Grazie Signore per questa riflessione sullo zelo nel conquistare anime a te, come se fossi io stesso autore di coversioni di ravvedimento, dispensatore di salvezza, o vero conquistatore!
Il modo, anzi “il cuore” con cui spero di portare frutto al Signore fa di molto la differenza.
Il desiderio di “manifestarmi” buon servo o discepolo, mostrando il frutto delle mie opere, non è altro che un “mero” sentimento di conquista, valido per la mia gloria e niente più.
Se vi fa piacere parlo al plurale…
Quando, o se! ostentiamo il nostro operato (mancando dì umiltà), guardandoci attorno a cercare tra i “banchi” della chiesa conferma di ciò, sotto forma di anime “strappate al mondo”, non facciamo altro che glorificare noi stessi. Gonfi d’orgoglio non ci accorgiamo che in realtà (per ora) non abbiamo combinato un bel nulla!
Non siamo altro che conquistatori, abbiamo lottato per noi stessi, abbiamo nascosto sotto il tappeto della nostra tenda un pezzo d’oro che non ci appartiene.
Giosué 7:21 Ho visto fra le spoglie un bel mantello di Scinear, duecento sicli d’argento e una sbarra d’oro del peso di cinquanta sicli; ho desiderato quelle cose e le ho prese; ecco, sono nascoste in terra in mezzo alla mia tenda; e l’argento è sotto»
Certo, la nostra testimonianza rientra nelle buone intenzioni, trascinati dall’enfasi, dall’amore che abbiamo per il Signore, raccontiamo una splendida storia. Traspare dal nostro cuore, i nostri occhi brillano, le altrui certezze vacillano… penseranno: “Meraviglia, il Signore esiste davvero!”
Beh! Sapete che c’è… La buona notizia è vera… DIO C’E’!
Ma… Spesso la nostra testimonianza (quando non è supportata dalla parola) diventa una visione personale del Signore, questo può indurre ad un ravvedimento temporaneo, ma non è una conversione, ciò non è utile alla altru conoscenza personale del Signore. Può dare un’infatuazione momentanea dello splendido Dio in cui noi stessi abbiamo creduto.
È indispensabile che noi non si manifesti “solo” il personale, intimo, aspetto che abbiamo del Signore. Quel modo particolare in cui Dio ha toccato il “nostro” cuore, quanto la verità bibblica di come e di chi, il Signore è.
Geremia 17:9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno;
chi potrà conoscerlo?
UNA “PAROLA” SULLA CURA…
Quando citiamo la Bibbia, invece, accade qualcosa di diverso… La Parola di Verità, non lavora nel nostro cuore, che come sappiamo è ballerino, ma nel nostro spirito.
Li ogni parola scritta e poi citata lavora, sta scritto! non significa: sulla carta! ma nei dettami della verità, che ciascuno ha nel profondo, poi trascritta.
LA VERITÀ scritta, È cibo per il nostro spirito, è come passare uno straccio sulle suppellettili impolverate.
Il vaso ad onore ha bisogno di restauro e parola su parola, sta scritto – su sta scritto, riappare, il cesello, la pennellata d’oro, il suo fine valore.
A volte l’archeologo recupera un vaso pressoché intatto, appena scavato emerge dalla “terra” in tutto il suo splendore. A volte occorrono anni di restauro e grazie a Dio lo si recupera, a volte le parti rimesse in sieme non tengono e il vaso si perde di nuovo.
CHE DIRE…
Marco 13:11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell’ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo.
Le parole che vengono dal cuore conquistano o distruggono. Non è ciò che entra nell’uomo che nuoce, quello se ne va nella latrina, ma ciò che la lingua dice, quello viene dal cuore.
Provenendo dal cuore, non proviene dallo spirito.
Matteo 15: 16 E Gesù disse: «Anche voi siete ancora incapaci di comprendere? 17 Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina? 18 Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l’uomo.
Quando la nostra enfasi “evangelica” si discosta dalla PAROLA diventando unicamente qualcosa di intimo, non è del Vangelo che stiamo parlando, non del vangelo di potenza che procede da Dio, ma di un aspetto privato di ciò che ha prodotto in noi.
Ciò non può essere calzante al cento per cento, magari convincente, commovente, toccante ma nostro!
Questa infatuazione è probabile che abbia un effetto temporaneo, e va supportata nel tempo da un insegnamento fondato sulla parola, perché il tutto diventi stabile, utilizzabile e comparabile da ogniuno.
Se l’insegnamento non ha seguito, non avremo prodotto un granché, avremo conquistato anime alla nostra gloria e non a Dio. Quelle persone avranno stima, rispetto, parole di apprezzamento ma per noi.
Ora conosciamo già un conquistatore di anime “in proprio” Egli, il nemico, satana le vuole per se! e noi non vogliamo assomigliargli! Né concorrere per lui.
Quindi, certo diamo la nostra testimonianza e proclamiamo con verità il vangelo della parola di potenza.
Così come disse l’Apostolo Paolo:
Galati 1: 8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema. 9 Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.
1 Dov’è la saggezza
Se non nel cuore?
Con arroganza l’ho cercata,
tra le pagine di un longevo libro.
Vuote per me, anche se colme di segni,
scarabocchi d’artista privi di senno.
2 Ecco! dietro una frase filtra una luce,
tra le parole una lampada fioca.
Dov’è la scienza,
Se non nell’amore?
Si! c’è menzogna anche nel pianto,
In quell’amore che sta sulla pelle
3 Una lacrima piano solca l’azzurro,
ed una invece mi strugge dal cuore.
Ho sottolineato più di mille parole
ma, non c’è olio per il mio capo.
4 Ho istruito con male parole
chi nella fame si ciba di tutto
Ho benedetto, alzato al cielo,
pane raffermo con mosche e vermi.
Poi, avvolto di tenebra
ho gridato il Tuo nome…
5 la mano destra cercava un muro,
e la sinistra uno steccato
appoggiato nel vuoto assoluto, precipitavo all’infinito
Il buio avvolse la strada e il cielo…
Non c’è sentiero nel mio futuro
né luce alle spalle che mandi un ombra.
6 Ancora nel buio
ho gridato il tuo nome.
La luce esiste l’ho vista! Lá in fondo
Un sorriso nel cuore è la risposta
ora la parola mi apre la porta…
Dov’è la scienza
Se non nel cuore
Dove, se non nell’amore?
7 Ecco la lampada ora è accesa,
appaiono i mondi.
Ciò ch’è vero, è vero… davvero!
Qualcuno ha soffiato sulla mia fiamma
Sorride il mio cuore perché hai risposto…
Dov’è la scienza se non nel cuore?
dove… se non nell’amore?
Dove… se non nel tuo NOME?
Copyright©francescoblaganò marzo 2015
Francesco Blaganò | notiziecristiane.com
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