Spesso chi non è Cristiano non ha bisogno di andare lontano per trovare un nascondiglio per la propria coscienza sporca, basta che si nascosta dietro un Cristiano apostata.
Normalmente si ricorre a frase come: “Se questo è un Cristiano, allora non voglio avere nulla a che fare con il “Cristianesimo”. Anche se una simile scusa suonerà veramente sciocca quando verrà presentata al giudizio di Dio, ha abbastanza credito per tenere lontane da Gesù Cristo molte persone.
L’apostasia è la condizione spirituale caratterizzata dal venir meno della comunione con Dio ed è un sviamento che porta alle azioni o ai pensieri che caratterizzavano la condizione precedente la salvezza. E’ una malattia del Cristiano, più che dell’incredulo, perché sia l’Antico che il Nuovo Testamento considerano l’apostasia come un’infedeltà praticata da chi ha un rapporto con Dio fondato su un patto. Il termine ebraico tradotto con “apostasia” nell’Antico Testamento significa “sviare” e denota un allontanamento dalle norme giuste. Anche se nel Nuovo Testamento il termine specifico “apostasia” non viene utilizzato, abbondano gli avvertimenti contro i pericoli che causa.
I profeti rimproverarono con vigore la nazione di Israele per la sua prostituzione spirituale con gli idoli e la definirono apostasia (Geremia 2:3). Anche se chiaramente i singoli idolatri non erano credenti, la nazione nel suo insieme era ancora l’oggetto del patto misericordioso di Dio. Quando il singolo credente si svia il Patto di Dio non viene annullato. Al contrario, poiché Dio onora il proprio Patto e ama i Suoi redenti, Egli sollecita, attende e premia il ritorno dei Suoi figli sviati.
Spesso l’apostasia si riferisce a grandi e gravi infrazioni morali. La Bibbia riporta persino le cadute spirituali degli eroi della fede rivelando l’adulterio di Davide (2 Samuele 11), le menzogne di Abramo (Genesi 12:20) e il rinnegamento di Pietro (Matteo 26). Come accade per quell’uomo la cui sfacciata immoralità rese la chiese di Corinto oggetto di scherno per i non credenti, allo stesso modo oggi gli apostati danneggiano la testimonianza delle chiese locali (1 Corinzi 5:1-5).
Molto spesso, però, l’apostasia assume forme più subdole. Mosè avvertì gli Israeliti che la ricchezza avrebbe prodotto superbia e che avrebbero dimenticato i comandamenti di Dio ( Deuteronomio 8:11-14).
Osea accusò la nazione del patto comunicando il messaggio di Dio: “Il mio popolo persiste a sviarsi da me; …nessun d’essi alzo lo sguardo (Osea 11:7). L’apostasia non necessita di un gesto evidente e flagrante, ma può facilmente sopraffare chi permette alle priorità proprie di comandare e di eclissare la gloria di Dio. L’apostasia diminuisce anche la devozione a Dio, infatti la Bibbia ci avverte che “perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà (Matteo 24:12). Dopo aver lodato la Chiesa di Efeso per il suo nobile esempio Cristiano del passato, l’Apostolo ispirato Giovanni scrisse: “Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima” (Apocalisse 2:4-5).
I credenti che si sviano dovrebbero essere consapevoli che i tentativi di servire Dio mentre son disubbidienti non producono una ricompensa durevole. “Nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno. Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco” (1 Corinzi 3:11-15). Quando, invece, le sue opere buone vengono fatte da chi si ribella contro Dio sono considerate indegne da Dio, che investiga i cuori. Mettendoci in guardia contro l’apostasia degli ultimi tempi, Pietro scrisse: “Voi dunque, carissimi, sapendo già queste cose, state in guardia per non essere trascinati dall’errore degli scellerati e scadere così dalla vostra fermezza” (2 Pietro 3:17).
Agli apostati pentiti Dio promette di restituire la comunione e la benedizione spirituale. A Israele Dio promise: “Io guarirò la loro infedeltà, io li amerò di cuore (Osea 14:4). “… i traviati di spirito impareranno la saggezza e i mormoratori accetteranno l’istruzione ( Isaia 29:24). La Parola di Dio annunciata da Geremia è infallibile: ” Va’, proclama queste parole verso il settentrione, e di’: “Torna, o infedele Israele”, dice il SIGNORE; io … non serbo l’ira per sempre. Soltanto riconosci la tua iniquità: tu sei stata infedele al SIGNORE, al tuo Dio, … e non hai dato ascolto alla mia voce, dice il SIGNORE. Tornate, o figli traviati, dice il SIGNORE, poiché io sono il vostro Signore; vi prenderò, uno da una città, due da una famiglia, e vi ricondurrò a Sion (Geremia 3:12-14).
Martyn Clark
Francesco La Manna | notiziecristiane.com
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