Giubileo dall’ebraico yòbél vuol dire: “corno di montone o trombe ricurve” indicanti “remissione e liberazione”; dal latino iubilaeum da iubilare, letteralmente “gridare di gioia”.
Il Giubileo fu istituito da Dio come anno di gioie e delizie, per onorare e adorare l’Eterno. Venne ordinato a Mosè circa 3500 anni fa, prima che il popolo d’Israele venisse introdotto nella terra promessa. Doveva essere celebrato ogni 50 anni, iniziando nel gran giorno del Yom Kippur (il giorno dell’espiazione), in cui si immolavano degli agnelli per i peccati degli uomini (figura del sacrificio di Gesù). Quando il sangue della vittima era versato e l’espiazione del peccato compiuta, il corno, strumento musicale del tempo, vibrava diffondendo il suono per tutta la Palestina annunziando l’inizio del Giubileo. Era un anno di completo riposo per la terra, e non come al giorno d’oggi in cui viene spremuta anno dopo anno al non ne posso più, con pesticidi a volontà. Alla preoccupante domanda dell’uomo:
“Che mangeremo? se non semineremo non raccoglieremo” Dio aveva promesso che l’anno precedente avrebbero avuto un raccolto sufficiente per tre anni. Ma essi non credettero a quelle parole. Inoltre gli esiliati tornavano nelle loro famiglie, le catene degli schiavi cadevano, i debitori erano liberi, le proprietà perdute erano ritrovate. Il tempo della benedizione era finalmente giunto per tutti, senza fare lunghi pellegrinaggi in posti particolari o passare per porte speciali (Levitico 25:1/23). Il Giubileo Romano del 2015/16 è un po’ una copiatura forzata dei vecchi ordinamenti ebraici, come anche le cerimonie, paramenti, incenso, candele ecc… Il primo fu indetto nel 1300 con la scusa di speciali indulgenze a pagamento, per facilitare l’ingresso in paradiso. Si volevano aumentare i pellegrinaggi verso Roma, per il grande bisogno di fondi per le continue guerre e lussurie varie. Inoltre la storia ci racconta che si era nel periodo centrale della “santa” inquisizione quando milioni di cristiani, con la scusa delle streghe, vennero bruciati, torturati, trucidati (Hitler al confronto fu una brava persona).
Ma il vero Giubileo venne aperto alla croce da Gesù e si concluderà al Suo ritorno imminente. Non è un periodo di 365 giorni, limitato da regole umane e saltuario come la porta che si è aperta a Roma, ma un tempo di salvezza per te e per ogni uomo in ogni luogo. Come lo fu per il ladrone in croce circa 2000 anni fa, ancora oggi, Gesù col dolce suono del corno del Giubileo della grazia ti annunzia: “Io sono la porta (nessun altro/a), se uno entra per me sarà salvato” (Giovanni 10:9).
tu a quale Giubileo prenderai parte???
Santo dopo 4 secondi
Non aveva fatto miracoli e non aveva condotto una vita esemplare, ma dopo una preghiera di 4 secondi diventò santo, e nello stesso giorno si ritrovò in paradiso. Stiamo parlando del ladrone che era in croce vicino a Gesù (Luca 23:33/43). Quando Dio fa gli uomini santi (e solo Lui può farlo – Esodo 31:13, 1Tessalonicesi 5:23), questi lo sono dopo pochi secondi. Quando invece sono gli uomini a fare santi altri uomini, allora servono lunghi processi di 30 anni e 4 miliardi delle vecchie lire, come nel caso di Pio da Pietrelcina. La parola santo vuol dire: “separato” e nel nostro caso “separato dal peccato”. Il paradiso è il luogo di Dio, e per Gesù è “la casa di mio Padre” (Giovanni 14), il luogo santissimo del Dio tre volte santo, in cui nessuna cosa impura (contrario di santo) vi può entrare (Efesini 5:5). Ogni luogo è santo se vi è la presenza del Signore, come il tabernacolo nel Vecchio Testamento o il monte dove Mosè dovette togliersi le scarpe, e così oggi ogni vero credente è santo per la presenza del Signore nel suo cuore.
Quindi non è prerogativa di alcuni che per l’eroicità delle loro virtù sono elevati agli onori degli altari (luogo dove solo Dio deve essere elevato), ma
di ogni vero credente, divenuto tempio dello Spirito Santo solo per l’eroicità, per il sacrificio di Gesù. Egli diceva alla gente “pia” del suo tempo: “le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio” (Matteo 21:31), e così anche le persone come il nostro ladrone, lavate, santificate, giustificate nel nome di Gesù, mediante lo Spirito di Dio (1Corinzi 6:9/11). Nei tribunali religiosi per diventare santo, oltre a tante altre cose, bisogna essere morti, ma secondo la Bibbia bisogna diventarlo prima; dopo morto è “troppo tardi” (Ebrei 3:15 – Luca 12:13/21). Una chiara prova la diede Gesù nel racconto del ricco e Lazzaro (Luca 16:19/31). L’apostolo Paolo scrivendo ai vari credenti diceva: “…ai santi che sono a Efeso”, Roma… (Efesini 1:1). Quindi tutti i credenti viventi e non, sono santi. Apprendiamo da una statistica che negli ultimi 20 anni sono stati dichiarati “santi” più persone che negli ultimi 400. Vuol forse dire che in passato ci sono stati pochi santi, o che oggi si può superare più facilmente la burocrazia religiosa?!
Questo semplice dono di Dio è stato trasformato in qualcosa di complicato, mentre anche tu oggi stesso, se credi, puoi essere santo.
Nicola & Lina Scorsone
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook