente la parola di Cristo e di cui Cristo si compiace, suggellando con la Sua presenza e coi Suoi segni coloro che Gli ubbidiscono (Atti 5: 32)
[6] 1 Timoteo 2: 4
[7] Matteo 3: 2; Marco 6: 12; Luca 13: 3; 2 Pietro 3: 9
[8] Colossesi 1: 18; 2: 19; Efesini 1: 10, 22; 4: 15
[9] Galati 1: 8
[10] Galati 1: 10
[11] Matteo 7: 13
[12] Matteo 12: 33
[13] Giovanni 1: 14; 3: 21; 14: 6; Romani 1: 25; 2 Corinzi 7: 14; Galati 2: 5; 4: 16; Efesini 1: 13; 4: 21; 5: 9; 6: 14; Colossesi 1: 5; 2 Tessalonicesi 2: 10; 1 Timoteo 2: 7; 2 Timoteo 2: 13, 25; 4: 4; Giacomo 1: 18; 3: 14; 1 Pietro 1: 22
[14] Giovanni 6: 45; Tito 2: 12; 1 Corinzi 4: 14; Colossesi 1: 28; 1 Tessalonicesi 5: 14; 1 Corinzi 10: 11; Ebrei 12: 5, 8
[15] 1 Corinzi 6: 9 – 11
[16] Galati 5: 19 – 22
[17] Romani 3: 23
[18] Tito 3: 5; 1 Pietro 1: 1 – 3; Efesini 2: 8 – 10
[19] Per peccato la bibbia intende ogni trasgressione rispetto alla parola di Dio ( 1 Giovanni 3: 4)
[20] Romani 12: 2; Colossesi 3: 10
[21] Geremia 21: 8
[22] Proverbi 3: 5
[23] Proverbi 14: 12
[24] Isaia 5: 20
[25] Isaia 55: 8
[26] Romani 6: 23
[27] Il primo a dirlo (cioè a cercare di andare contro Dio dicendo che ciò che Dio dice all’uomo sarebbe contro il suo stesso interesse) è stato il diavolo
[28] Per una questione di precisione, vorrei sottolineare come questa riflessione è il frutto di qualcosa che sento io personalmente e che espongo in base alla mia sensibilità, sensibilità che deriva dal mio personale amore per la parola di Dio, che personalmente ritengo come l’autorità massima e migliore attraverso la quale l’uomo possa regolarsi sempre se vuole seguire le vie di Dio anziché le proprie, riconoscendo che le vie di Dio sono più alte e più perfette delle vie dell’uomo.
[29] Genesi 1: 31
[30] Richard Cohen, DVD RITORVARSI – Il processo di riappropriazione dell’identità sessuale – PdG Vision
[31] Infatti, come dice il dott. Cohen, “Lui e lei funzionano (nel senso che tramite loro possono nascere i bambini)”, mentre lui e lui o lei e lei non funzionano. E’ tanto naturale capirlo, quanto è innaturale negarlo.
[32] Il diavolo, infatti, indusse la donna a prendere di quel frutto (che oggi si chiamerebbe dell’autonomia da Dio, frutto che ancora oggi molti pensano di gustare per avere chissà quali vantaggi) proprio sulla base del seguente ragionamento: Dio non vuole che tu conosca il bene e il male da te stessa (cioè attraverso le tue stesse esperienze, senza consultare Dio) perché poi saresti come Dio (cosa che non risultò, poi, essere vera – Genesi 3: 1 – 5.
[33] Luca 20: 25
[34] Atti 5: 29
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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