Domanda: L’ISIS significa avvento della grande tribolazione? Risposta: Rispondiamo con piacere alla domanda sollevata dalla nostra ascoltatrice Giusy. In realtà abbiamo selezionato questa domanda perché molti Critiani si chiedono se la nascita e il dispiegamento dell’ISIS, (cioè lo Stato Islamico della Siria e dell’Iraq), rappresenti un segno dell’inizio della grande tribolazione. Quest’organizzazione terroristica ha attirato su di se l’attenzione e le paure del mondo, reclutando forze dappertutto e riempiendo il nostro globo terrestre di azioni violente e brutali, ultime fra tutte l’attacco a Parigi e nel Mali. Il feroce modo di esecuzione delle vittime, decapitate e torturate, non può far altro che richiamare alla nostra attenzione un verso dell’apocalisse di Giovanni che ci conferma come molti saranno uccisi nella Grande tribolazione:
Apocalisse 20:4 – vidi anche le anime di coloro che erano state decapitate per la testimonianza di Gesù e per la Parola di Dio.
Quindi, indubbiamente, la presenza dell’ISIS coincide con fatti relativi ai tempi della fine. Inoltre, il bieco tentativo di quest’organizzazione di stabilire il proprio Regno a ridosso se non dentro Israele, non fa che destare ulteriore preoccupazione in merito. Ma, questo premesso, dobbiamo chiarire che NON esiste nessuna profezia biblica che esplicitamente richiami o denunci la crescita e lo sviluppo dell’ISIS, ma semmai del male e delle sue conseguenze per gli abitanti della Terra. E’ chiaro che negli ultimi tempi si udiranno sempre più guerre e si sentiranno rumori di guerra, e forse mai come in questi anni, ogni nazione sembra sempre impegnata in un’impresa bellica.
Matteo 24:6 – Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine.
Matteo 24:7 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi;
Matteo 24:8 ma tutto questo non sarà che principio di dolori.
Il testo letto ci assicura innanzitutto che la sposa di Cristo deve restare serena in quanto certe cose sono necessarie perché il Figlio dell’uomo ritorni sopra la Terra. Ma, andando nel dettaglio, parla delle guerre non come la fase centrale della Grande Tribolazione, quanto come un preludio, un inizio. Inoltre, possiamo anche operare una seconda considerazione, e cioè che molte delle profezie bibliche riguardano nazioni intorno al Mar Grande, (Il Mar Mediterraneo) e le recenti sommosse in Tunisia, Egitto, Libia e chi più ne ha più ne metta, possono essere una ulteriore conferma a quanto abbiamo fino ad ora sostenuto. A questi elementi si aggiunge anche la presenza di pestilenze e carestie dilaganti dappertutto:
Luca 21:11 vi saranno grandi terremoti, e in vari luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo.
Non dobbiamo poi meravigliarci se i Suoi Figli, (coloro che hanno il Suo nome nel proprio cuore), debbano essere perseguitati e maltrattati.
Giovanni 15:18-20 – «Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detta: “Il servo non è più grande del suo signore”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Persecuzione, tortura, decapitazioni, crocifissioni, in fondo in fondo, sono sempre state praticate nel corso del tempo, ma oggi assumono una connotazione volutamente feroce e aggressiva e volutamente legata alla propria fede, non ad una etnia, o ad una casta sociale. Questo è un elemento che deve farci riflettere. Leggiamo anche:
II Timoteo 3:1-4 – Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio,
Nei tempi della fine, o negli ultimi giorni, la popolazione mondiale tutta diventerà così cattiva da assumere quell’aspetto descritto in II Timoteo. Ma, ancora, non si parla dell’ISIS, ma della popolazione mondiale in senso lato. Semmai, diventa una logica conseguenza l’ISIS proprio per il manifestarsi di questi segni premonitori dei segni della fine. Il mondo sta andando e andrà a questo punto sempre peggio man mano entriamo nel tempo della fine e la sua caduta sarà di tipo esponenziale nella Grande Tribolazione che sicuramente è alle porte, (Apocalisse capp 6 – 7 – 8). L’ISIS dunque non rappresenta il SEGNO della fine dei tempi, ma un segno, un elemento che ci fa capire come stiamo dentro proprio a questo evento che lo vogliamo o no. La presenza dell’ISIS può a questo punto essere fonte dello scaturire di altri e ben più gravi conflitti. Al momento sembra che non siamo al livello di tante nazioni contro tante nazioni, ma le alleanze che esistono al momento si reggono su un filo di seta e, dunque, …, dobbiamo davvero pregare.
In definitiva, oggi l’ISIS è una prova soltanto di ciò che la Bibbia ci prescrive in termini di malvagità umana priva di Cristo. “non esiste timore di Dio davanti ai loro occhi”, (Romani 10:18). I suoi leader e le Nazioni che si stanno scontrando al momento, non sono altro che i protagonisti di quello che a breve sarà l’Armagheddon. Attualmente l’ISIS è al centro degli attacchi e sembra che ci sia una voce soltanto contro l’ISIS, ma guardando bene le cronache giornalistiche e le mosse degli USA e della Russia soprattutto, ci rendiamo conto che le cose non stanno proprio così.
Gabriele Paolini | notiziecristiane.com – Accademia Jeshua Europa
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