Spesso quando sento parlare di matrimoni in crisi o di unioni che si spezzano sento ripetere una solita frase: “E’ finito l’amore”!
Tale frase a me fa un certo effetto, nel senso che se la confronto con l’amore di Cristo (ossia con l’amore che Lui ha mostrato nei nostri confronti – dando la sua vita per noi sul duro legno della croce) mi sembra di sentire in essa un “certa” stonatura. Mi spiego meglio. Quando sento dire “L’amore è finito” non posso fare a meno di chiedermi di che genere di amore si stia parlando. Infatti, se penso all’amore di Cristo non posso credere che il suo amore nei nostri confronti possa venire meno (come dice l’apostolo Paolo con seguenti parole: “Sono persuaso che niente potrà separarci dall’amore di Cristo”! Allora quando sento dire quella frase (che altro non è se non la dichiarazione di un fallimento) non posso non pensare che si stia parlando di un amore semplicemente umano. L’amore può venire meno se è semplicemente umano, ovvero se è basato solo sulla passione umana (che è – come dire – come un fuoco di paglia – che se in un attimo brucia, il momento successivo potrebbe venire meno)! Ma se, invece, pensiamo all’amore di Cristo, come potremmo dire che esso può venire meno? Fu l’amore suo ardente che lo spinse a dare la sua vita per noi. Per noi sopportò ingiurie, scherni, sofferenze, umiliazioni e flagelli. Quand’anche tutti lo lasciarono solo, Lui non si ritrasse indietro. Del resto è proprio Lui che ha incarnato la verità della Bibbia che dice “Il mio giusto vivrà per fede e se si ritrae indietro (dice Dio) l’anima mia non lo gradisce”. E, infatti, Gesù non si è tratto indietro e Dio ha dimostrato di gradirlo restando sempre con lui. Allora per imparare cosa e quale sia l’amore vero (quello che non viene meno, quello che non finirà mai), chiediamoci: “Cosa ha spinto il nostro Signore Gesù ad andare avanti nonostante le prove che da dovuto sopportare a causa delle ingiustizie degli uomini? A chi guardava, mentre saliva la via del calvario (ossia la strada della sofferenza e dell’ingratitudine umana)”?! La bibbia ci dice che Gesù guardava al premio che gli era posto dinanzi, ossia alla superna vocazione di Dio. In altre parole, Gesù guardava a Dio, a suo Padre. Ed in Dio trovò la forza per amarci sino alla fine, nonostante le nostre ingratitudini, i nostri tradimenti, le nostre limitazioni. A chi, dunque, dobbiamo guardare se siamo in cerca del vero amore? Al paragone dell’amore di Cristo il nostro amore sarebbe (ed è) solo un fuoco di paglia.
Dunque, quando diciamo di amare qualcuno chiediamoci di quale amore stiamo parlando: perché se si tratta semplicemente del nostro amore esso verrà meno alle prime difficoltà o alle prime incomprensioni, ma se esso è fondato su Cristo ed alimentato da Lui (ossia dal suo stesso Spirito Santo) allora, come diceva l’apostolo Paolo, anche noi potremo dire con lui “Chi ci separerà dall’amore di Cristo”?
Che dunque, conviene tenere i due tipi d’amore separati tra loro, quello umano e quello divino? Lasciamo che Cristo ci riempia del suo amore e, allora, le nostre relazioni saranno più stabili e più sicure, perché fondate sul vero… Amore!
Enzo Maniaci | notiziecristiane.com
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