Ester 4:13,14 “E Mardocheo fece rispondere a Ester: Non pensare di scampare tu sola fra tutti i Giudei, perché ti trovi nel palazzo del re. Poiché se in questo momento tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da un’altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete. Inoltre chi sa se è proprio per un tempo come questo che tu sei pervenuta alla regalità?”.
Ester era una giovane donna di origini giudaiche, discendente della famiglia di Beniamino del regno di Giuda prima della sua distruzione nel 597 a. C. da parte dei babilonesi e la loro deportazione nel regno delle provincie dell’impero persiano, insieme ai profeti Geremia ed Esdra. Era figlia di Abihall della città di Susa (Sushan) capitale del regno di Persia, luogo in cui avvennero numerosi eventi biblici nei giorni di Daniele, di Nehemia, della regina Ester e (Serse) Assuero.
La sua famiglia preferì rimanere in terra straniera piuttosto che fare ritorno a Gerusalemme e alla morte dei suoi genitori fu adottata dal cugino Mardocheo che la considerava sua figlia (Ester 2:7 “Egli aveva allevato Hadassah, cioè Ester, la figlia di suo zio, perché ella non aveva né padre e né madre. La fanciulla era avvenente di forma e di bell’aspetto; alla morte del padre e della madre Mardocheo la prese come sua figlia”), il quale occupava una funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa.
Mardocheo cambiò il nome originale di Hadassah che significa “mirto” in Ester, nome di origini assiro-babilonesi che significa “stella-astro” ma in ebraico ha un significato diverso e significa “nascosta”, perché Mardocheo le aveva ordinato di tenere nascosta la sua identità di giudea al re Assuero (Ester 2:10 “Ester non aveva fatto sapere nulla né del suo popolo né del suo paese di origini, perché Mardocheo le aveva ordinato di non dirlo”).
Il re Assuero la scelse come sua nuova moglie e la fece incoronare regina dei persiani (Ester 2:16,17 “Ester fu condotta dal re Assuero nel suo palazzo reale il decimo mese, cioè il mese di Tebeth, il settimo anno del suo regno. Il re amò Ester più di tutte le altre donne, ed ella trovò grazia e favore ai suoi occhi più di tutte le altre fanciulle. Così egli le pose in capo la corona reale e la fece regina al posto di Vashti”), ella fu sempre ubbidiente a suo cugino Mardocheo anche quando divenne regina, continuò a seguire i suoi consigli perché si fidava di lui come se fosse suo padre.
Il cambiamento del suo nome da Hadassah ad Ester, indica la condizione per cui è famosa : “Un tempo schiava e poi regina persiana”.
Ester si rivelò una donna di spiccata capacità di giudizio, autocontrollo e capacità al sacrificio estremo per amore della salvezza del suo popolo, infatti ella nascose la sua vera identità di giudea per rivelarla al momento opportuno e cioè quando si trattò di salvare i giudei dalla strage fatta ordinare dal ministro Aman che decise di sterminarli tutti dal regno. A questo punto Mardocheo la esorta a presentarsi alla presenza del re per intercedere a favore del suo popolo, in quel tempo la legge medo-persiana proibiva con la pena di morte presentarsi alla presenza del re senza essere stati convocati.
Ester si prepara all’incontro con il re con tre giorni e tre notti di digiuno e preghiera e chiede ai giudei i digiunare e pregare a suo favore contemporaneamente affinché la sua supplica al re abbia successo e i giudei non siano messi a morte (lo scopo del suo digiuno precedente all’incontro con il re è la “purificazione dell’animo” tramite la preghiera, che serve per avere una maggiore forza d’animo e, in quella situazione specifica per poter affrontare il pericolo dell’eliminazione del popolo giudaico da parte dell’esercito del re, mal consigliato dal suo ministro Aman), dopo di che si presenta davanti al re per invitarlo insieme al suo ministro Aman, nel suo giardino dove aveva fatto preparare un banchetto in suo onore. Durante il banchetto li invita nuovamente per il giorno successivo a un altro banchetto e in quell’occasione informa il re di essere giudea e che Aman aveva decretato lo sterminio di tutti i giudei del regno. Ottiene allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il giorno in cui dovevano essere sterminati.
Questa storia è un ennesimo esempio su come Dio compie sempre quello che è nella sua volontà, qui Ester fa parte del progetto di Dio per salvare il suo popolo dallo sterminio; fu uno “strumento” nelle mani di Dio per adempiere uno scopo glorioso. Ester dimostra una profonda dipendenza da Dio e una totale assenza di arroganza e di superbia.
Ester si distingue perché fu leale, fedele, ubbidiente e coraggiosa. Fu una vera patriota e nel momento critico non si vergognò delle sue origini e del suo popolo. Fu una donna umile perché malgrado fosse diventata regina, non si vergognò delle sue origini e soprattutto continuò ad amare e a ricordarsi di quelle persone semplici delle quali proveniva al punto tale di rischiare la morte per il suo popolo e così agendo salvò la sua e la loro vita.
La Bibbia racconta di Ester che era una donna di grande pietà, caratterizzata dalla sua fede, dal suo coraggio, dalla sua prudenza e dalla sua risolutezza. Ester si contraddistingue per la sua grande “fede” che fu più forte della paura della morte che le fu motivata dalla consapevolezza che la salvezza del suo popolo dipendeva da lei (Ester 4:15,17 “Allora Ester ordinò di rispondere a Mardocheo così : “Va, raduna tutti i giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me; state senza né mangiare e né bere per tre giorni, notte e giorno. Anch’io con le mie ancelle digiunerò nello stesso modo; poi entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se dovrò perire perirò”. Mardocheo se ne andò e fece tutto ciò che Ester gli aveva ordinato”).
Fu così che Ester salvò il suo popolo dallo sterminio!!
Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com
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