Se c’è qualcuno che si è dimenticato a che cosa servono veramente le guerre, questo articolo potrà rinfrescargli la memoria.
Le guerre – certamente – servono a conquistare territori. Le guerre servono ad appropriarsi di beni e di ricchezze che appartengono ad altre nazioni. Le guerre servono ad aumentare il proprio controllo geostrategico su una certa regione. Ma le guerre – e gli attacchi terroristici che le “giustificano” – servono soprattutto ad una cosa: ad arricchire i produttori di armi. “It’s just business, baby”.
E’ di oggi la notizia che “i maggiori produttori americani di armi stanno faticando per soddisfare le crescenti richieste di missili di precisione e di altre armi che vengono usate nella lotta contro lo Stato islamico, guidata dagli Stati Uniti, e in altri conflitti in medio oriente”.
“I costruttori di armi – prosegue l’articolo – stanno arrivando al limite della loro capacità produttiva, e potrebbero dover ingrandire i loro impianti di produzione, o addirittura costruirne di nuovi. Questo potrebbe allungare i periodi di attesa, in un momento in cui gli alleati degli americani esprimono una crescente preoccupazione per il fatto che le vendite di armi da Washington siano troppo lente.”
“Nel frattempo una coalizione appoggiata da Washington e guidata dai sauditi, che include il Bahrein e gli Emirati Arabi, sta conducendo da nove mesi una campagna militare nello Yemen, contro i ribelli sostenuti dall’Iran. Gli Stati del Golfo stanno anche procurando armi costruite dagli americani ai ribelli che combattono il governo siriano”.
Il totale delle vendite di armi americane nel mondo è aumentato del 36% negli ultimi 12 mesi. In particolare, le vendite di missili, bombe intelligenti e altre munizioni sono passate dai 3 miliardi e mezzo del 2014 a 6 miliardi di dollari nel 2015.
“È un settore in enorme crescita per noi” ha detto un dirigente di una ditta costruttrice di armi americana che vuole rimanere in incognito. “In quella regione tutti parlano di accumulare una riserva di armi che possa durare da 5 a 10 anni. Sarà una guerra molto lunga, quella contro lo Stato islamico.”
Direi che ogni commento, a questo punto, è superfluo.
Fonte: www.luogocomune.net
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